martedì, ottobre 30, 2007

Basita

Mi spiace tornare a parlare del delicato problema riguardante il rapporto con il cibo, ma in questi ultimi giorni ho riflettuto parecchio perchè mi sono capitate un paio di esperienze che mi hanno lasciata sinceramente con l'amaro in bocca e anche parecchio basita.
In teoria si sarebbe appena smaltita tutta la polemica sorta dopo i famosi cartelloni con le pubblicità vs l'anoressia e le foto scattate da Toscani con la modella rachitica piazzate sui muri della città in bella vista, ma il punto non è tornare a parlare di quelli solo che mi viene spontaneo tirarli nuovamente in ballo dopo che andando in giro per negozi come mi è capitato qualche sabato fa accompagnando una mia amica sono rimasta esterefatta dall'aver trovato in una pila di jeans delle trionfanti taglia 23.
Parliamo delle taglie dei pantaloni?! una 38 equivale ad una 26, una 40 ad una 27...fate voi due conti.
Ho preso in mano i suddetti jeans e mi sono chiesta chi cavolo potesse materialmente entrarci dentro se non una bambina di 10 anni che si deve ancora sviluppare...il problema è che non eravamo da prenatal o 0-12 ma in un negozio troppo trendy di Milano accerchiate da orde di ragazze che come noi stavano provando dei jeans.
Ora io mi chiedo, ma se fa tanto scalpore una campagna come quella contro l'anoressia perchè viene finalmente preso in considerazione questo problema e questa malattia e poi una ragazza che magari già di suo ha qualche problema con l'alimentazione, entra in un negozio e trova come taglia la 23 non si sente in qualche modo spronata a dimagrire ulteriormente per entrare in determinati canoni estetici che ci vengono propinati?!?
Perdonate la mia logica elementare ma è un pensiero che mi è venuto spontaneo.
Io ho portato la 25 per un po' di tempo poi mi sono assestata tra una 38-40 ma vi giuro che in quella 25 non ci stavo tanto larga e cmq non metto in dubbio che ci siano e ci siano sempre state ragazze o donne magrissime di natura come giusto che sia però dubito fortemente che la maggior parte delle ragazze e giovani donne di oggi non abbia mai preso in mano un paio di pantaloni di una taglia in meno guardandoli con schifo e non sperando di poterci entrare agiatamente.
Io la prima ad ammettere che ancora oggi faccio fatica a guardarmi allo specchio e accettarmi per come sono ora come ora perchè davvero non mi rispecchio nel culotto che mi sono ritrovata da un anno a questa parte ma non per questo guardo una trasparente 23 con il desiderio e la brama di diventare così secca da infilarmici dentro e ballarci il tango.

Porcaccia miseria...mi sembra tutto un cavolo di circolo vizioso, da una parte nei negozi le taglie si sono sempre più rimpicciolite, dall'altra però salviamo le ragazze dalla bestia nera dell'anoressia...mi sembrano solo belle parole per sciacquarsi la bocca.
Per favore ditemi la vostra perchè io mi sono sentita un po' confusa.
Hugs,kisses&cookies

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao bella!
Come darti torto Gaia...qui tutto si stringe, fuorchè i rapporti veri tra le persone.E la secchezza e la distanza tra le persone non fanno che aumentare il rischio di rifugiarsi in false quanto distruttive felicità della "taglia ideale".Credo fermamente che le uniche cose che ci salvino da questa folle corsa siano la gioia di vivere , i rapporti umani sibìnceri e l'amore.Io ci voglio credere!
Grazie x lo spunto di riflessione e..buona giornata!Un abbraccio
Saretta

Anonimo ha detto...

Gaia, sono basita, confusa e, perdonami, INCAZZATA quanto te. É un mondo schifoso.

Anonimo ha detto...

diciamo semplicemente che la morale e la coscienza del comune sentire ha serie difficoltà a rapportarsi con le leggi di mercato...se tutte ci accettassimo così come siamo, che fine farebbero i jeans striminziti, le riviste con le diete, i pasti sostitutivi, gli snack ipocalorici??
p.s. Gaia il tuo culotto è bellissimo!!

Gaia ha detto...

Ragazze avete ragione tutte e tre!
Quando entro ormai in un negozio anche solo per dare un occhio mi cade sempre lo sguardo sulle ragazze che come me sono lì e spesso e volentieri qui a Milano la tendenza dilaganete è quella del dover per forza farsi vedere e ultimamente mi sembra che l'unico modo per farlo sia scomparendo perchè così magari sembri più appetibile e chissà cos'altro, però fatico a comprendere allora tutto il polverone che ogni volta viene innalzato quando si parla di comportamenti alimentari sballati e invece di trovare un minimo di supporto proprio da chi ha il potere di influenzare in modo quantomeno sano le menti perchè di questo si tratta, arriva la mazzata inversa cioè il far sentire sempre meno adatte ai canoni che vengono proposti, perchè poi è indubbio che le modelle facciano le modelle e le persone normali abbiano un'altra fisionomia però il msg che arriva è che loro sono quelle fighe che ce la fanno e le altre invece, beh le altre sono le altre...non meglio identificate

elisa ha detto...

che dire..se in negozio si trovano jeans taglia 23 è inutile fare campagne con foto di ragazze magrissime..lo trovo molto contraddittorio..provo una certa confusione anch'io!

Anonimo ha detto...

Il discorso non fa una piega, però poi leggo che questa ha portato una 25 e ora con una 38-40 dice di avere il "culotto".
Cioè ragazze, davvero, ripigliatevi, fra un po' diventate tutte lesbo perchè a nessuno interessa davvero una ragazza sotto la 42, voglio dire, basta pare!

Anonimo ha detto...

le "paranoie" fanno parte dell'essere persone. Il lato positivo è che, circondate da modelli che spaziano dall'anoressica alla bulimica, dalla cocainomane all'alcolista, noi persone normali con un minimo di cervello ci sentiamo spinte verso la ricerca del giusto mezzo...

dullo ha detto...

se ti può consolare io non riesco a bere da certi bicchieri.

ho problemi col naso, che appunto non ci entra.

Adrenalina ha detto...

Il tuo ragionamento non fa una piega hai perfettamente ragione. Però devi tenere anche conto che ci sono ragazze che quella taglia la portano senza essere anoressiche, ho due amiche che non sono troppo alte, mettiamola così ed essendo alte circa 1.50 ed essendo non grasse ma giuste portano una taglia da bambole o da bambina di dieci anni come dici tu. La loro alternativa fino a poco tempo fa era vestirsi da zero-dodici ed a 35 anni non è gratificante credimi....

Anonimo ha detto...

concordo col fatto che al giorno d'oggi un sacco di ragazze si fanno paranoie sul proprio fisico "grazie" anche ai canoni di bellezza che ci vengono proposti dalla tv, dai giornali e dalla moda... però c'è anche da dire che da sub dued vanno a vestirsi anche le bimbe delle elementari, per cui è giusto che ci sia anche la loro taglia... come dici tu Gaia il negozio è uno dei più trendy di Milano, quindi è "ovvio" che ci vadano anche le bimbe sancarline...
la 23 è per loro!
e ti assicuro che hanno allargato alla grande le taglie perchè fino a poco tempo fa col cavolo che io entravo comoda in una 27 di SD... e nn sono affatto dimagrita, anzi!

Gaia ha detto...

si si adrenalimna, ma infatti ho anche specificato parlando di ragazze magre di natura che giustamente hanno la loro taglia, ma cmq prescindevo da loro come discorso perchè il più delle volte quelli sono solo msg subliminali, beh nemmeno tanti subliminali, visto che ogni foto che c'è in giro si notano prima le ossa e poi le fattezze delle ragazze fotografate.

Anonimo ha detto...

Hai ragione!! Io un anno fa sono entrato in un negozio ed ho visto dei pantaloni taglia 66. Oh, ho cominciato a mangiare come un suino ed ora sono il felice clone di Homer Simpson :-)

Gaia ha detto...

marco beato te!

Anonimo ha detto...

Gaia,credo che sia una gran cavolata quella di dover necessariamente essere magrissime, anche perchè, parliamoci chiari, agli uomini piacciono le donne formose, quindi perchè farsi del male privandosi del cibo?!Monica Bellucci porta la 46,eppure è considerata una delle donne più belle e sensuali.