Basita
Mi spiace tornare a parlare del delicato problema riguardante il rapporto con il cibo, ma in questi ultimi giorni ho riflettuto parecchio perchè mi sono capitate un paio di esperienze che mi hanno lasciata sinceramente con l'amaro in bocca e anche parecchio basita.
In teoria si sarebbe appena smaltita tutta la polemica sorta dopo i famosi cartelloni con le pubblicità vs l'anoressia e le foto scattate da Toscani con la modella rachitica piazzate sui muri della città in bella vista, ma il punto non è tornare a parlare di quelli solo che mi viene spontaneo tirarli nuovamente in ballo dopo che andando in giro per negozi come mi è capitato qualche sabato fa accompagnando una mia amica sono rimasta esterefatta dall'aver trovato in una pila di jeans delle trionfanti taglia 23.
Parliamo delle taglie dei pantaloni?! una 38 equivale ad una 26, una 40 ad una 27...fate voi due conti.
Ho preso in mano i suddetti jeans e mi sono chiesta chi cavolo potesse materialmente entrarci dentro se non una bambina di 10 anni che si deve ancora sviluppare...il problema è che non eravamo da prenatal o 0-12 ma in un negozio troppo trendy di Milano accerchiate da orde di ragazze che come noi stavano provando dei jeans.
Ora io mi chiedo, ma se fa tanto scalpore una campagna come quella contro l'anoressia perchè viene finalmente preso in considerazione questo problema e questa malattia e poi una ragazza che magari già di suo ha qualche problema con l'alimentazione, entra in un negozio e trova come taglia la 23 non si sente in qualche modo spronata a dimagrire ulteriormente per entrare in determinati canoni estetici che ci vengono propinati?!?
Perdonate la mia logica elementare ma è un pensiero che mi è venuto spontaneo.
Io ho portato la 25 per un po' di tempo poi mi sono assestata tra una 38-40 ma vi giuro che in quella 25 non ci stavo tanto larga e cmq non metto in dubbio che ci siano e ci siano sempre state ragazze o donne magrissime di natura come giusto che sia però dubito fortemente che la maggior parte delle ragazze e giovani donne di oggi non abbia mai preso in mano un paio di pantaloni di una taglia in meno guardandoli con schifo e non sperando di poterci entrare agiatamente.
Io la prima ad ammettere che ancora oggi faccio fatica a guardarmi allo specchio e accettarmi per come sono ora come ora perchè davvero non mi rispecchio nel culotto che mi sono ritrovata da un anno a questa parte ma non per questo guardo una trasparente 23 con il desiderio e la brama di diventare così secca da infilarmici dentro e ballarci il tango.
Porcaccia miseria...mi sembra tutto un cavolo di circolo vizioso, da una parte nei negozi le taglie si sono sempre più rimpicciolite, dall'altra però salviamo le ragazze dalla bestia nera dell'anoressia...mi sembrano solo belle parole per sciacquarsi la bocca.
Per favore ditemi la vostra perchè io mi sono sentita un po' confusa.
Hugs,kisses&cookies