domenica, marzo 05, 2006

Ristorante Maharaja

L’avventura indiana era poi proseguita dopo un paio di giorni, sempre nella pausa pranzo con Ste.
Si stava avvicinando l’ora della pappa, e usciti dalla libreria dell’Università ci siamo incamminati verso C.so di Porta Ticinese; passati davanti alla Fnac siamo entrati a dare un occhio e al mitico piano della libreria ho iniziato a sfogliare le guide del Gambero Rosso e Ste in estasi davanti alle carte topografiche per me incomprensibili. Sinceramente stavo cercando qualche indicazione su negozi di alimenti naturali, ma poi ho preso in mano una guida del Touring e alla voce ristoranti “etnici” ho trovato la sezione dei vari indiani a Milano, così ho letto il nome del Maharaja e ho visto che era in via Vetere, poco distante da dove eravamo noi…proposto al volo e altrettanto velocemente accettato!
Quando siamo entrati siamo stati accolti dal proprietario-cuoco che ci ha fatti accomodare nella saletta vista parchetto, pareti arancioni e blu, profili dell’ingresso in oro, tende appese e parte di stoffe incorniciate ai muri. I tavoli eterogenei, uno rotondo da esterni, uno rettangolare, uno corredato di panchine da giardino…piastrelle bianche e nere, assolutamente da vedere!
A pranzo c’è la possibilità di scegliere tra i menù vegetariano, a base di agnello o pollo, in sostanza un piatto unico composto da riso+verdure/crane+insalata+un simple naan; oppure a piacere si può solleticare l’appetito partendo dagli stuzzichini per arrivare ai risi facendo una sosta tra le carni e le verdure al curry.
Io mi sono deliziata con un Biriyani di gamberetti e verdure con contorno di verdure miste al curry, Ste invece ha optato per un triangolo di sfoglia con agnello, un Basmati alle verdure miste e uno stufato di agnello…dire che anche lui ha faticato a non avanzare nulla è significativo. Porzioni decisamente abbondanti.
Il mio riso era spettacolare, le spezie erano mescolate bene, infatti si riuscivano a riconoscere singolarmente, sono rimasta colpita dal profumo e dal sapore così particolare del cardamomo, perché i semi che ho trovato erano grossi e scuri, non piccoli e verdi come quelli che trovo in commercio, infatti prima di andare via ci siamo fermati a fare due chiacchiere con il proprietario e gli ho chiesto come mai erano così scuri, ma ha mantenuto il segreto…mi ha detto che la prossima volta che torno me lo spiega…verificherò se sarà di parola!!!
Sempre nel riso c’erano scaglie di mandorle che essendo leggermente croccanti erano un vero piacere a bilanciare la consistenza più morbida dei chicchi; Le mie verdure erano altrettanto valide, stufate così da essere ben morbide e assolutamente non piccanti.
Anche l’agnello di Stefano era molto buono, la carne davvero tenera e il pucino uno spettacolo, cavolicchiolino in quelle occasioni come mi manca una bella “michetta”, (il pane rosetta!).
Totale euro 20 in due! Nulla!!!!

Ristorante Indiano Maharaja
Via Vetere, 2
Milano
Tel. 02.581 134 36

Hugs,kisses&curries

1 commento:

Elisa ha detto...

In effetti davvero Nulla...ci torniamo insieme? :)))
Le pareti arancioni sono bellissime!

P.S. voi a Milano dite "michetta", a Roma diciamo "rosetta"...e` sempre piu' difficile trovarne di buone, almeno per quella non ti perdi nulla. Baci!