Turista per caso nella mia Milano!
Che magnifica giornata! Questa mattina, mi sono alzata un po prima del solito e non sapendo bene cosa fare, alla fine mi sono decisa per un bel giro a Milano, approfittando del calore del sole e di questa temperatura tanto confortevole, così sono uscita di buon ora armata di occhiali da sole, lultimo libro di Garcia Marquez, Memorie delle mie puttane tristi per ammazzare la mezzora di metropolitana, e con la mia macchinetta digitale in caso ci fosse stato qualche cosa di particolarmente interessante da immortalare!Non avevo una meta precisa, a parte il fatto di dover andare in un negozio a cambiare due capi, poi ho semplicemente improvvisato! Da Piazza Cordusio, nella quale trionfa la statua del Parini, mi sono diretta verso via Meravigli e c.so Magenta, due zone centralissime ma che a me erano quasi totalmente sconosciute, non mi ero mai preoccupata di girarle con un po di tranquillità e da turista, nel senso di stare a zonzo con il naso per aria ad osservare tutto quello che mi circonda! E stato molto bello perché ho scoperto delle traverse degne di nota e tanti piccoli scorci molto carini; sono passata davanti alla chiesetta di S.Maurizio e dato che ne avevo sentito parlare molto bene, ho voluto vederla di persona, così ho timidamente aperto il massiccio portone e in punta di piedi sono entrata
è davvero uno spettacolo! Di arte non ci capisco davvero nulla, per cui non so assolutamente dire a che periodo risalga e che tipo di affreschi fossero quelli dipinti, così ho preso una brochure e mi sono informata:
la chiesa di S. Maurizio al Monastero maggiore è il testimone più organico della pittura milanese del Cinquecento
inserito tra i resti di alcuni antichi edifici romani e documentato a partire dalletà carolingia, è stato reinserito dentro la cinta muraria della ristrutturazione di questa fatta da Ansperto a fine del IX sec
.la presenza pittorica più importante in S.Maurizio sono gli affreschi di Bernardino Luini
i caratteri stilistici depositati nel lavoro ci mostrano il pittore profondamente radicato nella cultura milanese nelletichetta neogotica delle tinte lunari di Borgognone
Una apparente semplicità, figlia di assimilazioni ben calibrate, diventa la sua cifra inconfondibile
ho ripreso in sintesi quello che ho letto sulla brochure.Non mi ero mai addentrata in una chiesetta così giusto per il gusto di perdermi per un po di tempo, tra meditazione e voglia di osservare qualche cosa di nuovo, non mai avuto labitudine di andare in chiesa ogni domenica a partecipare a messe e funzioni, le conto sulle dita di una sola mano quelle di cui ho ricordo, però apprezzo molto le visite artistiche nelle chiese, ognuna ha la sua energia e trasmette sensazioni particolari!Sono riuscita a scattare solo due foto, perché ovviamente il flash era proibito, così invece che arrovigliarmi il cervello per togliere la funzione dalla digitale, ho evitato di scattarne di altre! Uscita da lì, ho fatto ancora due passi e mi sono imbattuta nella scalinata che porta allingresso del Museo archeologico, così ne ho approfittato per visitare bene anche quello
il chiostro che conduce al museo chiuso, è già bello di per sé
sono entrata e mi sono ritrovata immersa in ben due classi in visita didattica, una di liceali e laltra di bimbi delle elementari
a dire la verità in quel momento mi è sopraggiunto un po di sconforto, perché cera tanta sana confusione! Ma nel giro di qualche istante entrambe sono uscite, così ero completamente sola a vagare per le sale del museo! Magico!!!! Che bello, ero lì a guardare le vetrine con le varie anfore greche o a camminare lungo il perimetro di un pavimento etrusco, tutta sola
ricercando nei ricordi del Liceo quello che la splendida Donna Magri, la mia prof. di Latino&Greco, ci aveva insegnato! Dovrei dedicare almeno una decina di pagine per descrivere i momenti speciali passati in classe, soprattutto allultimo anno, il migliore della mia vita! Mai stata così realizzata!Dai, da sola in un museo, che storia!La prossima tappa culturale sarà tornare al Museo Egizio del Castello Sforzesco, dove ero solita andare insieme alla mia mimi,(la mamma), quando ero piccola! Questo di Milano è molto bello, però nulla a che vedere con quello del Cairo, dove ero altrettanto solita andare ogni volta che ero in Egitto. Mi divertivo come una matta ad andare sotto le statue di Anubi e scambiare quattro chiacchiere con lui
poi avevo una sana passione per Tutankamon..era davvero bello! Lo so di solito i bambini non parlano con le statue e non stanno in adorazione di un faraone morto un millennio e passa prima, ma ho avuto la fortuna sfacciata di poter conoscere tutto lEgitto, girandolo in lungo e largo per 4 anni di fila, per cui tutto il tempo speso al museo è stato decisamente importante!Per ora direi che è tutto, provo a postare anche le foto.
Hugs,kisses&cookies
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