domenica, agosto 21, 2005

Agosto?

All’alba delle 9.21 di questa domenica mattina, ho appena infornato la Torta “Pesche&Albicocche”, (di cui poi fornirò ricetta!). Solitamente in estate mi rifiuto di accendere il forno per l’eccessivo caldo che ne deriverebbe, ma oggi mi sono alzata e guardando fuori dalla finestra mi è sembrato già di essere a novembre: sta cadendo una pioggerellina sottile e continua, il cielo è grigio bianco, piatto senza sfumature, l’aria si è notevolmente rinfrescata e così per togliere anche un po’ di umidità in casa io e Sky abbiamo convenuto che un bel dolcetto per la merenda, non sarebbe stata poi una cattiva idea!
Ora lui è spaparanzato sulla sua materassina con le gambe all’aria, credo stia anche sognando perché questo è un nap agitata…magari pensa ancora di essere a Casteggio a giocare con gli altri cagnoni!
Abbiamo trascorso un Ferragosto insolito: siamo andati all’agriturismo “Il Biancospino”,
www.ilbiancospino.it , per un corso di educazione canina, anche se poi è servito molto più a me e credo che i benefici su Sky li vedremo in un secondo tempo! La location era una splendida collina vicino a Tortona, nel pavesotto…(terra patria per la parte femminile della mia famiglia!), Casteggio è il nome esatto del paese anche se poi la struttura è sopra; Bellissimo il percorso per arrivare, la strada che porta all’agriturismo è la classica stradina di montagna stretta e in salita ricavata nel bosco, per cui si è accompagnati dagli uccelli che cinguettano, l’ombra degli alberi che rinfresca immediatamente, il bordo era pieno di more e fragoline e a poco a poco che si sale si vedono tutte le altre colline coltivate a vite, ordinatissime e di un verde così brillante che è spaziale! Esattamente sotto l’agriturismo c’è uno dei vigneti dei Berlucchi, bellissimo!
Parallelamente al semplice agriturismo c’è anche un allevamento di Golden Retrievers e Samoiedo, curato da Paola che poi gestisce anche la parte commerciale ed economica dell’agriturismo!
Io ho scelto la “settimana vacanza2 4 giorni full immersion di corso con il cane, nel quale in partenza lo scopo era imparare ed insegnare correttamente i comandi fondamentali, ma poi una volta formato il gruppo di lavoro abbiamo visto che nessuno di noi era ancora riuscito ad instaurare un vero rapporto di interscambio con il proprio cane, per cui abbiamo deviato dal programma e abbiamo deciso di iniziare dalla base: avere un VERO rapporto con il cane. Il nostro istruttore, anche se lui non ama definirsi così preferisce educatore, Lorenzo Borretti, (
www.dogtrainer.it ), era un ragazzo giovane e bravissimo, di certo non sono in molti a saper davvero trattare con gli animali, bisogna possedere quel qualche cosa in più perché è riuscito a dialogare con tutti i nostri cani senza problemi…consiglio una visita al suo sito perché spiega esattamente quale tipo di “filosofia” segue nel suo insegnamento!
Il gruppo era formato da 7 cani, un altro piccolo golden come Sky, un golden di 14 mesi, un Labrador di 4 anni, due pastori tedeschi e un mastino Corso…il problema era che erano tutti maschi, per cui la voglia di dominare uno sull’altro era fortissima da parte di tutti, anche dei cuccioli! In quattro giorni si sono visti risultati strabilianti da parte di alcuni padroni che mai avrebbero immaginato un cambiamento tanto positivo in così breve tempo. Ci vuole pazienza, amore e tanta costanza.
Mi è piaciuta tantissimo come esperienza perché è stata una nuova prova alla quale mi sono sottoposta e nella quale ho visto sono riuscita senza problemi; ho potuto conoscere persone molto interessanti e quindi anche dal punto di vista umano è stato interessante, ho capito che cosa sia il bene del cane e gli errori che avrei di certo commesso vivendo nell’ignoranza dell’educazione fai-da-te; ho passato quattro giorni intensi perché la concentrazione era alta e continua, ma anche rilassanti perché l’ambiente intorno era molto suggestivo e tranquillo. Prati verdi dove i cani poteva trotterellare, una bella tettoia sotto la quale rifocillarci a metà giornata e approfittarne per nuove chiacchiere, un servizio semplice e alla mano fondamentale per evitare troppo formalismi che in quell’occasione non sarebbero serviti a nulla!
Durante la pausa per il pranzo eravamo tutti seduti a questa tavolata a raccontarci impressioni ed emozioni, oppure anche solo ad approfondire la conoscenza reciproca, la ragazza che cucinava era la sorella di una delle partecipanti e così il momento del pranzo era ancora meno formale, perché tutti davamo una mano a sparecchiare tra una risata e un bicchiere di vino. I pranzi erano molto casalinghi ma meravigliosi proprio per questo, la pasta portata in tavola diretta,mente nella padella di acciaio…brasato e insalata come secondo o arrosto di tacchino e zucchine trifolate e poi il dolce rigorosamente fatto in giornata, budino pesche e cioccolato, oppure crostate appena sfornate o ancora creme-caramel tiepido…poesia per gli occhi!
Dopo il caffè d’obbligo di nuovo tutti in cerchio per finire la giornata…ero triste alla fine del corso perché l’atmosfera era così rilassata che mi spiaceva tornare a casa! Ho fatto la pendolare in quelle giornate perché non avevano più stanze disponibili, ma i km non mi pesavano più di quel tanto, partivo di casa prestissimo ma essendo periodo di vacanze le strade erano deserte e anzi la mattina del 15 ho persino trovato la nebbia, la stessa che impesta Milano in novembre.

Torta Pesche&Albicocche

3 pesche mature ma ancora sode
4-5 albicocche dolci
200g farina “00”
120 zucchero semolato
100g burro fuso
3 uova intere
2 cucchiaini baking powder
1 cucchiaio di Amaretto di Saronno

Preriscaldare il forno a 200°;
Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il burro fuso non caldo e continuare a mescolare;
Aggiungere la farina setacciata con i lievito, ( io ho sostituito circa 30g di farina con altrettanti di amido di mais per dare ancora maggiore morbidezza), mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo e non troppo compatto;
Aggiungere la frutta tagliata a tocchetti e l’Amaretto.
Infornare per 30-35 minuti. Verificare la cottura con la prova stecchino.
Lasciar raffreddare e spolverizzare di zucchero a velo.

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