lunedì, marzo 13, 2006

Chiacchiere Metropolitane

Lo scorso giovedì approfittando di una luminosa mattinata di sole sono uscita di casa presto, erano circa le 9.20 diretta a P.za San Marco dove mi aspettava un piccolo, ma riservato mercato di quartiere.
Come ogni volta che salgo su un vagone del metrò non faccio molto caso a chi mi sta intorno, mi immergo nel libro di turno e mi eclisso dal resto del mondo per il tempo del tragitto, quella mattina invece non avevo con me il solito libro, e a quell’ora anche tutti i quotidiani gratuiti erano già stati saccheggiati così mi sono trovata seduta a fantasticare tra me e me e guardare con curiosità le persone che si alternavano nella salita e discesa dei vagoni.
Dopo poche fermate sale una signora di mezza età, piccola capelli corti e arruffati, sguardo vispo ma assorto; procede nella mia direzione volendosi sedere nel posto libero accanto a me, fa per chinarsi e il treno parte, lei sbilanciandosi perde leggermente l’equilibrio e appoggia una delle borse che teneva in mano sulla mia gamba. La stavo già osservando perché aveva l’aria simpatica e così lei si volta verso di me chiedendomi scusa per avermi urtata, io le ho sorriso dicendole che mi aveva solo sfiorata e di non preoccuparsi; da lì è nata una gradevolissima chiacchierata durata il tempo di qualche fermata, ma molto piacevole: l’arte della pazienza è stato il nostro topic, nato da una semplice battuta e sviluppatosi in un breve discorso che in questo periodo sento molto caro e prezioso.
Non so se avrò di nuovo occasione di rivedere quella signora, ma mi piacerebbe ringraziarla di nuovo per quella piccola chiacchierata informale, delicata e confortevole; sono bastati due sorrisi scambiati e sentiti con il cuore per avviare bene una giornata già bella per il solo fatto che ci fosse il sole; sono tante le prove che avranno modo di susseguirsi nel corso dei prossimi mesi, sarà tantissima la pazienza che dovrò imparare a portare per non tornare ad essere ombrosa e anche impaziente, e sono contenta di poter appurare giorno per giorno che a volte basta una parola cordiale e un sorriso per entrare in un buon rapporto anche con un perfetto sconosciuto.
E’ solo lunedì ma posso azzardare a dire che questa settimana è già iniziata in maniera positiva, sono tornata da poco dall’ospedale e oggi ho potuto salutare il nonno e passare qualche minuto con lui, era sveglio era vigile e aveva una voglia infinita di poter parlare; anche se i medici ormai non ci danno più speranze, poco importa perché ogni giornata sarà comunque preziosa per il solo fatto che il nonno avrà voglia di salutare tutti noi che stiamo dall’altra parte del vetro, o se quando arriviamo lì come ieri stava guardando il GP o “La prova del Cuoco” con la Clerici che a lui piace tanto. Se poi un giorno o una sera sarà stanco e vorrà vedere solo la nonna, perfetto, sarà un momento d’oro solo per loro due!
Godetevi il sole perché ogni raggio che arriva sul viso è un bacio di vita.
Hugs,kisses&cookies Posted by Picasa

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Dolcissimo questo post!
Fai cominciare bene anche la mia settimana grazie!!

Scribacchini ha detto...

Mi mancano le parole, Gaia. Ti voglio bene e sono tanto felice che tu esista. Kat

Anonimo ha detto...

ciao gaia!
sono sempre così carini i tuoi post..gazie per avermi messo tra i tuoi link..è un vero onore!!!=)

un bacione!

Anonimo ha detto...

bhè parlando quella signora forse è stato come stare ancora più vicino a tuo nonno.
Buoa settimana piena di raggi di sole:)

Scribacchini ha detto...

Grazie per aver condiviso questo momento e... Chissà che quella che hai trovato oggi non sia la medicina della quale il mondo tanto abbisogna. Il problema è che ne abbiamo un po' troppa paura per provarla.
Un bacione in più al nonno, Remy

Gaia ha detto...

Remy, è vero! a volte però la paura non è solo uno spauracchio, ma può essere una grande spinta a uscire da alcune situazioni per trovare la soluzione a qualche inghippo.
personalmente ho sempre lo sguardo rivolto al passato e faccio molta fatica a staccarmi dai ricordi e dall esperienze già provate proprio perchè ho paura di quello che non ho ancora provato e di quello che mi aspetta al di là del fiume, ma poco per volta sto imparando che chiudere gli occhi e attraversare l'acqua che scorre non è così male e se capita di bagnarsi un po' di più poco importa una volta dall'altra parte ci si asciuga comunque!
Le vostre parole sono una fantastica buonanotte, grazie e...cookies a tutti!!!!

Scribacchini ha detto...

Gaietta, un abbraccio e una coccola. Oggi è cominciato bene, domani ci sarà un altro sorriso, vedrai.
:-)
Patt

perec ha detto...

considerato che c'era il sole e che il nonno dovrebbe stare un pochettino meglio ogni giorno, anche oggi non dovrebbe essere stata una brutta giornata. come vanno gli esami' e il piccoletto dic asa, il giovanotto sky? da buona cancerina sto spessissimo anche io con lo sgarudo rivolto al passato. e mi ritrovo a benedire i momenti in cui, chiamandomi a viva voce, qualcuno mi ha riportata con lo sguardo in avanti. non so dirti se quel che vedo davanti a me sia meglio di quel che lascio, e sto lasciando un bel montarozzino di cose in questo periodo, ma tentare di inghiottire la paura, sciogliere il nodo che ogni tanto mi ferma la gola, è un modo, uno dei tanti, per avere poi altre cose da rimirare, girandomi. tu passa tranquillamente in mezzo all'acqua, e non farci troppo caso se il fondo è scivoloso e la corrente porta via, tu tira dritta. e non dimenticarti mai di te.
baci, ma baci baci.

RoVino ha detto...

Ciao Gaietta,
mi dispiace che non riesco a leggerti con la frequenza che vorrei, ma sono incasinatissimo di lavoro e la sera sono stremato.
Ti mando un salutone!
Rob

Gaia ha detto...

Grazie Patt! ricambio il pensiero!

Rob non ti preoccupare, so che gli impegni lavorativi stressano e lasciano poco tempo per le distrazioni, un pensiero ogni tanto vale più di una riga scritta per forza tutti i giorni!

Perec, sto ascoltando ora Battisti, che dire è solo mattina, c'è una colonna sonora così bella e fuori un po' di pioggerellina eppure la giornata è comunque bella! mah w la lunaticità!

Elisa ha detto...

Ops, non conosco P.zza S. Marco, non a Milano almeno :)...belli questi fiori, Gaietta, una raggio di sole.

Perec, io non sono del Cancro, ma guardo sempre indietro pure io...non ho proprio alcun pianeta in Cancro nel mio tema natale...chissa', forse colpa di ascendente e luna in Pesci