Una giornata particolare
Lunedì mattina mi sono svegliata di buon'ora perchè era la giornata dell'esame, uno di quelli che mi hanno fatta un po' impazzire con tutti quei nomi di critici che smontavano tesi di altri critici che a loro volta avevano cambiato idea come gira il vento perchè in effetti considerare il linguaggio in un modo non era poi così sbagliato e così tra un caffè e una sigaretta avevano deciso di adottare le tesi di chi fino a quel momento era stato per loro un eretico senza speranze; così dopo aver sbrigato la consueta routine mattutina, mi sono diretta in unversità per l'appello, o meglio "L'Appello", si quel momento temuto e odiato dagli studenti perchè si arriva sempre prima del docente in modo da tranquillizzare la propria coscienza facendo finta di ripassare per quei 15minuti che separano dall'inizio delle interrogazioni, ci si confonde confrontandosi con gli altri presenti in aula e si attende...si attende che LUI e i vari assistenti al seguito come i topolini incantati dal flauto magico varchino l'ingresso della stanza, solitamente con lo sguardo finto perso senza che trapeli la benchè minima forma di espressione umana, sembrano sempre degli automi senza emozioni!
Lui arriva, si siede alla cattedra, estrae il registro e piomba il silenzio.
Appello, si contano i diesertori di questa prima sessione e si conta di quante posizioni si è scalati, cavolo sono passata dalla 58 alla 43esima, che palle sono oggi a fine giornata...va beh, pace ormai qui i tempi si dilatano come i tessuti di una partoriente.
Fine adunata, calendario delle interrogazioni, siamo abbastanza da essere interrogati in una sola giornata, peccato che ci mettano una vita, ok ho capito che sarò nel tardo pomeriggio...va bene, mi trovo un posto tranquillo dove andare a ripassare ancora le ultime cose che non mi sono proprio chiarissime, poi mangerò qualche cosa di veloce e poi di nuovo in aula ad attendere il mio turno...pazienza!
Sale un po' l'ansia non tanto per l'esame quanto per la consapevolezza di dover aspettare almeno 8ore prima di tornare alla vita.
Spedita rimetto i libri nello zaino e come un fulmine mi dirigo verso la biblioteca della Triennale, arrivo driblo una classe di marmocchi gracchianti e sbriciolosi di schiacciatina al rosmarino, entro e mi si para davanti un signore che mi guarda con gli occhi dubbiosi, tempo due secondi e:"Signorina?!?"
"Dovrei andare in biblioteca!"
"Ma è lunedì!"
"Noooooooooooooooo, cavolo vero che è lunedì ed è chiusa, ma porc'..va beh, grazie!!!"
"?!?!"
Si lo so che si sta ancora chiedendo se avessi preso qualche tipo di droga, ma era solo l'adrenalina a mille mista al caldo di quella mattina; smarrimento momentaneo, "e ora 'ndo ca..volicchio vado a studiare? università? no grazie troppa confusione, biblioteca voglio una biblioteca, agogno una biblioteca condizionata...idea no panico...il parco!"
Entro al parco, scelgo la mia panchina verde bosco all'ombra e riprendo la dispensa di quei famosi critici confusi, cuffie nelle orecchie con la mia medita-musica e via pronta alla concentrazione da asceta...nemmeno dieci minuti e vengo avvicinata da un vecchietto a bordo della sua brum brum bicicletta che mi inaccia di multa per aver poggiato i piedi sulla panca, eh beh lui dall'alto della sua autorità in quanto responsabile della sicurezza e salvaguardia del aprco giustamente mi fa notare la mia non curanza e poca responsabilità civile, mentre un gruppetto di 15enni medaglie d'oro per aver vinto anche questa competizione di "salto della scuola" stanno tranquillamente seduti sul bordo della panca in altto...ma va beh.
Evidentemente la mia panca è proprio bella perchè una mamma si siede accanto a me con il suo bimbo sul passeggino e leggendogli un libercolo colorato cerca di stimolare il suo bisogno di fare plin plin raccontandogli la storiella del bimbetto che ha imparato a farla senza pannolino;
Cinque minuti dopo è la volta di una signora e quello che ho inteso essere il figlio, entrambi adulti, lei che mi ha lasciato un ricordo dolcissimo perchè per non disturbare me che studiavo ha abbassato così tanto il tono della voce che il figlio faticava a sentirla e nel momento in cui si sono alzati per andare via mi hanno anche fatto l' "in-boccallupo, cara!"(tenera!)
Meno male che a smorzare la mia tensione è giunto un atletico principe che mi ha portato una mezz'ora di distrazione, credo più per sfinimento per averlo tartassato di msg che per vero spirito di solidarietà (scherzooooooooooooooooooooooooooooo!), ha sopportato i miei sfoghi da accumulo di attesa e poi ci siamo separati ognuno diretto alla propria meta.
Gelatino al volo, plin plin in università e 5minuti ancora su una panca in corridodio prima di rientrare in aula, sono bastati perchè un ragazzo così dal nulla arrivasse e mi chiedesse cosa stesse studiando per poi iniziare a raccontarmi la sua vita condensata in un italiano maccheronico misto a portoghese il tutto per dirmi che lui è brasiliano e sta in Italia da 7anni, sbuca una signora dal bagno di fronte che mi stampa un sorriso durban's e con aria sconsolata se lo porta via...io: ?!?!?!
h.14.30 si riprende con le interrogazioni, prima o poi sarà anche il mio turno.
Hugs,kisses&cookies
15 commenti:
in bocca al lupo!!
Gaiettaaaaa via l'ansia ed in bocca al lupo
Piccola comeè ansato l'esame? Sicuramente bene...baci
grazie ragazze...si l'esame è andato lunedì quella giornata lì! praticamente mi ha interogata intanto che tramontava il sole ma cmq è andato!!! uno in meno che qui altrimenti sta laurea non la prendo +!
va là valà
IN BOCCA AL LUPO per i prossimi esami allora!
e condivido con te "uno in meno che qui altrimenti sta laurea non la prendo +!
va là valà"
Ma a quale facoltà sei iscritta?
Una laureata in Lettere Moderne sognatrice squattrinata
ciao cuochetta...
sto finendo Lettere Moderne per poi entrare nel magico mondo dei senza lavoro o del precariato, assolutamente non voglio diventare insegnante...l'idea sarebbe quella di inventarmi un lavoro tutto mio, l'aspirazione è quella di un master in storia dell'alimentazione e il sogno quello di una mini trattoria in campagna...io continuo a sognare in techni-colors
Ietti, cara la mia destinata a un comune destino di squattrinate MA acculturate, quindi belle dentro... normale sclerosi da esame, mi ha fatto schiantare leggere le tue disavventure!
Baciottoli molto molto comprensivosolidali ;-)))
gaia, per quel progetto della trattoria: IO CI STO!
brava!!
ti ho mai detto che pure io ho fatto la statale??
dopo il triennio però ho deciso di fare... l'apprendistacuoca!
ape, vaniglia mi servono braccia forti per inziiare come si deve...siete state assoldate!
delizia che studiavi tu?!?
Continua a sognare in Technicolor gaia... continua così perchè sono convinta che il mondo ha bisogno di noi!!!
Allora a breve potrò chiamarti collega!!!
Vedi, io sono squattrinata, senza lavoro e con una laurea che amo e che ho amato come non mai, ed ora faccio la mamma cuochetta, per ora sono felice e ho uan marea di sogni in technicolor da realizzare! Uno di questi è Chiara... non è un bellissimo sogno diventato realta'???
KISSSSSSSSSS
sìììì!!! laurea triennale in filosofia!
ma scusa, nessuno è incuriosito dal tipo portoghese? che fine ha fatto? rubato dalla sig.ra durbans e stop?? :-) brava per l'esame, e continua così.. ma goditi l'università, valà. poi è peggio! :-) la vecchia nonna saggia...
grazie nonna!!!
il problema è che me la sto godendo un po' troppo questa università è ora di concludere!!!!
mitica delizia allora mi sa che un paio di esami li abbiamo anche avuti identici!!!
si si cuochetta qui si sogna in grande e con il sonoro THX tipo cinema!
A quando l'inaugurazione??Io son già là!
;-)))
Ciao pulzelletta!
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