Milano-Bova-Milano
Domenica 16 aprile h..16.35 Stazione Centrale di Milano: qui inizia la piccola avventura di due arzille ragazzuole che zaini in spalla si accingono a salire sul treno che le porterà fino alla costa ionica della Calabria.
Insieme alla Vale siamo salite sul nostro bravo vagone e ci siamo accomodate nello scompartimento “cuccette comfort” a noi riservato; tra una chiacchiera e una risata abbiamo finalmente lasciato Milano e dal finestrino abbiamo ammirato il paesaggio cambiare e il colore del cielo diventare colore dell’oro. Tutto bene? Certo tutto benissimo fino a Parma…treno che si ferma in mezzo ai binari…il locomotore rotto!!! Dopo appena due ore di viaggio?!?! Possibile? Certo sono le ferrovie italiane!
Comunque, niente di irreparabile e solo una mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia, giunti a Bologna ci aspettava il locomotore nuovo e non guasto per proseguire il nostro viaggio…non foss’altro che poco prima che il macchinista fischiasse per far salire i passeggeri ritardatari, si apre la porta del nostro scompartimento e la simpatica cuccettista esordisce con un:”Ragazze, sta salendo una signora che temo vi darà qualche problema!”…sguardo pietrificato tra me e vale…silenzio…
Una grossa matrona catanese si lascia cadere pesantemente sul sedile in fronte al nostro, urlando e sfiorando la blasfemia con un linguaggio colorito e una voce sgradevole…stretto dialetto siculo, reso ancora meno comprensibile da una sostenuta rinite allergica e un tono indisponente.
La simpatica signora, 70 anni circa per almeno 100kg di leggiadria, ha iniziato a inveire contro chiunque avesse la sfortuna di incrociare il suo sguardo. Era diretta a Catania, ma non con la nostra vettura bensì con un altro treno che però a detta sua era troppo polveroso, così lei allergica alla polvere era stata costretta a scendere da quello insieme ai suoi otto bagagli ingombranti quanto lei, per salire su un altro treno, non contenta della sistemazione che le avevano trovato all’ultimo momento e reticente al pagamento della differenza di biglietto. Una pacchia.
Sbandierava a destra e a manca il suo sacchetto di fazzoletti usati a prova della sua tragica allergia, lamentandosi e lagnandosi come nemmeno i bambini frignoni si permettono di fare, intromettendosi nella conversazione sommessa che noi due avevamo iniziato, interrompendoci per fare una sua tutta personale considerazione sul degrado dell’Italia che non è più degli italiani perché ci sono troppi immigrati, che si permettono di chiedere pari diritti etc. e passando di palo in frasca come niente fosse, raccontandoci delle sue “incompetenze alimentari”, (questa è stata mitica!), e di altre cose che sinceramente non ho proprio capito!
Ora della nanna, recita del rosario….
Nanna finalmente? No…perché la signora era anche una trombettista provetta: ha russato ininterrottamente tutta notte, e poi ci si chiede che fine fanno gli alberi della foresta amazzonica?!? Li ha segati tutti lei nel corso della sua esistenza!
Lunedì h.06.35 Stazione di Villa S. Giovanni…corsa giù dal treno, lontano dall’incubo siciliano e dirette al banco del bar per un caffè…momento di pace e ristoro dopo una notte forzatamente bianca!
La settimana è andata alla stragrande. I genitori di Vale ci hanno portate a fare un giro a Scilla, dove io non ero mai stata e ne sono rimasta affascinata, paesetto turistico ma molto ben curato;
Sono stata coccolata dalla famiglia della Vale, felicemente adottata dal cugino Carmelo come cugina acquisita! YEAH!
Vale grazie mille per queste giornate così tenere e tranquille!
Abbiamo studiato, abbiamo dormito in spiaggia…ma volete mettere la fortuna di avere una spiaggia kilometrica tutta a nostra completa disposizione, con il mare che ci cantava una dolce ninna-nanna semplicemente accompagnando le onde a riva e il rumore del vento che creava le coreografie per le nuvole veloci e danzerine che si attorcigliavano al sole.
Abbiamo passeggiato per il lungomare di Reggio Calabria che è davvero molto bello, ustionandoci i nasi e le gote…io come al solito anche la riga dei capelli, quello è il mio must per la bella stagione!
Abbiamo mangiato…ho scoperto il sapore e la corposità del vero tonno sott’olio, quello fatto in casa, quello invasato direttamente dalla zia di Vale, che me ne ha gentilmente regalato un vasetto che non apro altrimenti lo mangio anche a colazione; ho assaggiato per la prima volta le fave, quelle grandi come una noce morbidissime e ottime anche crude. Vi posterò la ricetta delle fave con i piselli e carciofi…miii troppo buono! Ho assaggiato anche i cedri, gialli profumatissimi e dolcissimi; ho colto i limoni direttamente dalla pianta, avendo poi ancora l’aroma dell’agrume tra le mani, così fresco com’era.
Abbiamo fatto i biscotti un pomeriggio di pioggia; abbiamo mangiato tutti insieme intorno al tavolo la domenica a pranzo, eravamo 14…cosa che quando io riunisco tutta e sottolineo TUTTA la mia famiglia qui a Milano, siamo in 7! L’ in 14 era solo il numero di partenza, il giro iperstretto di parentado!
Una settimana all’insegna delle letture e della tranquillità…la calma…il poter dormire finalmente una notte intera, senza svegliarmi in preda all’ansia alle 3.40 e stare con gli occhi sbarrati fino all’ora di alzarmi al mattino, erano tre mesi che non mi succedeva di crollare a letto e svegliarmi riposata dopo 10 ore di sonno letargico.
Ho ripreso in mano i libri per studiare con gioia e voglia. Ho fatto mente locale e ho ripreso in mano anche io i brandelli di quello che mi era stato sparso in giro ultimamente, li ho ripresi e sto incollando alla base gli ultimi pezzi di puzzle…mi mancano poche caselle che vado a recuperare sabato a Melegnano, e poi tutto nuovo, tutto da scrivere su quelle belle pagine bianche del diario dalla copertina di cuoio!
Hugs,Kisses&cookies
10 commenti:
eccola qua, la mia ragazza fenomeno. ti bacio.
Così si fa, e brava Gaietta!
'ciotti e strucotti
Patt
Per fortuna, la tua "amica" con le Incopetenze alimentari ha superato i 65 così è "assente dal tik" come dice la mia mamma :-)
Insomma, da quel che ho capito, hai ricaricato le pile soprattutto grazie a Trenitalia (ma non vivremo in un paese troppo avanti?)
Lo zio
Come racconti tu le "miserie", nessuno! Mi sa che se incontro la "signora" del treno la riconosco ;-)
Vai che vai bene, Tesoro. E quando va meno bene, sai che siamo ad un soffio da te.
Sbaciuk. Kat
Gaietta, che allegria vedere che sei tornata in piena forma!Mi è piaciuto tanto il diario del tuo viaggio; adesso avrai fatto il pieno di energia per mangiarti il mondo a grossissimi bocconi! Baciotti
Racconto bellissimo, la signora sembra uno dei caratteristi descritti da Camilleri nei suoi romanzi. Mi fa piacere saperti in forma e serena. Un bacio.
eh eh eh...si sono decisamente in forma! rispondo velocemente perchè questa settimana è ancora frenetica, vi porto sempre nel cuore e tra i miei mille pensieri anche se non vi ho più lasciato tracce sui rispettivi blogs!
un mega hug collettivo!
Bentornata gaietta!!!!!!
titti
Non esiste un rimborso di Trenitalia per notti insonni a causa di "disboscamenti notturni"??
Per fortuna hai trovato serenità nel seguito della tua vacanza e adesso....bentornata!
grandioso il viaggio e tu.. stai ripartendo MOLTO BENE :-P
bentornata!!!
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