Sindrome di Peter Pan
La mia nonna, quando ero piccola, più o meno verso i 10-12 anni mi diceva spesso che io non volevo crescere che ero come Peter pan, pretendevo di non affrontare le novità quello che mi si presentava davanti; lo facevo è verissimo ho sempre avuto paura di quello che non conoscevo, mi sentivo completamente svestita davanti a qualche cosa di ignoto che dovevo affrontare da sola senza però avere una certezza che mi aiutasse a vivere la situazione in modo più sicuro.
Ancora questa tendenza spesso me la porto dietro, quella paura che a volte mi impedisce di vivere davvero appieno determinate questioni, anche se ho imparato o comunuqe mi rendo conto di aver intrapreso un percorso che mi sta portando a non cedere a priori, ma quantomeno provare...ho fatto mia una frase "Fino a che non provi, non lo puoi sapere" ed è vera....è vera anche nelle piccole cose di tutti i giorni oltre che nelle decisioni che possono in qualche modo cambiare la vita...non ho provato come faccio a sapere come sarebbe stato altrimenti e ovviamente non posso permettermi di recriminare nel caso le cose non siano andate così come avrei voluto...perchè se non mi sono mossa in quella direzione ma mi sono seduta anche un po' scomodamente su una sedia che cosa pretendo?!
Ieri notte dopo essere tornata a casa e aver riflettuto ancora un po', mi sono messa a letto con una tazza di camomilla e il settimanale femminile di "Repubblica" perchè non avevo ancora fatto in tempo a sfogliarlo. In una delle prime pagine trovo un articolo di Federico Moccia, l'autore di "Tre metri sopra il cielo" che scrive giustappunto a proposito della crescita, ma con un intento diverso da quello che ho descritto brevemente sopra...però ci sono state delle frasi che mi hanno fatto riflettere ancora durante la notte, inizia così:
Hugs,kisses&cookies
7 commenti:
uh uh.. qua urge lunga chiaccherata con socia..
subodoro marea di pensieri che intasano il cervello.. no?
Annauz
hm...si e anche qualcuno in più.
commento eliminato ma non da me
Pensare è bene, pensare troppo no. Augh.
La Prozia
si l'ho cancellato io era un doppione, sorry!
spero che questo pomeriggio sia stato utile almeno come sfogo ciccia :-)
Annie
è patetico chi invecchia senza crescere...a volte mi capita di pensarci...
incece essere peter pan è diverso...
io sono contenta che mi siano rimaste delle "sacche di ingenuità" infantile, e non le baratterei per nulla al mondo...ma forse crescere è anche questo...
@ Patt: augh!
@ socia: si è servito un sacco...speriamo che tornino i pensieri stile margheritine di campo!
@ Lacuocarossa: non è solo il discorso di invecchiare, è proprio il voler fermarsi x paura di crescere, prendere delle decisioni e subirne tutte le conseguenze, vivere situazioni nuove che presuppongono il non sapere cosa riservano
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