martedì, marzo 28, 2006

Far Breton

...mah! dove mai sarà la fettonza mancante?! dai provate un po' ad immaginare dove potreste trovarla...
un indizio: è un dolce "consentito"...questo dovrebbe portarvi più o meno qui! ma solo domani mattina....
sono perfida! mi faccio desiderare, sarà vero?!
hugs,kisses&cookies
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giovedì, marzo 23, 2006

Torta al Tè Verde


Questa cake l'ho scopiazzata dal libro "Dolci fatti in casa" della Guido Tommasi Editore, ovviamente rivisitata in chiave celiaca e per questo motivo vi rimbalzo all'altro blog per ircetta&procedimento!!!
Abbiamo comperato il volume solo da pochi giorni e praticamente l'ho già imparato a memoria! a parte la grafica che è sempre meravigliosa, solo per le foto viene la tentazione di riprovare tutti i dolci!
...ah il tocco cioccolatoso è solo un mio peccato di gola!
voi siate pure fedeli all'originale e usate la tradizionale farina "00"!
Hugs,kisses&cookies

lunedì, marzo 20, 2006


Se non è il cane più felice di questo mondo lui...ma quanto è cresciuto?! la patacca da bianca sta diventendo ambrata, da coccolone qual'era sta diventando ancora più coccolone, e notiziona: sta imparando a "retrivare" cioè a compiere il suo compito di cane da riporto! SKY ti adoro! l'altro fighetto è il mitico Tommy, il cane più paziente di questa terra, soprattutto con l'esuberanza di Sky! sarà che cani&padroni si scelgono...io&ste abbiamo ognuno il proprio alter ego a quattro zampe!

Breakfast Cookies

Ingredienti ( x 25-30 biscotti)

200g farina “00”
50g frumina
1 uovo leggermente sbattuto
120g burro freddo
100g zucchero di canna
1 pizzico di lievito per dolci
20g cioccolato fondente al caffè grattugiato

-Setacciare le farine con il lievito;
-Ridurre a velo lo zucchero di canna
-Grattuggiare il cioccolato e unirlo alla farina; io ho usato il Fondente puro 70% al caffè di Modica
-Tagliare a dadini il burro freddissimo e unirlo alla farina, lavorare velocemente come per la frolla;
-Aggiungere lo zucchero e l’uovo e impastare fin ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo;
-Lasciar riposare in frigo almeno 1h. (come al solito io preparo l’impasto la sera e lo stendo al mattino, questione di comodità!).
-Preriscaldare il forno ventilato a 180°.
-Stendere la frolla allo spessore di ½ cm e con le formine tagliabiscotti dare sfogo alla fantasia!
-Cuocere per 5-8 min. Spolverare con zucchero a velo e “puciare” nel thè!
Hugs,kisses&cookies
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venerdì, marzo 17, 2006

Celiachia Blog

...e ora Pubblicità!
Gentili lettori, lettrici, affezionati vari vorrei sottoporre alla vostra preziosa attenzione l'ultimo nato in casa Blogs! Vi prego di dare il vostro caloroso benvenuto a CeliachiaBlog!
tempo di sponsorizzazioni! il sito raccoglie ricette, informzaioni e news riguardanti la celiachia, che siano di aiuto a chi ancora è poco informato e a tutti coloro che con i celiaci convivono magari per preparare loro qualche piatto evitando cibi e prodotti già pronti!
Che ne dite? iniziamo a far girare la voce?
Hugs,kisses&cookies

Muffins mele&fibre


Si va beh, quella delle fibre è una scusa perché poi ‘sti dolcetti sono comunque un peccato di gola! Dai ok confesso…avevo in dispensa una fetta di weetabix che si sentiva sola e dato che io non la posso mangiare l’ho sacrificata per aggiungere un tocco rustico ai muffins tradizionali!

Ingredienti: ( x 15 muffins)
250g farina “00”
50g frumina
50g farina di riso
100g burro fuso
100g zucchero di canna
30g weetabix (1 fetta) sbriciolati oppure fiocchi d’avena
1 bustina di lievito per dolci
2 mele tagliate a dadini
2 uova
150ml latte
sciroppo d’acero

-Preriscaldare il forno a 180°;
-In una ciotola setacciare le farine con il lievito, aggiungere lo zucchero il weetabix in briciole o i fiocchi di avena, e le mele tagliate a dadini, mescolare il tutto;
-Far fondere il burro;
-Sbattere le uova con il latte;
-Aggiungere il burro al composto “dry” e poi il latte con le uova, mescolare e se necessario aggiungere ancora del latte, il composto non deve essere troppo omogeneo;
-Versare a cucchiaiate negli stampini da muffins e cospargere ogni dolcetto con un filo di sciroppo d’acero;
-Infornare per 25-30 min.
Buona merenda!
Hugs,kisses&cookies

Utensili MeMe


Colgo l’invito esteso da Kjaretta e compilo anche io il mio bravo Meme, nato dal parto di un rigalimoni e ora diffusosi a macchia d’olio tra le bloggers!
I miei fedeli aiutanti quando mi prende il raptus e corro in cucina armata di grembiule e sguardo da pazza maniaca sono pochi ma buoni!
Le fruste dello sbattitore elettrico: tanto per non dover cambiare abitudini ora che il trasloco è imminente me ne sono comperata uno identico a quello della mamma così che non devo stare lì a litigare con qualche ultimo ritrovato tecnologico! Lo sbattitore elettrico e le care frustine sono la mia salvezza quando mi si prospetta la sfida di 6 albumi a neve fermissima…ogni volta un pensiero lo dedico alle massaie di inizio ‘900 che ancora ci davano di bicipite e manovella e montavano…montavano fin a che dalla melmetta albuminosa iniziale non arrivavano ad avere una bella meringa spumosa;
Il mio dosa-thè-colino…un must in inverno quando consumo litri di thè;
Il pelacarote: sono 5 anni che non mi scotto in estate..saranno le quattro carote che mi sparo prima di pranzo-cena?

Il coltellino: lo uso per tutto, ne ho di tante misure, mi sento persa se non è sempre lindo e pulito e puntualmente quando finisce in lavapiatti mi serve…e che cavolo!
La spatola: si accompagna alle fruste a agli albumi che una volta a neve sono sempre da mescolare delicatamente…senza di lei sapete che fatica?! E poi scusate ma…la goduria di leccare l’impasto delle torte dove la mettiamo?! Con il cucchiaio è banale, ma la spatola è un mito!
L’affila-coltelli: beh per non tagliuzzare le mie dita trovo conveniente avere coltelli sempre affilati così i tagli sono netti e precisi, e io conservo ancora l’uso delle due mani!
Grazie a Kjara per aver proposto questo meme…Cannella, aspettiamo il prossimo! Vero Graziella?!
Hugs,kisses&cookies

giovedì, marzo 16, 2006


...ne girano ancora!
Gaia's pics

lunedì, marzo 13, 2006

Chiacchiere Metropolitane

Lo scorso giovedì approfittando di una luminosa mattinata di sole sono uscita di casa presto, erano circa le 9.20 diretta a P.za San Marco dove mi aspettava un piccolo, ma riservato mercato di quartiere.
Come ogni volta che salgo su un vagone del metrò non faccio molto caso a chi mi sta intorno, mi immergo nel libro di turno e mi eclisso dal resto del mondo per il tempo del tragitto, quella mattina invece non avevo con me il solito libro, e a quell’ora anche tutti i quotidiani gratuiti erano già stati saccheggiati così mi sono trovata seduta a fantasticare tra me e me e guardare con curiosità le persone che si alternavano nella salita e discesa dei vagoni.
Dopo poche fermate sale una signora di mezza età, piccola capelli corti e arruffati, sguardo vispo ma assorto; procede nella mia direzione volendosi sedere nel posto libero accanto a me, fa per chinarsi e il treno parte, lei sbilanciandosi perde leggermente l’equilibrio e appoggia una delle borse che teneva in mano sulla mia gamba. La stavo già osservando perché aveva l’aria simpatica e così lei si volta verso di me chiedendomi scusa per avermi urtata, io le ho sorriso dicendole che mi aveva solo sfiorata e di non preoccuparsi; da lì è nata una gradevolissima chiacchierata durata il tempo di qualche fermata, ma molto piacevole: l’arte della pazienza è stato il nostro topic, nato da una semplice battuta e sviluppatosi in un breve discorso che in questo periodo sento molto caro e prezioso.
Non so se avrò di nuovo occasione di rivedere quella signora, ma mi piacerebbe ringraziarla di nuovo per quella piccola chiacchierata informale, delicata e confortevole; sono bastati due sorrisi scambiati e sentiti con il cuore per avviare bene una giornata già bella per il solo fatto che ci fosse il sole; sono tante le prove che avranno modo di susseguirsi nel corso dei prossimi mesi, sarà tantissima la pazienza che dovrò imparare a portare per non tornare ad essere ombrosa e anche impaziente, e sono contenta di poter appurare giorno per giorno che a volte basta una parola cordiale e un sorriso per entrare in un buon rapporto anche con un perfetto sconosciuto.
E’ solo lunedì ma posso azzardare a dire che questa settimana è già iniziata in maniera positiva, sono tornata da poco dall’ospedale e oggi ho potuto salutare il nonno e passare qualche minuto con lui, era sveglio era vigile e aveva una voglia infinita di poter parlare; anche se i medici ormai non ci danno più speranze, poco importa perché ogni giornata sarà comunque preziosa per il solo fatto che il nonno avrà voglia di salutare tutti noi che stiamo dall’altra parte del vetro, o se quando arriviamo lì come ieri stava guardando il GP o “La prova del Cuoco” con la Clerici che a lui piace tanto. Se poi un giorno o una sera sarà stanco e vorrà vedere solo la nonna, perfetto, sarà un momento d’oro solo per loro due!
Godetevi il sole perché ogni raggio che arriva sul viso è un bacio di vita.
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domenica, marzo 12, 2006

Girelle di frolla al caffè

Ecco la ricetta delle girelle che si è ritrovata Graziella nel suo pacco insieme a tante dolcezze d'oltreoceano! Temevo che lo sbatacchiamento le avrebbe disintegrate e invece il mitico pacco giallo ha tenuto bene! meglio così...


Frolla Bianca:

200g farina "00"
130g burro freddo a tocchetti
100g zucchero semolato
1 uovo leggermente sbattuto
1 bustina di vanillina

-Setacciare la farina nella planetaria del robot;
-Aggiungere il burro a tocchetti e azionare a velocità media fino ad ottenere dei bricioloni;
-Aggiungere lo zucchero e l'uovo sbattuto lavorare velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo;
-Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo;

Frolla al Caffè
stesse dosi e procedimento della precedente con l'aggiunta di 4 cucchiaini di caffè solubile da setacciare insieme allo zucchero. Una volta ottenuto un panetto anche con questa, avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigo.

-Dopo un paio di ore prendere le due paste e stenderle in due sfoglie rettangolari delle stesse dimensioni; scegliere quale deve servire da base e inumidirla leggermente con un panno pulito e bagnato, adagiarvi sopra l'altra sfoglia in modo da farle aderire bene, pareggiare i bordi e iniziare ad avvolgerle una nell'altra a mo' di strudel formando un salsicciotto lungo; con un coltello passato nella farina, tagliare il salsicciotto a metà e avvolgere i due ottenuti nella pellicola;
-Riporre nuovamente in frigo a rassodare almeno due ore, meglio una notte.
-Trascorso il tempo, accendere il forno a 180°;
-Prendere i due salsicciotti e quando ancora freddi tagliarli a fette spesse un dito con un coltello, disporre le girelle su una teglia e cuocere per 10-12 min.
_Lasciar raffreddare su una gratella.
Hugs,kisses&cookies

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giovedì, marzo 09, 2006

Hummus

Hummus
di Claudia Roden

Così come sto leggendo il libro dell’Artusi da poco regalatomi, di tanto in tanto prendo la Bibbia della cucina mediorientale scritto dalla “sciura” Claudia Roden quel dì… oltre ad essere un vero tesoretto, è anche un libro splendido da leggere senza dover per forza trasmutare ai fornelli tutte le ricette che vi compaiono, perché accanto a queste si susseguono piccoli aneddoti, oppure storielle popolari, poesiole e quant’altro; io lo trovo estremamente affascinante e poiché ultimamente mi ha preso una vena di malinconia per le leccornie che ci gustavamo in Egitto, ieri sera ho provato il purè di ceci così come Lei raccomanda:

250g ceci
1-2 spicchi d’aglio
2 cucchiaini di cumino in polvere
150ml olio ex.v.
100ml succo di limone
prezzemolo per guarnire
(a piacere pepe di caienna)

-Lasciare i ceci in ammollo una notte intera in acqua fredda, eventualmente aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato;
-Colarli e cuocerli in pentola a pressione per almeno 40-45 min. dipende anche da quanto sono freschi i ceci;
Io non avevo ceci freschi, ma un vasetto di ceci al naturale, così i miei tempi si sono notevolmente accorciati per cui ho saltato i primi due passaggi e sono partita da qui:
-In una capace casseruola scaldare un abbondante cucchiaio di olio, aggiungere l’aglio in camicia e il cumino, lasciare cuocere un minuto;
-Aggiungere i ceci e un mestolo di brodo vegetale, o acqua calda; Cuocere fino a che i ceci siano morbidi, aggiungendo altro liquido mano a mano che si assorbe, servirà poi per emulsionare la crema;
-Aggiustare di sale e lasciar intiepidire;
-Frullare i ceci aggiungendo il succo di limone, ancora dell’olio e il liquido di cottura, assaggiando spesso perché come precisa la Roden deve avere un sapore piuttosto pungente;
-Tritare del prezzemolo per guarnire, io ho tenuto da parte qualche cece e degli aghetti di rosmarino.

Beh, la mia prima esperienza con questo dip mi ha soddisfatta, lo abbiamo mangiato un po’ così e un po’ accompagnato a delle trance di spada ai ferri.
Hugs,kisses&cookies

Un pensiero anche a Kjaretta per l’ispirazione perché lo ha proposto qualche giorno fa e mi ha dato lo spunto, e anche a Petula perché sbircio sempre tra i suoi macroconsigli anche se in silenzio!
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Risotto alle fragole

Non ho resistito quando al banco del mercato ho visto quei bei cestini di fragole, lo so non sono affatto di stagione e non sono nemmeno italiane, per questi due motivi merito un declassamento da qualsiasi cosa vogliate, ma erano lì rosse e succose, c’era il sole e io ero anche di buon umore, noooo troppo per lasciarle alla mercè di qualche passante distratto…peccato che ne ho pagato le conseguenze subito…ovviamente erano ancora insapori, sigh! Giusta punizione per aver osato tanto!!!
Cercando il modo migliore per non gettare al vento cotanta natura, ho deciso di dare un tocco di colore alla cena così le ho impiegate in un risotto tutto primaverile.

Ingredienti (x 3 pers.)

270g Carnaroli
1l brodo vegetale
½ bicchiere di vino bianco
1 scalogno tritato finemente
20g burro
sale q.b
200g fragole, la quantità è a piacere
burro per mantecare

-Preparare il brodo vegetale e tenerlo in caldo;
-In una casseruola, sciogliere il burro a fuoco dolce, aggiungere lo scalogno tritato e lasciarlo imbiondire;
-Aggiungere il riso e farlo tostare un paio di minuti mescolando con un cucchiaio di legno;
-Sfumare con il vino bianco, meglio se fruttato o comunque non secco deve accompagnare il sapore dolcino delle fragole e non esaltarne l’acidità;
-Portare a cottura aggiungendo il brodo un mestolo alla volta;
-A cinque minuti dalla fine della cottura, aggiungere le fragole pulite e tagliate a dadini mescolando delicatamente in modo che in parte si disfino e rilascino anche una bella tonalità di rosa; nel caso invece si preferisca mantenere il riso bianco, aggiungere i dadini di fragole all’ultimo minuto, quando si manteca con il burro così i colori restano separati.
Hugs,kisses&strawberries

mercoledì, marzo 08, 2006

BBM CookBook


Il vento degli ultimi giorni, così forte e anche così piacevole, mi ha recapitato direttamente nella cassetta della posta, un pacchetto tutto giallo, giallo come il colore del sole che alto ha iniziato a intiepidire le vie milanesi, giallo come la mimosa, fiore emblema dell’8 marzo…giallo come i grandi cespugli di forsizia che incontro al bordo della strada che mi porta dal nonno…
Giallo come i pacchi celere delle Poste Italiane!
Quando l’ho aperto mi sono imbattuta in pacchettino avvolto nella carta lucida con Tweety…giusto per restare in tema giallo! Aperta anche la confezione e che mi trovo? Uno dei testi fondamentali, come mi ha scritto Barbara, la gentilissima mittente del dono: “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” dell’Artusi.
Grazie Barbara! E’ un gesto decisamente apprezzato, pensa che la scorsa settimana ho chiesto alla mamma se ne avessimo un paio di copie così da poterne portare con me una nella mia casetta una volta pronta per il trasloco…beh ora la mia copia personale c’è! Ho iniziato a leggerlo, come fosse un romanzo, perché già solo la prefazione è un’opera!
Ovviamente grazie anche all’ideatrice del BBM: Sandra, che con il suo tocco zenzeroso ci ha coinvolti in questo scambio!
Hugs,kisses&BBM

martedì, marzo 07, 2006

Nauratan Pullao


Nauratan Pullao” Riso&Verdure all’indiana

Sempre per continuare il mio periodo asiatico, domenica a pranzo ho preparato un piatto vegetariano, prendendo spunto da “Tutti i risi del mondo”, uno dei testi pubblicati dalla casa editrice Sonda. L’ho acquistato in un negozio del CTM e mi piace moltissimo per la raccolta di ricette che propone, oltre alla bella introduzione sulle differenze tra i vari risi, e le modalità di coltivazione.

Ingredienti:

350g riso Thay (o Basmati)
2 cucchiai di ghee
1 cipolla affettata finemente
1 cucchiaino di cumino in polvere
½ cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di curry
4 cardamomi
4 chiodi di garofano
2 foglie di alloro
300g di verdure miste tagliate a cubetti: patate, carote, zucchine, cimette di cavolfiore, piselli…
a piacere anche lenticchie
600ml brodo vegetale caldo

-
In una casseruola dai bordi alti scaldare il ghee a fuoco medio, quando è ben caldo aggiungere il cumino, far insaporire per pochi istanti e poi aggiungere la cipolla, mescolare bene per non farla bruciare;
-Unire i cardamomi, la cannella, il curry e i chiodi di garofano, continuare a mescolare per 2-3 minuti;
-Aggiungere le verdure mondate e tagliate a cubetti, saltarle per qualche minuto, salare e cuocere coperte 4-5 minuti;
-Unire il riso e mescolare bene per farlo tostare;
-Versare il brodo necessario a coprire il tutto di un paio di cm, coprire e abbassare al minimo la fiamma; Lasciar cuocere per 15 min. fino a che tutto il liquido sia stato assorbito;
-Spegnere il fuoco e lasciar riposare nella pentola coperto ancora 3-4 minuti; con una forchetta mescolare il riso in modo da sgranare i chicchi, trasferire in un piatto da portata e servire ancora ben caldo.
A piacere si possono far tostare delle scaglie di mandorle da aggiungere al momento di servire.
Hugs,kisses&curries…again!

domenica, marzo 05, 2006

Sushi "Da Claudio"

Evviva! le prime giornate di sole e tempo clemente aprono le porte della Pescheria "Da Claudio" punto di riferimento storico per i pescivori incalliti come la sottoscritta. L'ora di pranzo e da poco anche l'happy hour sono il momento di maggiore transito dentro il negozio, a volte ci sarebbe bisogno del numerino per riuscire ad entrare tanta gente affolla i tavolini improvvisati!
Questo è il tradizionale "piattomisto" composto da "sashimi" di tonno, spada, branzino, orata, salmone e un gambero, che da solo vale tutto il pranzo dalla dolcezza e tenerezza della polpa!
MITICO!!!!
io raccomando mooooolto caldamente il "misto mediterraneo" e le due vesrioni di tartare, tonno o spada-salmone, certo non titti i giorni perchè potreste vedere i livello di HDL alzarsi ma il peso del portafoglio dimagrire!
Hugs,Kisses&sashimi
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In senso orario: mix di verdure al curry, Biriyani di gamberetti&verdure, Agnello stufato e Naan, Basmati di verdure al curry...si vede in quest'ultimo il seme di cardamomo scuro
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l'antipasto: sfoglia ripiena di agnello con salsine di accompagamento da sinistra peperoncini verdi, raita di menta, chutney
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l'interno del Maharaja
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Ristorante Maharaja

L’avventura indiana era poi proseguita dopo un paio di giorni, sempre nella pausa pranzo con Ste.
Si stava avvicinando l’ora della pappa, e usciti dalla libreria dell’Università ci siamo incamminati verso C.so di Porta Ticinese; passati davanti alla Fnac siamo entrati a dare un occhio e al mitico piano della libreria ho iniziato a sfogliare le guide del Gambero Rosso e Ste in estasi davanti alle carte topografiche per me incomprensibili. Sinceramente stavo cercando qualche indicazione su negozi di alimenti naturali, ma poi ho preso in mano una guida del Touring e alla voce ristoranti “etnici” ho trovato la sezione dei vari indiani a Milano, così ho letto il nome del Maharaja e ho visto che era in via Vetere, poco distante da dove eravamo noi…proposto al volo e altrettanto velocemente accettato!
Quando siamo entrati siamo stati accolti dal proprietario-cuoco che ci ha fatti accomodare nella saletta vista parchetto, pareti arancioni e blu, profili dell’ingresso in oro, tende appese e parte di stoffe incorniciate ai muri. I tavoli eterogenei, uno rotondo da esterni, uno rettangolare, uno corredato di panchine da giardino…piastrelle bianche e nere, assolutamente da vedere!
A pranzo c’è la possibilità di scegliere tra i menù vegetariano, a base di agnello o pollo, in sostanza un piatto unico composto da riso+verdure/crane+insalata+un simple naan; oppure a piacere si può solleticare l’appetito partendo dagli stuzzichini per arrivare ai risi facendo una sosta tra le carni e le verdure al curry.
Io mi sono deliziata con un Biriyani di gamberetti e verdure con contorno di verdure miste al curry, Ste invece ha optato per un triangolo di sfoglia con agnello, un Basmati alle verdure miste e uno stufato di agnello…dire che anche lui ha faticato a non avanzare nulla è significativo. Porzioni decisamente abbondanti.
Il mio riso era spettacolare, le spezie erano mescolate bene, infatti si riuscivano a riconoscere singolarmente, sono rimasta colpita dal profumo e dal sapore così particolare del cardamomo, perché i semi che ho trovato erano grossi e scuri, non piccoli e verdi come quelli che trovo in commercio, infatti prima di andare via ci siamo fermati a fare due chiacchiere con il proprietario e gli ho chiesto come mai erano così scuri, ma ha mantenuto il segreto…mi ha detto che la prossima volta che torno me lo spiega…verificherò se sarà di parola!!!
Sempre nel riso c’erano scaglie di mandorle che essendo leggermente croccanti erano un vero piacere a bilanciare la consistenza più morbida dei chicchi; Le mie verdure erano altrettanto valide, stufate così da essere ben morbide e assolutamente non piccanti.
Anche l’agnello di Stefano era molto buono, la carne davvero tenera e il pucino uno spettacolo, cavolicchiolino in quelle occasioni come mi manca una bella “michetta”, (il pane rosetta!).
Totale euro 20 in due! Nulla!!!!

Ristorante Indiano Maharaja
Via Vetere, 2
Milano
Tel. 02.581 134 36

Hugs,kisses&curries

giovedì, marzo 02, 2006

Biriyani&Tandoori



Voglia di curry, cardamomo, riso pilau e quant'altro di indiano possa colorare e insaporire un pranzo...questa settimana mi sono dedicata alla ricerca di qualche posticino che valesse la pena!
Martedì avevo appuntamento con Annie, la versione ricciola e senza capelli bianchi di Gaietta! si beh, se parla lei è come se parlassi io, e viceversa! Ci siamo viste in mattinata e abbiamo passeggiato allegramente per mezza Milano, grazie al sole, le nostre chiacchiere anche il mio umore si è decisamente sollevato dai pensieri che annebbiavano la testa nell'ultimo perdiodo...era una vita che non scoppiavo a ridere come una "scema" in mezzo alla strada...cavolo ogni tanto ci vuole davvero!!!! Grazie Annina!!!!!
Vagabondando per zona S.Agostino siamo andate a pappare al "Nabab" un ristorantino indiano a gestione familiare, ne avevo la recensione tempo fa su ViviMilano e mi era sembrata valida. Il locale era un ristorante ligure a quanto ho capito, poi trasformato in indiano dalla nuova gestione, tipicamente colorato e addobbato; ambiente pulito e personale molto cortese!
Il menù ha una buona scelta di piatti, i classici chicken tandoori, tikka e pietanze al curry...riso basmati sia pilaw semplice che biriyani, qualche variante di naan e roti; tre i menù per il pranzo e degustazione. Interessante anche la scelta dei dolci, anche se non ci siamo arrivate.
Io mi sono regalata un chicken biriyani, adoro sia pollo che riso basmati e quello era davvero ottimo, servito in quella ciotola argentata piccola come dimensioni, ma traboccante di chicchi dorati e fragranti, morbidi sotto i denti ma molto saporiti. Anna ha puntato un chicken tandoori, semplice e profumato. dei piatti cotti tandoori mi piace sempre il colore che hanno quando vengono servito, mi piace quella crosticina superficiale che però lascia la carne tenera tenera al taglio.
Devo ancora capire però che misto sia quello di "spezie" che viene servito alla fine del pasto per rinfrescare la bocca, ho riconosciuto i semini di finocchio e di anice...ma il resto mi sfugge.

Ristorante Indiano Nabab
P.za S.Agostino,2
20123 Milano
tel. 02.58111871