giovedì, novembre 30, 2006

Chi vuole un grissino!?!

Sarà che finalmente a Milano oggi splende il sole, sarà che forse un velo di quel dannato mal di testa sta passando, sarà che con il tempo comunque le cose passano…questa mattina mi prendeva bene provare a fare i grissini, in realtà avevo voglia di fare il pane, ma poi io&sky ci siamo guardati e sapendo che in questa casa, per un terzo abitata da piemontese D.O.C., i grissini sono sempre presenti a tavola, ci siamo detti…ma scusa perché invece che prenderli dal fornaio in campagna una volta non li facciamo noi?! E così ebbe inizio l’avventura di una celiaca alle prese con la lievitazione e del suo baldo aiutante pronto all’assaggio…poi ditemi se ne volete uno che ve lo spedisco, non l’aiutante, il grissino!!!


Per 20 girssini circa.

500g farina “00”
250ml acqua tiepida
50g olio evo
10g sale fino
1 cucchiaino di zucchero
1 bustina di lievito secco

Per preparare l’impasto ho usato il mio fido Kitchen Aid.
-Setacciare la farina nella ciotola del robot, aggiungere il lievito e lo zucchero e iniziare a impastare con il gancio apposito, aggiungere l’olio il sale e in seguito l’acqua un po’ alla volta fino ad ottenere un impasto morbido e asciutto, non troppo duro, così da poterlo lavorare bene a mano;
-Impastare a mano per una decina di minuti, in modo da lisciare tutto il composto;
-Formare un filone lungo 30cm e adagiarlo su una teglia da forno ungendolo bene e coprendolo con la pellicola;
-Lasciar lievitare almeno 30min.
-Preriscaldare il forno a 220°;
-Tagliare dal filone tanti pezzi quanti i grissini che si vogliono fare e modellarli a bastoncino a mano tirandoli sulla spianatoia;
-Ungere una teglia da forno e disporvi i grissini ottenuti distanziandoli leggermente;
-Eventualmente spennellarli con un velo di olio e cospargervi sopra semi di sesamo, papavero o girasole a piacere o erbe come rosmarino, timo etc.-Infornare in forno già caldo per 12-15 min. fino a che siano ben dorati, ma non bruciacchiati!

Hugs,kisses&cookies

martedì, novembre 28, 2006

Crostatine alla confettura di Lamponi


La Gaietta non è sparita, solo che nell’ultima settimana ha avuto davvero bisogno di staccare un po’ la spina, stare in silenzio con i suoi mille pensieri e cercare di farci chiarezza una volta per tutte perché così non si poteva andare avanti;
la cucina è stata chiusa quel tanto che è astato a dare un filo di tranquillità, giusto per arrivare ad un paio di conclusioni:
-Cuore&Cervello per un po’ li lasciamo stare, hanno bisogno di quello che gli inglesi chiamano “rest”, sono stanchi, sono davvero un po’ provati, soprattutto il primo che si era sentito sotto stress, per ora l’ho messo un po’ in freezer in attesa del disgelo;
-Non ho fretta, non ho davvero più la forza di avere fretta, soprattutto mi manca la voglia di fare ancora la prima mossa…ora anche io mi siedo cinque minuti e aspetto e poi mi muoverò di conseguenza a seconda di quello che il vento mi porta e a seconda di quello che anche io nel mio piccolo farò in modo che succeda, se non succede nulla pace per un po’ vorrà dire che mi limiterò a fare da spettatrice perché anche solo stare a guardare il panorama a volte insegna comunque!


Non mi sono dimenticata delle Crostatine alla Confettura di Lamponi

Per 9 crostatine e 15 biscotti

Preparare una frolla seguendo la ricetta classica.
-Preriscaldare il forno a 180°;
-Tagliare il panetto di frolla in due parti; stendere la prima in uno spessore di 3-4mm, e porlo sulla teglia da crostatine o negli stampini appositi già imburrati;
-Versare al centro un cucchiaino di confettura;
-Coprire con l’altro strato di frolla e passare sopra il mattarello così da far aderire bene i due strati e sigillare gli stampini;
-Con la frolla che avanza si possono creare delle piccole decorazioni da mettere sopra le crostatine facendole aderire con un velo di acqua oppure modellare a piacere dei biscotti.
-Cuocere in forno ventilato per 10-12min, fino a che la superficie sia ben dorata.

Hugs,kisses&cookies

martedì, novembre 21, 2006

Panz! ;-)

Beh...panz...è stato abbastanza "sui generis" chiudere la telefonata e accorgermi che stavo sorridendo!
Lo è stato perchè l'unica paura che ho avuto nel weekend è scivolata via veloce e la questione non si è posta; il freddo che mi era entrato nelle ossa se ne sta tornando da dove era venuto e oggi c'è anche il sole, direi che sapere che non ti perdo è già un buon passo!
Questa è stata la mia ansia il mio motivo di tensione, sapere che siamo arrivati alla stessa conclusione, sapere che ancora anche qui siamo totalmente d'accordo mi fa sorridere...mai una litigata, mai una discussione, mai una tensione se non al di fuori di quello che si era...direi che possiamo tranquillamente farci i complimenti, e permettimi, ti stavo portando in questo senso sulla strada del piccolo mondo Flanders!!!
Dammi solo il tempo di ricucire un paio di cose, che poi ci sono ancora parecchi filmetti papposi e luuuuuuunghi da vedere, uramaki da provare altrimenti poi Fabietto se la prende a male!
Eh ehe eh!!!
Hugs,kisses&cookies

a breve sui questi schermi crostatine alla confettura di lampone



domenica, novembre 19, 2006

Ho sentito un soffio...gelido


La Ietti ultimamente sta pensando davvero tanto, in alcuni momenti questi pesnieri portano un sorriso, in altri solo il buio. Certo è che più si va avanti e più le domande aumentano, ma il nocciolo della questione è solo uno: i sentimenti, o meglio il sentimento quello vero quello per il quale vale la pena sognare e passarlo questo tempo ad arrovvelarsi.Le parole che avevo trovato in quel post valgono esattamente così anche ora; non riesco a smettere di sognare, non sono capace di vivere con i piedi per terra, non voglio stare con i piedi per terra, vorrei solo trovare la forza però di staccarmi da questa corda che mi sta tenendo un po' ancorata. La coperta di Linus, speravo potesse dare un po' di calore, ma l'inverno è vicino e forse non basta.
Purtroppo ho mantenuto il brutto vizio di credere nelle parole che mi vengono dette perchè hanno un loro significato e valore, anche solo un ti voglio bene non è detto a caso, non è scontato e non è gratuito, anche quello deve veniredal cuore e ci deve essere alle spalle l'affetto vero che lo fa pronunciare...basta poco a dirlo, che ci vuole, basta aprire la bocca e formulare quelle paroline, ma se sono vere si sente la tenerezza che si portano a braccetto, altrimenti sono solo parole e la volta dopo è come se ci fosse solo lieve spostamento di aria, e si vedessero le labbra muoversi ma senza un filo di voce.
Mi sento un po' confusa, non so cosa devo pensare, non capisco più molto bene, mi sto anche autoconvincendo che non devo perdere la fiducia e tutta l'energia che c'è in quel sentimento, perchè lui è lì...
Hugs,Kisses&Cookies

quantomeno ha smesso di piovere, il diluvio dell'altra sera è stato pesante.

mercoledì, novembre 15, 2006


Hm...qualcosa perplime Sky...ooops Scai se no lo Bzz...zio si arrabbia!
;- )
Hugs,kisses&cookies

martedì, novembre 14, 2006

Abbracciami

La socia mi ha fatto scoprire questa canzone di Nek...quando ho letto il testo gli occhi si stavano inumidendo, cavolo è scattato il periodo melassa e i sogni iniziano a scorrazzare tra i meandri della testa già piena di mille pensieri.

I miei giorni spesi con te
Non c'è stata un'ora inutile
Sono tutti vivi dentro me
Stanotte
E tu sei più bella che mai
Come un'onda sull'oceano
Se potessi chiederei mille secoli di te di noi
Abbracciami e stringimi
Ai giorni tuoi
In questo tempo assurdo che c'è
La sola cosa vera mia sei te
Poi domani quando verrà
Lo attraverseremo liberi
Le carezze che mi fai in ritorno le riavrai da me
Abbracciami e fidati
Dei brividi che tu mi dai
Il resto poi il resto è da scrivere
Tu abbracciami e parlami
Con gli occhi che sorridono
E se vorrai il resto è da vivere
Il resto è da scrivere
Ti dico ancora abbracciami e stringimi
Affidami i giorni tuoi
Li accetterò il resto è da vivere
I miei giorni spesi con te
E nemmeno un'ora inutile
Sai che amarti è sempre stato il mio pensiero
Hugs,kisses&cookies

Biscotti Cardamomo&Arancia

Mi dispiace ma questa ricetta è senza foto...son spariti prima che potessi ritrarli, ne hanno beneficiato i colleghi della mamma e hanno anche ricevuto la benedizione del parroco che di solito capita prima di Natale facendo il giro del quartiere...
Mi aggrego al Meme Biscottoso, con il mio solito ritardo, ma ormai dovrebbe essere assodato che la mia partecipazione c'è ma dopo...si che io sono una maniaca della puntualità tanto che per non sbagliare arrivo sempre quei 5min. prima!!! = )
Già che capita in questi giorni, li dedico a Graziella per il compleanno del suo blog!!!

per circa 25-30 biscotti

250g farina "00"
50g frumina
50g fecola di patate
50g farina di riso
200g burro freddo
70g zucchero di canna "dulcita" setacciato
50g zucchero semolato
vanillina
la scorza grattuggiata di un'arancia
3 semi di caramomo verdi tritati finissimi
1 uovo sbattuto

-Preparare la frolla setacciando le farine e lo zucchero aggiungendo il burro a tocchetti e iniziando ad impastare velocemente;
-Aggiungere la scorza d'arancia e i semi di cardamomo, (che io ho tritato con due cucchiaiate di farina così che si sminuzzassero alla perfezione);
-Aggiungere anche la vanillina e l'uovo sbattuto, continuare ad impastare fino ad ottenere una palla liscia e compatta;
-Lasciar riposare in frigo almeno un'ora avvolta nella pellicola, per agevolare la stesura io ho diviso l'impasto in due palle.
-Preriscaldare il forno a 180° preparare una placca da forno;
-Stendere la frolla e sagomarla a piacere. Infornare i biscotti per 8-10 min.
Hugs,Kisses&cookies

domenica, novembre 12, 2006

Sindrome di Peter Pan


La mia nonna, quando ero piccola, più o meno verso i 10-12 anni mi diceva spesso che io non volevo crescere che ero come Peter pan, pretendevo di non affrontare le novità quello che mi si presentava davanti; lo facevo è verissimo ho sempre avuto paura di quello che non conoscevo, mi sentivo completamente svestita davanti a qualche cosa di ignoto che dovevo affrontare da sola senza però avere una certezza che mi aiutasse a vivere la situazione in modo più sicuro.
Ancora questa tendenza spesso me la porto dietro, quella paura che a volte mi impedisce di vivere davvero appieno determinate questioni, anche se ho imparato o comunuqe mi rendo conto di aver intrapreso un percorso che mi sta portando a non cedere a priori, ma quantomeno provare...ho fatto mia una frase "Fino a che non provi, non lo puoi sapere" ed è vera....è vera anche nelle piccole cose di tutti i giorni oltre che nelle decisioni che possono in qualche modo cambiare la vita...non ho provato come faccio a sapere come sarebbe stato altrimenti e ovviamente non posso permettermi di recriminare nel caso le cose non siano andate così come avrei voluto...perchè se non mi sono mossa in quella direzione ma mi sono seduta anche un po' scomodamente su una sedia che cosa pretendo?!

Ieri notte dopo essere tornata a casa e aver riflettuto ancora un po', mi sono messa a letto con una tazza di camomilla e il settimanale femminile di "Repubblica" perchè non avevo ancora fatto in tempo a sfogliarlo. In una delle prime pagine trovo un articolo di Federico Moccia, l'autore di "Tre metri sopra il cielo" che scrive giustappunto a proposito della crescita, ma con un intento diverso da quello che ho descritto brevemente sopra...però ci sono state delle frasi che mi hanno fatto riflettere ancora durante la notte, inizia così:

"Crescere non è una scommessa che si affida alla buona sorte. E' un atto di volontà, scoperta continua, fatta di curiosità, tentativi ed errori (...)"
Hesse diceva che-si ha paura di mille cose, dei dolori, dei giudizi, del proprio cuore, del risveglio, della solitudine, del freddo, della pazzia, della morte. Ma tutto ciò è maschera e travestimento. In realtà c'è una cosa sola della quale si ha paura: del lasciarsi cadere, del passo incerto, del breve passo sopra tutte le assicurazioni esistenti.-
Crescendo ti vengono a mancare le certezze (...)
Crescendo ci si deve guardare attorno. Non limitasri agli scenari immediatamente vicini, ma spostare lo sguardo più in là. Per trovare gli strumenti e cambiare rotta. La salvezza si chiama scelta. E la scelta può essere dolorosa, perchè implica rottura e cambiamento. Quando tutto sembra ineluttabile, dialogo e presa di coscienza somigliano a parole vuote."
Hugs,kisses&cookies

mercoledì, novembre 08, 2006

Sky&la palla


Da quando ho scopertto la magia di YouTube e la relativa possibilità di mettere anche i miei video, mi sto sbizzarrendo a fare uploads di immagini di sky da piccolo, in questo aveva circa 5 mesi e come suo solito voleva giocare con una palla grande come lui!
L'altro video lo trovate qui!
Hugs,kisses&cookies

sabato, novembre 04, 2006

Romeo&Juliet


Ero molto indecisa su quale canzone postare oggi, poi ascoltando quelle che ho in memoria è arivata lei, è arrivata la voce calda di Mark Knopfler, il suond inconfondibile dei Dire Straits, la melodia unica di questa poesi in musica e non ho potuto fare a meno di optare per lei con tutto quello che sconvolge, con tutto quello che da sempre accompagna e con tutto quello che ancora è capace di suscitare ogni volta che dalle casse del pc escono le prime note.

A lovestruck Romeo sings a streetsuss serenade
laying everybody low with a lovesong that he made
finds a convenient streetlight steps out of the shade
says something like you and me babe how about it?
Juliet says hey it's romeo you nearly gimme a heart attack
he's underneath the window she's singing hey la my boyfriend's back
you shoudn't come around here singing up at people like that
anyway what you gonna do about it?
Juliet the dice were loaded from the start
and i bet and you exploded in my heart
and i forget i forget the movie song
when you gonna realize it was just that the time was wrong juliet?
come up on different streets they both were streets of shame
both dirty both mean yes and the dream was just the same
and i dreamed your dream for you and now your dream is real
how can you look at me as i was just another one of your deals?
when you can fall for chains of silver you can fall for chains of gold
you can fall for pretty strangers and the promises they hold
you promised me everything you promised me thick and thin
now you just say oh romeo yeah you know i used to have a scene with him
juliet when we made love you used to cry
you said i love you like the stars above
i'll love you till i die there's a place for us you know the movie song
when you gonna realize it was just that the time was wrong?
i can't do the talk like they talking on the tv
and i can't do a love song like the way its meant to be
i can't do everything but i'd do anything for you
i can't do anything except be in love with you
and all i do is miss you and the way we used to be
all i do is keep the beat and bad company
all i do is kiss you through the bars of a rhyme
juliet i'd do the stars with you any time
juliet when we made love you used to cry
you said i love you like the stars above i'll love you till i die
there's a place for us you know the movie song
when you gonna realize it was just that the time was wrong?
a lovestruck romeo sings a streetsuss serenade
laying everybody low with a lovesong that he made
finds a convenient streetlight steps out of the shade
says something like you and me babe how about it?
-Dire Straits-
Hugs,kisses&cookies

mercoledì, novembre 01, 2006

Sua maestà la Sacher


Questa volta con mio estremo rammarico mi sono autoprivata di un piacere cioccolatoso, perché la Sacher deve essere preparata con tutti i “sacri crismi” e la versione senza glutine proprio non mi convinceva!

Per la base:
110g farina “00”
110g burro pomata
120g zucchero semolato
3 uova
70g cioccolato fondente extra
marmellata di albicocche

Per la glassa:
150g cioccolato fondente 70%
50g burro

-Preriscaldare il forno a 180°;
-In una ciotola lavorare il burro già a temperatura ambiente fino a renderlo una crema, aggiungere metà dello zucchero e continuare a lavorarlo delicatamente;
-Dividere tuorli e albumi;
-Montare a neve fermissima i bianchi con un pizzico di sale e l’altra metà dello zucchero da aggiungere poco alla volta in modo da ottenere una meringa lucida e compatta;
-Aggiungere alla crema di burro&zucchero un tuorlo alla volta e continuare a sbattare bene;
-Far fondere a bagnomaria il cioccolato e una volta intiepidito versarlo a filo nella crema di uova;
-Imburrare bene uno stampo da 20cm a cerniera;
-Aggiungere alternativamente in tre riprese la farina e gli albumi montati alla crema di uova e cioccolato facendo attenzione a non smontare la preparazione e evitando grumi;
-Versare nello stampo e infornare per 25-30 min.
-Verificare la cottura con uno stecchino; togliere dal forno e lasciar raffreddare completamente su una gratella da torta;
-Una volta che la base è completamente fredda, con un coltello tagliarla a metà facendo attenzione a non romperla nel mezzo; (uesta operazione la si può tranquillamente fare il giorno dopo, per la cena io ho preparato la base la sera prima e nel pomeriggio ho tagliato la base farcita e poi glassata).
-Scaldare la marmellata di albicocche;
-Versarla su metà della base, coprire con l’altra metà e spennellare anche la superficie e tutto il bordo della torta;

-Preparare la glassa:
-Far fondere il cioccolato con il burro a bagnomaria;
-Versare a filo il cioccolato sulla superficie della torta lasciandolo colare abbondantemente su tutti i bordi così che copra l’intera torta, aiutandosi con una spatola livellare bene in modo da evitare grumi.
-Lasciar raffreddare completamente la glassa, va bene anche riporre la torta in frigo per un’oretta in modo che solidifichi bene il cioccolato.

Buon appetito!
La Sacher secondo a me a torto è considerata una preparazione difficile, è solo lunga e ci vuole pazienza al momento del taglio, ma poi in sé non ha nulla di tanto complicato, l’importante già che gli ingredienti non sono molti è scegliere quelli di migliore qualità, come un ottimo cioccolato e una marmellata altrettanto pregiata!

Hugs,kisses&cookies

Brasato ai porcini&Polenta Taragna


Come promesso eccomi a postare non solo le foto ma anche le ricette della cena di ieri, interrotta ad un certo punto dal suono del campanello che preannunciava la visita poco gradita tra l’altro di un’orda di bambine drogate da troppi telefilm che senza nemmeno sapere che cosa stessero ben facendo si aggiravano in massa per i pianerottoli dei palazzi giocando a “Scherzetto o Dolcetto?”…mi auguro che i loro livelli di glicemia ieri sera non abbiano subito eccessivi sbalzi, anche perché purtroppo vedendo l’andamento dei livelli di obesità infantile anche solo nel cortile del mio condominio era bene che andassero a chiedere una coppetta di macedonia!

Il Brasato in casa mia è sempre stato uno dei piatti della domenica, da preparare in tutta calma e totale rilassatezza, mettendolo a marinare la notte prima di cucinarlo e lasciandolo sul fornello a fuoco dolcissimo fino a che la carne non diventa tenerissima e quasi si scioglie al taglio; una di quelle pietanze così semplici che nella sua preparazione richiede solamente un pochino di amore nulla più, e forse l’unica difficoltà sta nel rendere il sughetto cremoso quanto basta ad accompagnare la polenta ancora fumante.

Per 4 persone:

1kg di scamone
1 bottiglia di vino rosso di buona qualità ( se volete esagerare potete usare anche un Barolo!)
2 carote
1 costola di sedano
1 scalogno medio
1 spicchio di aglio
4 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
3 foglie di salvia
3 chiodi di garofano
3 bacche di ginepro

olio evo
farina
sale
1 spicchio di aglio

Porcini freschi
Prezzemolo
1 spicchio di aglio

Per la polenta:
500g farina per polenta taragna ( io ho usato quella biologica svelta)
2l acqua
sale q.b.

-Preparare la marinata adagiando il pezzo di carne in una capiente ciotola con tutti gli aromi e le verdure tagliate a pezzi, bagnare con il vino e coprire; Lasciar riposare per una notte intera almeno in luogo fresco, io l’ho lasciato tutta notte e mezza giornata, girandolo al mattino così che tutta la carne fosse ben aromatizzata.
-Togliere la carne dalla marinata e asciugarla con cura; tamponarla e poi infarinarla bene da ogni lato;
-Filtrare il vino della marinata tenendo da parte le verdure e buttando il mazzetto guarnito (gli aromi);
-In un pentolino versare il vino e a fuoco dolce farlo ridurre fino a che non evapora la parte alcolica;
-In una capiente casseruola versare 4 cucchiai di olio e lo spicchio di aglio fresco, aggiungere la carne e farla rosolare bene fino a che si formi una sottile crosticina su tutta la superficie; salarla;
-Aggiungere le verdure a pezzi della marinata, e farle rosolare velocemente con la carne;
-Aggiungere ancora dell’alloro a piacere e altri aromi: rosmarino, ginepro e chiodi di garofano;
-Versare un mestolo del vino scaldato, e una volta evaporato leggermente, aggiungere il resto del vino tenendone da parte un po’ nel caso servisse in seguito se il sugo dovesse restringersi troppo;
-Abbassare il fuoco, coprire e lasciar cuocere per un paio di ore, girando di tanto in tanto la carne;
-Una volta cotta,togliere la carne dal sugo, avvolgerla in un foglio di stagnola, (questo serve per tagliarla più facilmente dopo in modo che non si “sbricioli”), togliere dal sugo alloro&co e frullare il sughetto in modo da ottenere una cremina semi densa, se dovesse essere troppo densa aggiungere un mestolo di brodo vegetale, se invece dovesse essere ancora troppo liquida preparare un roux con dell’acqua fredda in cui stemperare un cucchiaio di fecola o maizena e aggiungerlo al sugo in modo che si addensi.
-Tagliare la carne a fette e adagiarvi parte del sugo sopra.

Per i funghi:
-Pulire i porcini e tagliarli a fettine;
-Scaldare un cucchiaio di olio in un tegame con uno spicchietto di aglio, aggiungere i funghi e farli saltare velocemente, salarli e coprire un paio di minuti, alla fine aggiungere anche il prezzemolo tritato.
-Adagiarli sopra la carne o direttamente sulla polenta.

Per la polenta Taragna:
-Portare ad ebollizione l’acqua, salarla e versare a pioggia la polenta;
-Cuocere secondo i tempi indicati girando con un mestolo di legno.

A me personalmente la polenta piace piuttosto compatta non troppo liquida,non mi da soddisfazione così di solito quando la devo adagiare sul tagliere, la verso dalla pentola di cottura in una ciotola bagnata e poi la sformo sul tagliere così che abbia la forma a cupola, la copro con un canovaccio e la lascio riposare un paio di minuti e poi la servo.

Buon appetito!