mercoledì, febbraio 28, 2007

Capitolo II Restare

Buongiorno Vale!
Ciao...hm...yawn...
Dormito?!
Ma che! qui sembrava di essere in mezzo alla strada, che via vai...valigie che scorrevano sul pavimento, porte che sbattevano e qualcuno che guardava anche la tv.
Non è nemmeno suonata la sveglia, ci siamo alzate prima...quanto abbiamo dormito?
Non lo so, io poco credo tre-quattro ore non di più, alle 5.30 ero già sveglia, che palle...va beh dai colazione?!
Hm, si!
La mattina ci ha accolte con una colazione frugale in albergo, poi ancora intorpidite dal sonno ma con lo spirito giusto per affrontare un sabato in giro per i fori, ci siamo incamminate alla volta del centro, che poi io non è che abbia ben capito quale sia il centro, o meglio quale sia la sua delimitazione perchè è così grande che le dimensioni non mi sono state tanto chiare! Sulla strada abbiamo deviato qua e là a seconda di come girava il sole, la giornata era decisamente tiepida e si stava benissimo solo in maglioncino, abbiamo macinato altri km ma senza che pesassero particolarmente, ci siamo regalate un gelato dopo aver visto la magnificenza del mosè in S.Pietro in Vincoli, ci siamo addentrate nel ghetto e sul lungotevere, passando da una parte all'altra, attraversando i ponti e buttando l'occhio verso P.za Trilussa luogo di ritrovo per la cena che ci si prospettava, siamo tornate di nuovo verso campo de Fiori, per ammirare lo spettacolo del mercato e dei suoi ambulanti che coloritamente intrattenevano i clienti abituali e i nuovi turisti che si affaccciavano curiosi alle bancarelle trabordanti di frutta e verdura oltre che un paio di banchetti con fiori luminosi e brillanti come piccole gocce di rugiada al primo sole del mattino;

Insieme guardiamo lo stesso orizzonte
insieme magari ma stando di fronte
così ci impalliamo e si rompe l'incanto
sarebbe importante amarsi di fianco.
Avere il coraggio di lasciarsi la mano
che tanto con l'altra ci rassicuriamo
così se da un lato abbracciamo la vita
dall'altro stringiamo le dita.

Crollate inesorabilmente nel tardo pomeriggio, con i piedi dolenti per la strada battuta e le forze ancora da tenere preziose per raggiungere Trastevere in vista della cena.1h e mezza da "casa" a via degli orti di trastevere, giusto giusto quello che ci mancava per farci venire l'appetito, per stimolare l'acquolina e per aspettare ancora due ore prima di far anadare le mascelle in movimento di masticazione...si perchè da Rucola&Pachino, di sicuro non si può dire che il servizio fosse solerte, certo che noi in 18 non abbiamo accelerato i tempi, ciò non toglie che un minimo di attenzione in più nei confronti dei clienti sarebbe stato auspicabile...La cosa in ogni caso è stata ampiamente superata in corso d'opera, eravamo così tanto impegnati tutti a sparare le classiche scemate di una comitiva numerosa raggruppata ad un tavolo, che la fame per quanto si sentisse non era fondamentale...meravigliosa la compagnia, grazie ragazzi per questa immersione! Serata finita, anzi mattina iniziata ancora tutti insieme...gente qui la ietti non ha più il fisico per tirare le 4 e svegliarsi dopo 5 ore per una nuova scarpinata come se nulla fosse...mamma che abbiocco...

come la porpora che infiamma il mattino
come la lama che scalda il tuo cuscino
come la spina che al cuore si avvicina rossa così è la rosa che porto a te
portami allora portami il più bel fiore
[...]
quello che duri più dell'amor per sé
il fiore che da solo non specchia il rovo
perfetto dal dolore perfetto dal suo cuore
perfetto dal dono che fa di sè

Dopo cena al ghetto, in un palazzo occupato tra centinaia di persone completamente diverse, la strada di notte parla da sola, i palazzi hanno vite strappate da raccontare, hanno vite che si sono rotte perchè interrotte da una forza cattiva che le ha portate via da quelle stanza per rinchiuderle in altre più grandi sotto "docce" asfissianti; palazzi che se potessero parlare griderebbero ancora il dolore che è stato soffocato, una morsa al cuore arriva anche se non la si vuole perchè quelle vie sono ancora impregnate di ricordi, paure e vite in potenza.
[...]
Ti cerco un piano
Come i ricordi in fondo la cassetto
Tra facce e altre scuse, modi di dire
Per non restare, andar via
Il volume è alto e qualche gin
Da far rotolare per terra un sognatore
che a malincuore sorride e saluta
Ma mentre si muove in mezzo a tanto ballare
Il tuo sorriso, il tuo viso
Io sono stanco, ma tu continua
Tu continua, ti prego
Voglio vederti danzare,
come la pioggia si appoggia sul mare
ondeggi, tanghi e sudore
in mezzo a tanto rumore,
Voglio vederti danzare
Come l’inverno si appoggia sul mare
Ondeggi,tanghi e sudore
E in mezzo a questo rubarti...
Il capitolo III un po' ha la sua prefazione qui, perchè il Ritorno è iniziato nel momento in cui è finita quella serata, nel momento in cui abbiamo aperto la porta della macchina per tornare in albergo, un po' quando l'ultimo ciao si è sentito da lontano accompagnato dal classico rammarico del distacco da una piccola sera passata in spensieratezza...
Crepuscolari come le illusioni
svanito il giorno solo cattivi pensieri
il ricordo di un’estate che si arena sulla spiaggia
come collanine rotte sulla sabbia
rivivere il ritorno come cambiamento
la partenza come senza ritorno
alla fine dell’estate ti rimane dentro
il sapore delle libertà che in fondo hai scelto

(i testi sono di: Daniele Silvestri "Insieme"; Vinicio Capossela "Con una rosa"; Cappello a Cilindro "Notti Romane"; Otto Ohm "Crepuscolaria")
Hugs,kisses&cookies

Sfogliata di robiola&mortadella

Tra una chiacchiera e l'altra, in attesa di sfogliare le pagine del secondo capitolo dell'avventura romana, vi propongo questa ricetta ideale se dovete rimediare una cena all'ultimo minuto, se in casa evete un rotolo di sfoglia che non sapete bene con che cosa riempire o se come me vi è venuta l'illuminazione a mo' di lampadina fulminata in un attimo di pura follia in cui non stavate assolutamente pensando a che cosa avreste cucinato, ma vi ha colto il raptus da mattarello...
per cui maniche su, spianatoia infarinata e via pronti?!


Ingredienti:
2 rotoli di sfoglia già stesi
200g di mortadella in un'unica fetta
100g robiola fresca
100g ricotta fresca colata
2 zucchine tagliate a rondelle
1 spicchio di aglio
1 scalogno affettato finemente
1 cucchiaio di olio evo
-Preriscaldare il forno a 180°;
-Scaldare l'olio in un tegame e far imbiondire l'aglio e lo scalogno; aggiungere le zucchine e farle saltare qualche minuto a fuoco moderato;
-Ridurre la mortadella a dadini, eliminando gli eventuali pistacchi;
-Amalgamare bene ricotta e robiola e lavorarle con una spatola fino ad avere una crema morbidosissima, aggiungere la mortadella e regolare di sale e pepe (meglio bianco);
-Coprire uno stampo da crostata da 20cm con una delle due sfoglie, lasciando quella che eccede fuori dai bordi senza tagliarla via;
-Amalgamare al composto anche le zucchine, togliendo l'aglio e mescolare bene il tutto, versarlo nello stampo e coprire con l'altra sfoglia tagliando l'eccesso e coprire i bordi all'interno con la prima sfoglia, bucherellare i bordi in modo che non si gonfino in cottura e così anche la superficie;
-Se volete potete anche usare la sfoglia che vi avanza per creare delle decorazioni da mettere sulla superficie usando come collante un uovo sbattuto, che donerà anche un bel colore d'oro una volta estratta la torta dal forno.
-Infornare per 30 min.
Hugs,kisses&cookies

martedì, febbraio 27, 2007

Partire...restare...tornare



Capitolo 1

La Partenza

Quando una mattina sali sul treno alla volta della capitale, quella città che aveva già un posto speciale nel cuore dopo averla visitata 5anni prima in un febbraio soleggiato e simile a questo, e ti accorgi che basta che il treno parta perchè almeno buona parte dei pensieri che appesantivano la testa restino sulla banchina e gli fai ciao ciao con la mano salutandoli e facendo loro una smorfia, sicura che per quei tre giorni che ti aspettano di certo non potranno interferire e portare altra stanchezza, e hai la certezza che saranno tre giorni di pura ordinaria follia...qual'è il programma? mah direi tante camminate, si perchè la città la si gira rigorosamente a piedi, guardare tutto quello che gli occhi avrebbero avuto la forza di osservare, respirare l'aria della storia e cogliere il sapore di tutto quello che ancora ci saremmo ricordate dagli anni d'oro del Liceo, chiacchierare tanto da farci mancare la voce, ridere altrettanto per fare una buona scorta una volta tornate nella grigia Milano, imparare un po' di sano romanaccio con ripetizioni personalizzate perchè le lezioni aperte sono dispersive,cercare di non farci investire come la scorsa volta nei tentativi di attraversamento stradale!

Il viaggio è stato costellato di risatine stupide, tante parole per riaggiornarci a vicenda sulle ultime novità reciproche, ci siamo tranquillamente fatte i fatti del gruppettino di fineadolescenti che sedeva accanto anoi, una coppia di ventenni torinesi che andava a Roma in vacanza qualche giorno e due ragazzette coetanee che invece andavano con uno scopo ben più profondo: il colloquio di una delle due per partecipare al programma della sciura Maria di canale5...non quello dei fantomatici talenti...no l'altro quello dei cuori solitari alla ricerca dell'anima gemella, scelta tra trucchi e parrucchi! di sicuro la scelta della vita!
Un'emozione quando guardando fuori dal finestrino ho scorto il cartello con la scritta "Roma"...si eravamo arrivate, si il viaggio era finito, si la musica che mi aveva accompagnato nel percorso poteva anche essere spenta, perchè ora inziava un'altra musica, quella di una città che era ancora tutta da scoprire di nuovo; le colline toscane si erano trasformate nelle campagne intorno alla capitale per poi diventare i primi segni della città.

Stazione Roma Termini

Posate le valigie di corsa in camera, registrate in hotel, piccolo senza troppe pretese, se non la classica di un bagno pulito, comodo da raggiungere dalla stazione e vicino al centro così da non avere necessità di prendere mezzi; ci siamo catapultate fuori appena possibile dando inizio al primo vero assaggio di questa avventura in tandem.
Cartina alla mano, prima tappa sono state le piazze, o meglio abbiamo cercato di raggiungerle ma poi passata Via Sistina ci siamo dirette verso Villa Borghese: un pomeriggio a zonzo per il parco, passeggiando tra le magnolie che ancora dovevano fiorire e annusando i primi fiori di pesco, cercando un laghetto cadamente consigliato, ma che abbiamo poi scoperto di aver deviato, (peccato...vorrà dire che toccherà tornare a vederlo!)
Giù poi in P.za del Popolo e poi lungo via del Corso fino ai Fori.
Gente, tanta.Colori, sole, aria,sensazione di libertà...ero già di nuovo preda di quella atmosfera.
Il Colosseo...maestoso, imponente e nel contempo così tenero, continuamente attraversato da migliaia di persone che si fanno immortalare con lui alle spalle, con la sua meaestosità e la sua storia tutta da raccontare, con chi si apposta ai suoi piedi per cercare fortuna, con chi ci passa davanti ormai senza nemmeno più farci caso, con invece ne rimane rapito anche se a Roma ci abita da una vita, che ancora è romanticamente attratto da quella sensazione di vuoto allo stomaco che prende ogni volta che si cammina per la via e lui è lì che ti aspetta e sai che sarà sempre lì ancora per tanti anni, o la magia di vederlo illuminato dalla luna di notte in macchina, magari tornando da una serata passata a Campo De'Fiori, dopo un'immersione tra gli svalvolati romani che si radunano sotto la statua del Giordano!
Una cena veloce dopo una giornata passata con il naso all'insù, nella trattoria sotto l'albergo, niente di che, abbiamo mangiucchiato qualche cosa tra altri tavoli pieni di turisti; su di corsa lavaggio denti e poi di nuovo fuori a vivere la Roma di notte...Campo de Fiori arrivamooooooooooooo!!!Aoooo!!!
Una piazzetta piccola, con la statuta del bruno che domina i quattro lati costellati di barettini, gente che va gente che passa, ragazze agghindate, ragazzi trasandati, gente che passeggia, gente che si ferma per una birra e via, gelati in mano, faccine scambiate in un momento vuoto, parcheggio da cercare e poi trovare, attesa di chi sta arrivando e poi tutti seduti ad un tavolo, battute al fulmicotone, chiacchiere semplici...che serata meravigliosa!
Hugs,kisses&cookies

mercoledì, febbraio 21, 2007

Muffins Ricotta&fragole

Come promesso ecco la ricetta dei muffins nati in un pomeriggio di ordinaria isteria, o meglio inventati, concepiti e realizzati nella mia pausa pranzo post palestra e pre-stress...
In realtà sono un gesto per festeggiare l'anniversario di matrimonio dei miei che ridendo e scherzando sono sposati da 15 anni...e bravi!!!
Già che la Comare dalla Spagna ha lanciato un Muffins-meme colgo l'occasione per partecipare con questi gioiellini!


Per 18muffins:
350g farina "00"
25g frumina
25g farina di riso
140g zucchero semolato
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
150ml latte fresco
150g ricotta fresca (fatta colare)
2 uova sbattute
110g burro fuso tiepido
la scorza grattuggiata di un'arancia
qualche fragola

-Preriscaldare il forno a 200°;
-Far fondere il burro, tenere da parte;
-In una ciotola setacciare le farine, con lo zucchero e il lievito+vanillina, mescolare bene e formare una cavità nel centro;
-Sbattere le uova nel latte e mescolare alla ricotta;
-Grattuggiare la buccia dell'arancia nella farina e mescolare bene, formare di nuovo un buco nel mezzo;
-Aggiungere il burro fuso, mescolare un po' e poi aggiungere anche il composto di latte-uova-ricotta;
-Amalgamare il tutto senza mescolare troppo; se dovesse essere troppo liquido aggiungere ancora un po' di farina di riso;
-Versare nei pirottini da muffins un cucchiaio di impasto in ognuno; aggiungere in qualche pirottino anche le fragole prima pulite e intere immergendole nel centro dell'impasto;
-Infornare in forno caldo e cuocere abbassando la temperatura a 180° per 25-30min, devono essere ben dorati in superficie!

Hugs,kisses&muffins

Una corda di violino


Oggi la Ietti è nervosa;
Oggi la Ietti che è nervosa ha cucinato;
Oggi che la Ietti è nervosa e tesa come una corda di violino ha cucinato una torta salata e due teglie di muffins che verranno pubblicate a seguire;
Oggi la Ietti che è nervosa e ha fatto andare il forno a mille per due ore deve fare una trasferta nella bassa milanese per dei controlli per la celiachia;
Questa notte la Ietti non ha dormito una bega fritta; sogni...no magari! incubi? si ci siamo andati vicino;
Questa notte la Ietti si è svegliata ancora di soprassalto come non le succedeva da aprile...basta...ogni volta che ci pensa la Ietti ha lo stomaco che si chiude;
Oggi la Ietti vorrebbe portarsi dietro anche Scai e quella mano che la stringe forte e le sta dando un pochino di coraggio;
Oggi la Ietti è in iperattività...vaga per casa come preda di una tarantola in attesa di prendere le chiavi della macchina, chiudersi la porta alle spalle e mettersi in coda sulla tangenziale Est...
Meno male che venerdì mattina si parte per Roma!
Hugs,kisses&cookies
Mercoledì parte II
Oggi la Ietti non è che è confusa...è nel pieno del caos cosmico...
Oggi la Ietti, vorrebbe essere dotata di teletrasporto per piombare dritta dritta nelle calde, limpide,trasparenti acque delle coste maldiviane, da sola almeno per un mese lontana da queste frastagliate, impervie e alte coste che delimitano le sue emozioni;
Oggi la Ietti che è più nervosa di quando si è svegliata non ha capito un cazzo, perdonatemi il francesismo.
Oggi la Ietti è andata a fare i suoi controlli per sta cavolo di presunta celiacha...si perchè dopo un anno di dieta senza glutine, le è stato detto che gli elementi sono troppo scarsi per una diagnosi precisa...si che la biopsia non mente, ma il referto dell'anno scorso riporta "lieve" e non conclamata, per cui non ho capito davvero un cazzo! I sintomi ci sono, la diagnosi è vaga;
Oggi la Ietti avrebbe voluto chiudere la questione una volta per tutte...e invece "fai un mese di dieta libera, così che facciamo la prova del nove...poi fai gli esami del sangue e controlliamo che non siano sballati i valori indicativi della celiachia!
Se va bene questa notte mi sogno che mi costringono a mangiare un piatto di pasta...questo è uno dei miei incubi!
Avete presente quando non sapete dove sbattere la testa?! Ecco io la sto sbattendo contro il nulla e cmq fa male!
Attesa di un'ora e mezza in corsia di Medicina generale reparto Uomini...è stata l'ora e mezza più brutta che potessi trascorrere, non per l'attesa, quella passa, non per la visita, quella è stata rapida, non per l'ora tarda...per la corsia in sè.
Di nuovo in ospedale, di nuovo in quel tipo di corsia, di nuovo con quell'odore, di nuovo con l'orario di visita, di nuovo visi stanchi, camici bianchi e verdi che corrono da un letto altro, di nuovo milioni di carte, di nuovo siringhe, aghi, fiale...di nuovo tutto quello che non avevo più voglia di ricordare, di nuovo uscire con il buio infilarsi in macchina e vedere sul vetro le gocce di pioggia che lo inumidiscono.
La Ietti è un po' stanchina, magari sta in silenzio per un pochino, a volte il silenzio fa solo bene.
Notte!

martedì, febbraio 20, 2007

Zuppa di Pesce


Per la cena del 14 su celiachiablog avevo postato questa ricetta di una "Zuppa di pesce" un po' elaborata nella preparazione, ma solo perchè richiede del tempo, nulla di più complicato!
Cancelliamo subito la vena romantica della cosa, in quanto qui in famiglia ce la siamo pappata la domenica già che il 14 solitamente passa silente senza che ce ne si accorga!
E' uno di quei piattoni unici, che se accompagnato da due belle fette di pane, magari toscano grigliate e strofinate con dell'aglio sostituisce benissimo una cena o un pranzo; a me puiace tantissimo anche perchè se potessi vivrei di solo pesce, e comunuqe già che ne mangio davvero tanto questo è uno dei modi che più mi piacciono per proporlo in inverno. Vero che comporta un po' di lavoro nella preparazione, tra la pulizia delle cozze, ( e vongole in caso le vogliate), il brodetto prima e poi l'assemblaggio in tempi diversi della zuppa, però il risultato finale non delude mai!
Il bello è che poi si prestano numerosi tipi di pesce per questa Zuppa, per cui non ci sno degli ingredienti "fissi"...la base è sempre la stessa, ma poi varia anche a seconda dei gusti, se non piacciono le cozze non le si mette, io ad esempio non metto mai le vongole perchè proprio non riesco a faremele piacere, per cui se posso le evito!
Hugs,kisses&cookies

domenica, febbraio 18, 2007

Medioevo in Libreria

Sabato pomeriggio all'insegna della cultura e della curiosità storica!
Sfogliando le pagine web di Vivimilano, Luca mi ha segnalato che al castello Sforzesco si sarebbe svolto un incontro il cui argomento era la cucina medievale, così stuzzicata da questo argomento che ho appena finito di studiare anche per un esame, siamo andati a sentire di che si trattava!
Gli incontri hanno cadenza quasi mensile, e sono organizzati dall'Associazione Culturale Italia Medievale, ogni volta prevedono due argomenti che vengono sviluppati per una durata di un'ora complessiva, e la prima mezz'ora è sempre dedicata ad un aspetto della storia e cultura dell'alimentazione-gastronomia medievale, partendo da un determinato periodo storico oppure dalle influenze di un determinato popolo; la seconda parte invece è pretamente di impronta storica e viene soliytamente sviluppata dal Professore di Latino medievale della nostra Unversità.
Ieri la relatrice, Dott.ssa Giovanna Motta, ha brevemente spiegato delle pagine tratte da un breve trattato di cucina scritto da un gallo in un latino anche per lui ababstanza maccheronico, ma che era interesante per capire l'influenza e la diffusione di determinate spezie ed erbe che oggi sono estinte, come il laser che ho scoperto essere una sorta di agliacea, dal sapore piccante e molto forte, che oggi può essere sostituita dall'aglio secco; oppure ancora l'utilizzo del Garum, una salsa di pesce molto diffusa in tutta la cucina medievale anche bei conventi, perchè beniva agginta non solo alle preparazioni di pesce propriamente dette, ma veniva usata proprio come insaporitore per il suo gusto così particolare ed era anche molto ricercata tanto che nel commercio era diventata una delle mercanzie più importanti: Montanari nel suo "Alimentazione e cultura nel medioevo" dice che

"il garum è una salsa a base di pesce, fatto macerare nel sale con aggiunta di erbe e spezie che si impiegava in cucina per la preparazione delle vivande e a tavola per condirle e insaporirle.
[...] la pratica di fabbricare il garum con sgombri ci è attestata da diversi autori latini come Marziale e Orazio, (tanto per intendere uanto fosse in uso sin dalla gastronomia romana)...la fabbricazione della salsa poteva avvenire anche a livello domestico, ma non si trattava certo di prodotti che potessero competere con il prezioso liquore che Plinio stesso definisce exsquisitum, precisando che si commerciava a lunga distanza e che costava carissimo; la presenza del garum sulle navi comacchiesi significa un collegamento con il mondo bizantino, erede e interprete della romanità...
I prossimi appuntamenti con questo ciclo sono previsti sempre alla libreria del castello a partire dalle 15.30:
Sabato 24 marzo 2007
"A tavola nel medioevo: Normanni, Svevi e Angioini"
"Arte bizantina altomedievale a Milano"

Sabato 14 aprile 2007
"A tavola nel medioevo: Quattrocento e la fine del medioevo"
"Leggende agiografiche altomedievali nell'Italia settentrionale"
Hugs,kisses&cookies

ah piccolo aggiornamento:
stavo giracchiando nella rete in cerca di aulteriori informazioni e vi segnalo questi siti che secondo me sono molto interessanti
Gallo Nero
Archemail

giovedì, febbraio 15, 2007

E siamo a quota due!

Si si sono due anni che la Ietti&Scai invadono le pagine della blogosfera con le loro chiacchiere e wof, con i loro pensieri e con tutti quei sogni che almeno una volta al giorno li fanno volare in alto a prendere i raggi del sole e farsi scaldare dal loro abbraccio.
Oggi ero sinceramente indecisa se preparare un dolce ipercioccolatoso apposta per l'occasione solo che poi ho pensato e riflettuto un po' e mi sono detta che non era il caso, non perchè non avessi la voglia e il tempo, ma perchè quando ho inziato a postare su questo blog l'intenzione era semplicemente quella di condividere la mia passione per la scrittura completamente naturale, quella che sgorga direttamente dalla mente e che passando attraverso le sensazioni che ogni singolo istante si provano, arriva alle mani e poi alla tastiera! E così vorrei che fosse anche oggi, a distanza di due anni ne sono successe tante di cose, conoscendo anche la mia persona nemmeno pensavo che avrei avuto la costanza di far crescere così bene la mia piccola creatura che si sta ancora formando una sua personalità giorno dopo giorno, grazie ai tantissimi spunti che mi sono arrivati e grazie anche dall'assidua frequenza di tutti coloro che passano di qui, bussano, entrano e spendono 5 minuti del loro tempo leggendo anche di tutte le mie paturnie e cascate di parole un po' sgrammaticate alle volte...

Un grazie davvero sentito a tutti i food blogger che mi hanno aiutata a nutrire il blog e dargli questa veste spero abbastanza sbarazzina da tenere compagnia e fare anche sorridere;

A tutti i blogger che magari le mani in pasta non le mettono, ma che sono sempre ben contenti di un assaggio anche solo virtuale di quanto viene sfornato in casa ietti;


A tutti coloro che incappano nei miei fiumi di parole e che passano anche parte della propria estate a leggere ogni singola riga di quanto è stato scritto dal quel 15 febbraio 2005 per farsi un'idea un po' più precisa di chi sia questa ietti che cambia umore come cambia il tempo, ma che resta fedele ai suoi sogni, alle idee (poche) confuse del suo 4zampe di cui non può fare a meno, alle sue piccole convinzioni che vogliono farla sembrare come un pocket coffee che fuori è croccante , ma poi dentro è "cioccolato fuso"!
Siamo arrivati a quota due, mancano 365 giorni per il nuovoo traguardo...
Hugs,kisses&cookies

lunedì, febbraio 12, 2007

Muffins "al Bacio"





E' la volta dei muffins...era tanto tempo che non ne sfornavo più, era tanto tempo che non mi divertivo a improvvisare partendo dalla ricetta base: ingredienti asciutti da una parte-liquidi dalla'ltra e poi via di inventiva; era tanto che non mi succedeva di prendere il contenitore della farina e una ciotola e iniziare a versare decisamente ad occhio come ogni volta che mi metto a preparare i muffins, che diciamoci la verità sono davvero uno di quei dolci da ultimo minuto proprio perchè non hanno bisogno di particolari cure!
Questi li ho immaginati dolci, ma non troppo; morbidosi, ma comunuqe con una loro personalità; croccanti in superficie e dal cuore tenero; forse mi somigliano davvero questi piccoli scrigni al cioccolato, due teglie di cui uno solo con il ripieno speciale al "Bacio"...l'unico cioccolatino per cui possso davvero perdermi, una nocciola in cima ad una piccola montagna di cioccolato fondente...il massimo!

Per circa 18 muffins:
350g farina "00"
2 uova intere sbattute
250ml latte
100g burro fuso
1 bustina di lievito per dolci (o due cucchiaini di baking powder)
30g cioccolato fondente al 100%
150g zucchero semolato



-Preriscaldare il forno a 180°;
-In una ciotola setacciare la farina con il lievito; grattuggiarvi dentro il cioccolato fondente e mescolare il tutto;
-In un'altra ciotola versare il latte e sbattere le uova;
-Aggiungere lo zucchero alla farina, mescolare e formare una fontana nel mezzo, aggiungere il burro fuso e poi le uova con il latte, mescolare tutto con un cucchiaio;
-Preparare le teglie da muffins rivestendo gli incavi con i pirottini appositi, e versare in ognuno una cucchiaiata di impasto, (se fosse troppo duro aggiungere ancora un velo di latte);
-Per i muffins al bacio, versate nel pirottino un cucchiaio scarso di impasto, scartate un bacio perugina e mettetelo al centro del pirottino, coprendolo ai bordi con ancora dell'impasto da muffin lasciando scoperta la cupoletta con la nocciola;
-Infornate per 25-30min.
Hugs,kisses&cookies



sabato, febbraio 10, 2007

Pan de mei



Quando la ietti è nervosa cucina; quando la ietti è particolarmente nervosa e tesa cucina dolci; quando la ietti non ci sta proprio più dentro si mette a sfornare l'inverosimile....bene mercoledì è stata la giornata dei Pan meini, Muffins che verranno a seguire e due teglie di biscotti...le mani avevano bisogno di essere impegnate e il cervello di staccare la spina...e buttare per aria un po' farina poteva solo essere salutare...paradossale sentito dire da una celiaca ma è la verità, tanto per inalazione non mi crea disturbi!



Per circa 20 meini piccoli o 15 grandi:

200g farina "00"
150g farina di mais grossa
150g farina di mai s fioretto, (o quella normale rimacinata molto fine)
15g lievito di birra
4 cucchiai di latte
150g zucchero semolato
3 uova intere
150g burro fuso
2 cucchiai di fiori di sambuco


-Setacciare insieme le farine;
-Far fondere il burro e tenere da parte;
-Formare una fontana nelle farine e inziare a romperevi le uova intere dentro, mescolando e inziando ad impastare;
-Aggiungere lo zucchero, i fiori di sambuco e il burro, sempre impastando;
-Infine aggiungere anche il lievito di birra sciolto nel lattie appena tiepido, impastare fino ad ottenere una palla soda omogenea e morbida, mettere in una ciotola e coprire con un panno umido o un foglio di pellicola;
-Lasciar lievitare in un posto caldo per almeno un'ora;
-Preriscaldare i forno a 200°;
-Trascorso il tempo per la lievitazione, prendere delle parti dell'impasto e formare dei piccoli panini, disporli ben distanziati su delle placche da forno coperte con la carta apposita e infornare cosparsi di zucchero a velo per 30min.
Come sempre...Hugs,kisses&cookies...

venerdì, febbraio 09, 2007

Quando basta un attimo


Quando basta un secondo per capire che tutta l'energia spesa a parlare e pensare e parlare e pensare ancora e finalmente sentire il cuore leggero è condensata in sole tra parole brevi che arrivano alla mente così come una rivelazione: "Si, ha ragione"...
Quando in quel secondo gli occhi si chiudono perchè non lo stano guardando il film, stanno cercando di fotografare la sensazione di leggerezza che finalmente si è concretizzata in un abbraccio...
Quando in quell'attimo, l'unica cosa davvero importante è che non esiste più solo la giornata successiva, ma il tempo non esiste più perchè non ce n'è bisogno perchè non serve perchè le braccia sono abbastanza forti da cingere con quella stretta ancora per tanto...
Quando una giornata sembra non finire mai, quando in quella giornata ci sono mille emozioni totalmente diverse, quando la notte prima la si passa con gli occhi sbarrati a cercare di capire che la felicità quella vera è di nuovo a portata di mano, ma c' ancora un velo di melanconia che le vieta di sfondare la porta del cuore con prepotenza e avvolgerlo senza più lasciarlo andare, e invece che dormire la testa è ancora al lavoro e poi al mattino la risposta c'è; quando quella risposta significa una conquista e una rottura; quando quella rottura è inevitabile perchè al librone dalla copertina di cuoio è stato aggiunto un nuovo capitolo in un altro volume; quando a questo nuovo volume non si vuole rinunciare nemmeno sotto tortura perchè le pagine sono bianche, sono tante e sono tutte da scrivere una lettera dopo l'altra, una parola dopo l'altra e una riga dopo l'altra a quattro mani e otto zampe; quando su quelle righe le prime parole sono solo di gioia estrema...
Quando le decisioni sono per crescere, quando si deve crescere e crescere fa capire che ci sono dei cancelli che si chiudono e altri che si spalancano proprio come le braccia che sono pronte per un abbraccio...si un abbraccio che con calma vuole diventare il nuovo protagonista;
Quando una mattina è passata con un foglio e una penna in mano; quando quel foglio viene spedito e quando la giornata prosegue;
Quando il pomeriggio è una vera tempesta estiva con il sole che squarci il cielo dopo un temporale violento; quando quel temporale porta nuove lacrime e quando una mano arriva ad asciugarle e un sorriso serve a scaldare la guancia ancora umida; quando quella mano dà la certezza che non si stacchera mai dalla mia perchè le dita sono incrociate e sanno che sono fatte per stare insieme;
Quando i fazzoletti sono finiti, con la compagnia di una nonna che allieta la fine della giornata e si esce e si arriva alla metropolitana parlando ancora; quando tutte quelle parole sono così sfolgoranti e inaspettate sia per chi le dice, sia per chi le ascolta; quando quelle parole non spaventano; quando finalmente non ho più paura di cadere perchè lo so che ci sei che domani sei ancora lì; quando gli occhi lucidi ci sono è vero, "ma ci si commuove anche per le cose belle", ricordi?!; quando non ho più bisogno di parlare perchè tu lo sai già quello che voglio dire e quello che vorrei dire ma ho ancora bisogno di 5 minuti...
Quando la sera arrivi a casa e la testa gira come una trottola che ha perso la traiettoria e ha iniziato a volare in alto; quando le gambe finalmente trovano pace e smettono di tremare; quando vorresti tremare ancora così "da qui a...";
Quando l'unica cosa a cui riesco a pensare sei tu...quando mi basta il tuo abbraccio
Hugs,kisses&cookies

martedì, febbraio 06, 2007

Sformato di Zucchine&Fontina



Il mercato del sabato mattina in campagna è un attentato al livello di colesterolo dei miei...c'è un simpatico signorotto che ha il suo banchetto di formaggi, rigorosamente provenienti dal suo piccolo laboratorio, anche se laboratotio è già un termine troppo moderno per lui, perchè lavora ancora proprio tutto a mano, alleva le sue mucche come fossero di famiglia, e produce una quantità di formaggi pari a quella che i latte munto gli permette, per cui niente sovra quantità, quando ha terminato le forme sul suo banco...basta ok quello che aveva lo ha venduto!


Una di quelle persone un po' orse di primo acchito, ma estremamnete buona e disponibile, se prende un po' di confidenza anche un gran chiacchierone!


Una delle scene più belle è quando gli arrivano delle clienti che gli chiedono un pezzo di formaggio "un po' magro" e lui sdegnatissimo cerca di convincerle che è meglio l'altro più pastoso...ma dai non quello magro, dai madama (si perchè siamo in piemonte, ricordiamo!) prenda l'altro...né!!


E alla fine con la tattica dell'assaggio, riesce a imporsi sui loro esami del sangue e fa lievitare o meglio stagionare i loro livelli di trigliceridi!


Una delle sue perle si chiama "Duro d'alpeggio" una sorta di formaggio stagionato come fosse il Grana Padano, ma dal colore più giallastro e dalla pasta più morbida, tanto che non si riesce a rompere a pezzi, ma semplicemente a scaglie...il sapore richiama subito un bicchiere di latte intero, quello appena munto, si sente la cremosità del latte perchè il gusto è deciso ma comunuqe non eccessivamente piccante, anzi è molto amabile. Ogni tanto anche io sgarro dalla mia dieta forzata senza latticini, e una scaglia me la mangio, perchè come tutti i formaggi così stagionati resta molto più digeribile perchè pare che la quantità di lattosio che come il glutine provoca l'intolleranza, (hanno anche parte della stessa sintomatologia per chè entrambi provocano l'appiattimento della mucosa che riveste le pareti dellos tomaco, nonpermettendo l'assimilazione dei nutritivi), sia molto bassa.


Tutto questo per dirvi che quando i miei si intrattengono al suo banco, di norma la domenica tornano a casa seguiti da tutti i gatti possibili che possono incontrare strada facendo e con Sky in perenne stato di adorazione da overdose di inalazione da formaggio, nell'eterna speranza che una briciola o una scaglia cada a terra pronto a fiondarcisi sopra...così poi onde evitare che gli acquisti possano subire mutazioni genetiche dovute ad una pausa prolungata nella scatola dei formaggi...mi sono inventata questo sformato così da salvare la vita a quelòla fetta di fontina che aveva già deciso di mettersi un cencio in spalla e partire verso nuovi pascoli!
Lo hanno apprezzato parecchio, il gusto è comunuqe deciso per cui oltre ad essere un antipasto lo consiglio anche come piatto unico, sommerso da una buona dose di insalatina mista che aiuta a far scorrere la fontina nelle vene senza depositarsi poi come ciccetta diretta diretta sul girovita!
Hugs,kisses&cookies
vi farò anche vedere le foto del Duro d'alpeggio...è troppo buono!



lunedì, febbraio 05, 2007

Glab...


Avete presente quelle immagini da filmone western in cui nel bel mezzo dell'inquadratura la telecamera è fissa sul deserto, si percepisce l'aria torrida e quel caldo che prende le membra e le sfianca e all'improvviso arriva un soffio di aria che sposta un leggiadro cumulo di polvere e qualche lieve balla di fieno...ecco questo è quanto negli ultimi giorni c'è anche nel mio cervellino...credo di essere arrivata al limite delle mie capacità di contenimento tanto da rigettare qualsiasi altra pretesa di apprendimento...
Avete presente quell'aria attonita, con lo sguardo praticamente assente e i riflessi sotto zero, che quando vi chiedono qualche cosa vi rendete conto della domanda ricevuta, ma faticate a trovare una risposta perchè non avete la minima voglia di collegare quello che resta del cervello e dare un cenno di assenso o negazione?!...ecco...
Studiare ogni tanto fa male, si si non è così salutare come può sembrare e alle volte è il livello di percezione è così scarso che si rischia di restare completamente assenti dal resto del mondo!
Credo che la preparazione di un esame di Storia Moderna non sia poi così tragico, però passare 10gg in isolamneto semi-totale a chiacchierare con Napoleone e farsi raccontare di quanto sia stato bravo durante le sue numerosa campagne a zonzo per mezza Europa mosso dal quel sano bruciore nel posteriore che gli ha fatto attraversare il freddo inverno della Russia per cercare sollievo possa comunque lasciare un segno...
Ma la vita in ogni caso riserva delle sorprese che anche se non sono così inaspettate ma se ne sente il dolce profumo nell'aria, regalano piccoli tuffi al cuore che torna a sorridere e a cercare di cancellare quanto di altalenante ci sia stato sin'ora, felice solo di approfittare di ogni singolo istante di serenità che un toc-toc alla porta nel bel mezzo di un pomeriggio si studio porta con sè...chiedendosi ancora come possa essere possibile, sapendo quale sia la risposta e facendosi coccolare da queste sensazioni quasi primaverili oserei dire...
Grazie...tu lo sai...
tu lo hai letto dalle parole nate dalla mia stilografica...
Hugs,kisses&cookies

sabato, febbraio 03, 2007

Re-styling: work still in progress

Buongiorno!!!!

Sorpresa! qui in casa Ietti&Scai hanno deciso che il blog è maturato al punto giusto per guadagnarsi una nuova veste, più fresca, più tecnologica e meno arzigogolata!
Stiamo diventando adulti, tra qualche giorno ci sarà una lieta ricorrenza da festeggiare e già le nostre testoline confuse e pensierose si stanno adoperando per trovare il giusto modo per celebrare l'evento! per me un traguardo davvero importante e per Scai una delle sue mille autocelebrazioni sul web!
Le mie competenze informatiche sono alquanto sommarie, per cui vi chiedo pazienza e con calma sarò pronta a rimettere in ordine proprio tutto, (zio remy ho scritto bene "proprio"! visto che tutti i soldi spesi per l'istruzione sono andati a buon fine!!! fico!)
Lo studio ora mi richiama all'ordine...
Hugs,kisses&cookies

giovedì, febbraio 01, 2007

Flan di broccoli&patate

Ieri sera freddo e nebbia mi hanno indotta ad accendere il forno, come al solito per scaldare anche un po' casa e già che c'ero mi sono data alla fanatasia usando quel poco che il frigo aveva ancora da offrire; personalmente non amo i broccoli, non mangio patate se non ogni tanto, ma proprio raramente e non sono nemmeno un'amante di questi sformnati, preferisco una bella fetta di torta salata...e voi mi direte ma allora perchè lo hai cucinato? Per la cena dei miei che in questo periodo fanno notte in ufficio e al loro rientro è meglio questo, caldo e coccoloso piuttosto che una scatoletta di tonno aperta all'ultimo.
La ricetta domani mattina su celiachiablog...
Hugs,kisses&cookies