venerdì, luglio 01, 2005

Gerbere rosse & Candele bianche

h.18.00 “Sky, ti prego mollami i pantaloni…Sky allora! Molla!!!” in sottofondo la radio canticchia qualche new hit ultra-commerciale, non avevo voglia di scegliere un cd ad accompagnare i lavori di restauro caserecci a cui mi sono autosopposta; “ Sky!! Non mordere!”, cavolo sembra che lo faccia apposta…si appende a mo’ Tarzan alla cinta dei pantaloni, ma non è una liana e con i suoi leggiadri 11kg rischiamo di finire a terra entrambi…lo guardo e non ho più il coraggio di usare un tono perentorio con lui, mi sta solo chiedendo un po’ di attenzione! Il mio patatino…è l’ora delle coccole e io mi sto accingendo a lasciarlo solo in attesa che torni la mamma…come mi verrà fatto notare “sono un insensibile”… = )
h. 18.15 Cercando di non schiacciargli il naso quando chiudo la porta del bagno, sono poi costretta a farlo entrare…”mamma che caldo! Sky ma tu non hai caldo qui dentro? No ti prego non entrare nella doccia! Sky, fuori dalla doccia!”, va beh…almeno gli piace l’acqua, non avrò problemi a fargli i bagni, “ma quanto sei bello?!” si io continuo a chiacchierare amabilmente con il cane intanto che tento di mettermi un velo di mascara nero, che in teoria dovrebbe raddoppiare il volume delle ciglia, per un effetto ventaglio…troppo yeah! Ma con la mia abilità estetica il risultato non è proprio uguale a quello dello spot…però dai non sono male.
Questa sera total minimal, toppettino nero, pantaloni bianchi, sandaletti neri…Sky è ancora a rimirarsi davanti allo specchio del bagno lasciando il suo marchio con una bella leccata, “sei troppo una comica, vieni che andiamo in camera!”
h.18.20…”Oh, porc’accia miseria…è tardi!” finisco di truccarmi alla svelta, infilo i sandali e mi riprecipito a prendere due cerotti, che non si sa mai, già che mi fan sempre male i piedi…butto in borsetta la macchina fotografica e qualche soldo…tento di convincere Sky a non giocare con i miei piedi fino all’ultimo secondo, stiamo inciampando in due, ma lui è tenace…ma l’ultima parola è la mia!
h.18.25 Ufficialmente pronta ad uscire…Sky non è troppo persuaso dal fatto “Io fuori, Tu dentro…no no no…Sky…tu dentro! Bravo, bravo…ci vediamo dopo” hm…ecco datemi un’altra doccia, sono sull’uscio di casa, l’ascensore sta arrivando, sono puntuale…Sky non rogna, bene posso scendere!
h.18.30 Io e Lorenzo ci siamo trovati all’ingresso del condominio e ci siamo diretti alla metropolitana, dove alla seconda fermata raccattiamo Alice e finalmente possiamo dare inizio alla serata. La parte divertente è stata la sfilata che abbiamo fatto nel cortile, dove sono solite radunarsi tutte le sciure anzianotte dei palazzi…hanno trovato il loro angolo all’ombra della portineria, e sono decisamente loro che “alzano la saracinesca”, (come dice mia mamma), e danno il via ai pettegolezzi della giornata, e questa sera di certo l’argomento di conversazione saremo stati noi due, che abbiamo dato adito a chissà quali perverse elucubrazioni maliziose; Io e Lorenzo siamo passati salutando da bravi bimbi educati il gregge di pecorone ci ha rivolto uno sfavillante sorriso contornato da uno sguardo a metà tra il curioso, e il dubbioso…appena siamo stati di spalle ci siamo messi a ridere entrambi proseguendo a testa alta la nostra sfilata.
Il sole è ancora alto nel cielo e splendente. Fa caldo, ma è sopportabile…una leggera arietta ci accompagna fino al 104 di C.so Garibaldi dove ho prenotato un tavolo al Bento Bar.
Siamo i primi ad arrivare, mi accerto della disponibilità e poi ci sediamo su una panca di fronte al locale in attesa di tutti gli altri. Dopo poco arriva Barbara accompagnata dal suo amico Stefano, che purtroppo non si può fermare con noi, peccato! Nel giro di qualche minuto riconosco la falcata di Ste, con Andre&Stefania, e Cristina.
Le presentazioni di rito durano giusto il tempo della carrellata di “piacere..ciao”…siamo tutti un po’ stanchino, facce da esami…
“Entriamo?” chiedo, “Tanto le Vales arrivano tra una mezz’oretta”…apro la porta del bar, entro e do’ una bella occhiata in giro…bello decisamente.
Piccolo, contenuto, minimale. Perfetto!

Il banco con il buffett è esattamente di fronte alla porta, la sala è molto intima, qualche tavolino a terra, luci soffuse candele di atmosfera…toni naturali, molta pietra alle pareti e nero lucido qua è là…una piccola scala nascosta dietro ad una sapiente colonna che divide in due l’ambiente, lascia l’accesso ad un soppalco aperto dove hanno disposto altri tavolini da due o tre persone…uno mi ha colpito più degli altri: era rotondo, basso corredato da cinque piccoli cuscini dove potersi sedere nella classica posizione japponese, in ginocchio con i piedi posti sotto al sedere, era apparecchiato semplicemente con delle tovaglietta di carta color ocra, sopra ai quali erano ordinatamente disposte le bacchette, il tovagliolino color vinaccia e la ciotolina dove versare la salsa di soya per intingere i maki; le candele erano spente perché il tavolo non era occupato, però erano d’effetto, tozze e rotonde adagiate su una foglia allungata di colore neutro e posta ogni due coperti…molto sensuale.
In risposta alla mia mail di prenotazione mi avevano preannunciato riguardo il loro famoso tavolo con i fiori nel mezzo…Bellissimo.
Siamo rimasti tutti stupiti allo stesso modo quando lo abbiamo visto, perché è davvero suggestivo; 12 persone sedute attorno a questo tavolo rettangolare nel quale hanno ricavato una sorta di piccolo stagno esattamente nel mezzo, l’acqua fredda e limpida a ricambio continuo…piccole pietre nere lasciate cadere sul fondo e delicate gerbere colorate che galleggiano leggiadre a filo in superficie…colori armoniosi e delicati, rosa salmone e rosso, giallo tenue e bianco, dimensioni diverse che si scontravano e riprendevano il loro balletto come in una coreografia appositamente studiata dalla corrente dell’acqua che cullava anche due enormi foglie verde brillante che esaltano ancora di più quell’arcobaleno estivo; agli angoli di questa piscina in miniatura erano accese quattro candele bianche, come quelle del tavolo al piano superiore, tozze e tonde, bianche, quasi invisibili nella loro purezza a contrastare il colore caldo del legno e le sedie di un materiale simile al vetro soffiato…tutte colorate e sfumate dall’azzurro al verde.
Tutto perfetto.
Abbiamo preso posto, ordinato i nostri cocktail…hm, si quelli si possono migliorare! Il mio “leggerissimo” sarebbe dovuto essere a base di succo d’ananas, sciroppo di fragole e succo d’arancia…l’acqua gasata ha più sapore! Al mio do un misero 3
Il buffet è stata la nostra meta…ho esordito con un: “si ma ho fame, chi viene?” sono stata seguita tra la curiosità e la voglia di sperimentazione di chi non si era ancora avvicinato al sushi&co.
Guardavo i miei amici che chiacchieravano tra di loro, tutta contenta di leggere sui volti un po’ di sollievo dallo stress scolastico e degli impegni lavorativi…riunirli a casa come ho fatto negli ultimi due anni sarebbe stato ancora più bello, però credo che in fondo sia piaciuta anche a loro la serata, o almeno me lo auguro.
Poter passare qualche ora con loro mi regala una buona serenità…li guardavo, li ascoltavo, li vedevo ridere e ridevo anche io con loro.
La prova bacchette è stata divertente…cavolo tutti belli intraprendenti, e anche un po’ troppo energici come Aliciotta che nella foga del momento ha spezzato una bacchetta a metà…hm, piccoli Ercules crescono!
Buffet creativo per essere un japponese…al posto dei piattini classici di plastica hanno impilato tre colonne di ciotole quadrate nelle quali riporre i maki e le due varianti di insalata di riso a disposizione…non posso dare un 7 alla qualità perché anche se il banco era ricco e ben presentato, la scelta si riduceva a quattro pietanze: maki di polpa di granchio, (che in qualsiasi altro japponese si rifiutano anche solo di pensare di mettere in menù), due tipi di riso, uno più mediterraneo e uno rosato con pomodorini e gamberetti, fave di soya in insalata, un’insalatina mista e dei tramezzini al tonno, (in scatola): voto 6
Intrigante la presentazione e simpatica, ma non troppo azzeccata la scelta di mettere tutte le bacchette su un vassoio vicino alle ciotole, il problema era che la maggior parte della gente si serviva con le mani, senza usare i cucchiai per prendere il cibo a parte il riso che aveva la sua spatola…decisamente poco igienico: voto 5-
Servizio cordiale e accurato, ordinazioni veloci e precise: voto 8.
Alla serata come votazione spetta un 10&lode, potessi dare anche qualche punto in più lo farei senza esitazione. L’allegria che ho respirato è stata il più bel regalo mai ricevuto, di certo uno dei compleanni migliori che io abbia mai passato.
Dopo esserci riempiti i pancini gironzolando a turno avanti e indietro dal buffet, ci siamo adagiati a conversazioni a più argomenti in contemporanea, chi parlava di aerei, chi parlava di giochi di ruolo che prevedono l’uso di armi ad aria compressa,(??), chi ascoltava e chi giocherellava con le manine nell’acqua…
Il momento del belinone è arrivato quando con le tovaglietta hanno pensato di darsi all’arte degli origami…non so quale fosse l’obiettivo ultimo, forse una barchetta da far galleggiare nel laghetto, ma il risultato è stato una forma definita poi come “porta sushi” dalla Cri che abbiamo visto affondare poco alla volta senza lasciare speranza di naufragio su una delle fogliolone: nessun superstite.
Grazie!
Hugs,kisses&laughing

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gaia, the Bento Bar sounds interesting and only makes me even more crazy for sushi and sashimi {sigh}.

Your description of Sky is so funny! Gosh, I can imagine how he just loves to play 'tug of war' with anything that he can bite with his teeth!