Sussulti, decisioni e cambiamenti
Tiziano: Vedi, questa di “morire” è una cosa che vorrei evitare. Mi piace molto di più l’espressione indiana “lasciare il corpo”. Infatti, il mio sogno è di scomparire come se non esistesse questo momento del distacco. L’ultimo atto della vita, che è quello che si chiama morte, non mi preoccupa, perché mi ci sono preparato. Ci ho pensato.
Che cos’è che ci fa così spavento della morte?
Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l’idea che scomparirà in quell’attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati, soprattutto il corpo.(…)
Crediamo di essere tutte le cose che ci preoccupa di perdere morendo. Con l’identità ti ci sei identificato e l’idea che che tutto questo scompaia, che la morte ti porti via tutto questo ti sconvolge. (…)
La ragione per la quale si ha tanta paura della morte è che con quella bisogna rinunciare a tutto quel che ci stava tanto a cuore, proprietà, desideri, identità. (…)
Se impari a morire vivendo, allora ti abitui a non riconoscerti in queste cose, a riconoscerne il valore estremamente limitato, transitorio, ridicolo, impermanente.
Da: “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani
Quando la vita ci mette davanti a delle prove che devono essere vissute e superate, quando sembra che nel giro di una sola giornata i moment di smarrimento siano troppi e il tempismo con cui capitano sia provvidenziale, perché nulla succede per caso…perché anche da una situazione dolorosa e difficile si esce, si impara e se ne fa tesoro. Perché se piangere aiuta a smuovere i sentimenti e a lasciar fluire la tristezza allora piangi, se le lacrime servono a lavare dal cuore il dolore, allora lasciale scorrere come la carezza di un’onda…perché poi il cuore torna a respirare, torna a gonfiarsi di nuove emozioni e anche se ancora da rattoppare trova la forza per godere del bacio di un raggio di sole, di una nuova vita perché dopo un buon allenamento ha saltato quell’ostacolo e si è guadagnato un buon piazzamento per una gara più importante e ancora più difficile.
Hugs,kisses&cookies
8 commenti:
vivi vivi :-) non lasciarti abbattere e guarda sempre avanti!
e se non riesci bene a rialzarti... mi chiami che uso la gru :-P
bazzissimi
Forza, Tesoro. Il nonno ha preso il volo nella stagione più dolce, quella in cui il sole si fa carico delle carezze mancanti. Un abbraccio forte forte. Kat
La manona da metalmeccanico è sempre li, sulla spalla. La parole non le so usare e nemmeno servono.
Una grattatina dietro le orecchie, lo zio
Piccola, solo un abbraccio, stretto stretto. Coraggio.
Patt
un abbraccio forte forte
ti abbraccio, forte forte. tieniti stretto il cuore. e non guardare avanti finché non ne hai disperatamente voglia. posso invitarti a pranzo, lunedì?
Vi voglio bene!
La connessione adsl, mi ha tenuto lontano con le parole, ma ti sono molto vicina con il pensiero! Un abbraccio affettuoso!
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