Elogio alla Timidezza!
Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un' età
Quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po là
Tra quel prete palloso
che ci dava da fare
e il pallone che andava
come fosse a motore
C'era chi era incapace a sognare e chi sognava già
Ho imparato a sognare
e ho iniziato a sperare
che chi c'ha avere avrà
ho imparato a sognare
quando un sogno è un cannone,
che se sogni ne ammazzi metà
Quando inizi a capire
che sei solo e in mutande
quando inizi a capire
che tutto è più grande
C' era chi era incapace a sognare e chi sognava già
Tra una botta che prendo
e una botta che dò
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò e da terra, da lì m'alzerò
C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò
Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire
che ogni sogno ti porta più in là
cavalcando aquiloni, oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là
Quando tutte le scuse,
per giocare son buone
quando tutta la vita è una bella canzone
C'era chi era incapace a sognare e chi sognava già
Tra una botta che prendo
e una botta che dò
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò e da terra, da lì m'alzerò
C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò
Ancora una canzone dei Negrita a farmi da sottofondo in quest'ultima settimana...sette giorni giusti giusti sono passati da che una semplice chiacchierata si sia potuta trasformare in uno sguardo, in un sorriso, in un'emozione...in un'intraprendenza che non ricordavo mi appartenesse.
La vita è una continua scoperta, quando meno te lo aspetti, quando anzi nemmeno sei alla ricerca di qualche cosa, quando magari ci pensi, ma decidi che per un po' va bene così che se capita ok, ma se invece non succede nulla non c'è niente di male...ecco esattamente in quel momento tutte queste piccole considerazioni vengono accompagante via come fa la brezza con la sabbia in riva al mare; e ti ritrovi con la testa che gira, seduta al tavolo di un locale stile messicano, con in sottofondo trenta persone che parlano e si muovono e tu sei incollata alla sedia e dal nulla ci si presenta e si inizia a parlare come se ci conoscesse da una vita e invece sono solo 5 minuti, ma alla fine della serata sono bastati a farti andare via con un bel sorriso e una tranquillità che mancava da così tanto tempo e dimenticando anche di saldare la tua parte per la consumazione...
Hugs,kisses&cookies
14 commenti:
e pure un cappuccinooooo :-P
"selezione naturale" o qualcuno dietro che ha deciso di starti vicino? mah...chissà chissà.
ciù!!
salute...mah comunque caro il mistero è ancora da svelare...o sbaglio? testa...
non si saprà mai. poi io non faccio testo dato che sono iper-spigliato.
certo iperspigliato, su questo non ci sono dubbi...parli parli parli...e poi? i numeri non cadono dal cielo...arrivano via mail?!? ciccio... = )
vengono spediti via mail di solito da "lui". poi sta a "lei" fare il passo decisivo :D
e io... elogio e basta ;-) Kat
il passo lo ha fatto lui, lei lo ha solo bloccato perchè non venisse investito da un mercedes...
al volo: se dovessi consigliare un giapponese a milano city, cosa diresti? ho visto che l'amato kokoro è a sesto...
olè! vai gaiotta...
forse ci sono il 17 o il 18. a milano. ma ancora non si sa....
Pimms: giapponesi a milano ce ne sono unì'infinità...io mi trovo molto bene al Nami, in c.so di porta Ticinese...è anche l'ultimo di cui ho scritto due parole...dai un occhio al sito casomai volessi farti un'idea!
Perec: quando capiti fai un fischio!
ma fate i botta e risposta anche sul blog?? :-D
ma senza insultarci...:D
miracolo! = )
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