domenica, aprile 30, 2006

Ogni petalo, un soffio di felicità






Qualcuno cantava: "Una splendida giornata...." mi sono svegliata da poco, e sono felice...felice...sono stata accolta da un peloso abbraccio di Sky, ci siamo concessi una piccola corsetta insieme e abbiamo fatto colazione...non poteva iniziare in modo migliore!
Oggi pomeriggio gita a Belgioioso (Pv) per Officinalia, in compagnia dell'Aliciotta e Roby, il "geometro"! vado, guardo, fotografo e riporto! a stasera!!!
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giovedì, aprile 27, 2006

Milano-Bova-Milano


Domenica 16 aprile h..16.35 Stazione Centrale di Milano: qui inizia la piccola avventura di due arzille ragazzuole che zaini in spalla si accingono a salire sul treno che le porterà fino alla costa ionica della Calabria.
Insieme alla Vale siamo salite sul nostro bravo vagone e ci siamo accomodate nello scompartimento “cuccette comfort” a noi riservato; tra una chiacchiera e una risata abbiamo finalmente lasciato Milano e dal finestrino abbiamo ammirato il paesaggio cambiare e il colore del cielo diventare colore dell’oro. Tutto bene? Certo tutto benissimo fino a Parma…treno che si ferma in mezzo ai binari…il locomotore rotto!!! Dopo appena due ore di viaggio?!?! Possibile? Certo sono le ferrovie italiane!
Comunque, niente di irreparabile e solo una mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia, giunti a Bologna ci aspettava il locomotore nuovo e non guasto per proseguire il nostro viaggio…non foss’altro che poco prima che il macchinista fischiasse per far salire i passeggeri ritardatari, si apre la porta del nostro scompartimento e la simpatica cuccettista esordisce con un:”Ragazze, sta salendo una signora che temo vi darà qualche problema!”…sguardo pietrificato tra me e vale…silenzio…
Una grossa matrona catanese si lascia cadere pesantemente sul sedile in fronte al nostro, urlando e sfiorando la blasfemia con un linguaggio colorito e una voce sgradevole…stretto dialetto siculo, reso ancora meno comprensibile da una sostenuta rinite allergica e un tono indisponente.
La simpatica signora, 70 anni circa per almeno 100kg di leggiadria, ha iniziato a inveire contro chiunque avesse la sfortuna di incrociare il suo sguardo. Era diretta a Catania, ma non con la nostra vettura bensì con un altro treno che però a detta sua era troppo polveroso, così lei allergica alla polvere era stata costretta a scendere da quello insieme ai suoi otto bagagli ingombranti quanto lei, per salire su un altro treno, non contenta della sistemazione che le avevano trovato all’ultimo momento e reticente al pagamento della differenza di biglietto. Una pacchia.
Sbandierava a destra e a manca il suo sacchetto di fazzoletti usati a prova della sua tragica allergia, lamentandosi e lagnandosi come nemmeno i bambini frignoni si permettono di fare, intromettendosi nella conversazione sommessa che noi due avevamo iniziato, interrompendoci per fare una sua tutta personale considerazione sul degrado dell’Italia che non è più degli italiani perché ci sono troppi immigrati, che si permettono di chiedere pari diritti etc. e passando di palo in frasca come niente fosse, raccontandoci delle sue “incompetenze alimentari”, (questa è stata mitica!), e di altre cose che sinceramente non ho proprio capito!
Ora della nanna, recita del rosario….
Nanna finalmente? No…perché la signora era anche una trombettista provetta: ha russato ininterrottamente tutta notte, e poi ci si chiede che fine fanno gli alberi della foresta amazzonica?!? Li ha segati tutti lei nel corso della sua esistenza!
Lunedì h.06.35 Stazione di Villa S. Giovanni…corsa giù dal treno, lontano dall’incubo siciliano e dirette al banco del bar per un caffè…momento di pace e ristoro dopo una notte forzatamente bianca!

La settimana è andata alla stragrande. I genitori di Vale ci hanno portate a fare un giro a Scilla, dove io non ero mai stata e ne sono rimasta affascinata, paesetto turistico ma molto ben curato;
Sono stata coccolata dalla famiglia della Vale, felicemente adottata dal cugino Carmelo come cugina acquisita! YEAH!
Vale grazie mille per queste giornate così tenere e tranquille!
Abbiamo studiato, abbiamo dormito in spiaggia…ma volete mettere la fortuna di avere una spiaggia kilometrica tutta a nostra completa disposizione, con il mare che ci cantava una dolce ninna-nanna semplicemente accompagnando le onde a riva e il rumore del vento che creava le coreografie per le nuvole veloci e danzerine che si attorcigliavano al sole.
Abbiamo passeggiato per il lungomare di Reggio Calabria che è davvero molto bello, ustionandoci i nasi e le gote…io come al solito anche la riga dei capelli, quello è il mio must per la bella stagione!
Abbiamo mangiato…ho scoperto il sapore e la corposità del vero tonno sott’olio, quello fatto in casa, quello invasato direttamente dalla zia di Vale, che me ne ha gentilmente regalato un vasetto che non apro altrimenti lo mangio anche a colazione; ho assaggiato per la prima volta le fave, quelle grandi come una noce morbidissime e ottime anche crude. Vi posterò la ricetta delle fave con i piselli e carciofi…miii troppo buono! Ho assaggiato anche i cedri, gialli profumatissimi e dolcissimi; ho colto i limoni direttamente dalla pianta, avendo poi ancora l’aroma dell’agrume tra le mani, così fresco com’era.
Abbiamo fatto i biscotti un pomeriggio di pioggia; abbiamo mangiato tutti insieme intorno al tavolo la domenica a pranzo, eravamo 14…cosa che quando io riunisco tutta e sottolineo TUTTA la mia famiglia qui a Milano, siamo in 7! L’ in 14 era solo il numero di partenza, il giro iperstretto di parentado!
Una settimana all’insegna delle letture e della tranquillità…la calma…il poter dormire finalmente una notte intera, senza svegliarmi in preda all’ansia alle 3.40 e stare con gli occhi sbarrati fino all’ora di alzarmi al mattino, erano tre mesi che non mi succedeva di crollare a letto e svegliarmi riposata dopo 10 ore di sonno letargico.
Ho ripreso in mano i libri per studiare con gioia e voglia. Ho fatto mente locale e ho ripreso in mano anche io i brandelli di quello che mi era stato sparso in giro ultimamente, li ho ripresi e sto incollando alla base gli ultimi pezzi di puzzle…mi mancano poche caselle che vado a recuperare sabato a Melegnano, e poi tutto nuovo, tutto da scrivere su quelle belle pagine bianche del diario dalla copertina di cuoio!

Hugs,Kisses&cookies

mercoledì, aprile 26, 2006


Tornata, tornata...come sto? meglio, decisamente. Con calma vi racconter� tutto, dal viaggio di partenza a quello di rientro...due vere esperienze di vita!
Gaia's pics

domenica, aprile 16, 2006

Non è agosto ma...


Gente vi faccio i miei migliori auguri per una Pasqua serena e cioccolatosa!
Cogliendo al volo il gentile invito della mia amica Vale, questo pomeriggio partiamo alla volta del mare sulla costa ionica della Calabria! Confidando nel tempo, sarà una settimana di totale relax e approccio allo studio abbandonato negli ultimi due mesi in modo tragico.
Ci rivediamo e risentiamo dopo il 24 aprile, con una Gaietta risanata, (come l'amica del Parini) e magari con la primavera vera!
tantissimi Hugs,kisses&cookies a tutti!

...grazie ancora per le vostre parole, per i vostri pensieri e solidarietà!

mercoledì, aprile 12, 2006

A Modo Mio


Dai che forse non tutto il male viene per nuocere, tra tutto quello che è successo di così scombussolante devo trovare qualche parola di ringraziamento perchè a fare da colonna sonora a quella favola del post precedente spesso e volentieri c'erano i Negrita e una delle canzoni più belle loro la riservavano sempre come conclusiva a qualsiasi concerto..

Prende bene stare fuori oggi che è primavera
prende bene andare in giro con il sole che saluta la sera
oggi che è primavera
E ho buttato via i pensieri via la noia e il magone
li ho buttati tutti quanti stamani tutti dentro a un bidone e fuoco col kerosene
E a modo mio,
a modo mio sono contento un poco anch'io
E a modo mio,
a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio
oggi la storia la faccio io, a modo mio
E' che oggi sono in forma oggi è un giorno speciale
di quei giorni che non vengono spesso come le eclissi di sole
che le puoi quasi contare
E le bambine, le bambine oggi sono gentili
le bambine oggi fanno un sorriso ai fischi dei militari
oggi è un giorno alla pari
E a modo mio,
a modo mio sono contento un poco anch'io
E a modo mio,
a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio
oggi la storia la faccio io,
a modo mio
Non è un inno o una dichiarazione d'intenti, è solo che oggi pomeriggio quando la stavo ascoltando mi sono tornati alla memoria tanti bei momenti e come canzone mi sembrava abbastanza in linea con quanto mi si presenta...
Hugs,kisses&cookies

Sogni&Realtà

Forse ogni tanto questa Gaietta sogna troppo.
Da amante delle fiabe mi sono illusa che anche quella che aveva abbracciato la mia vita fino ad un paio di settimane fa potesse avere un lieto fine, con tante margheritine di campo a fare da cornice al volume nel quale un giorno avrei racchiuso il racconto di una storia tenera e felice; purtroppo la realtà mi ha sbattuto la porta in faccia e quel volume dalla copertina di cuoio rilegato a mano, con un laccio di seta turchese ad avvolgerlo per proteggerlo dal passare del tempo subirà un cambiamento, perché non potrà raccontare un lieto fine…quantomeno per quella storia che per 3 anni e mezzo mi ha fatta camminare un po’ più in alto rispetto al livello del suolo.
La mia favola è finita sciogliendosi al primo sole di questa incerta primavera;
Una mattina mi sono svegliata, pioveva avrei voluto ci fosse il sole per poter passare la giornata all’aperto ma il tempo preannunciava un infelice volgersi degli eventi e io non ho saputo cogliere quel segnale; un appuntamento mancato, un messaggio ricevuto ma senza risposta, un pranzo veloce e una telefonata fiume che mi ha raggelata e incatenato il cuore in una morsa di dolore e totale impreparazione, il pavimento della mia camera che da mi ha sempre cullata nei momenti di ozio è diventato duro e freddo e mi teneva incollata a sé, non trovavo la forza di posare il telefono incredula su quanto mi era stato detto, non capivo non capivo, non realizzavo il punto della conversazione…il PERCHE’.
Perché…perché…perché…una parola che mi accompagnata per tutta la successiva notte passata ad arrovellarmi, rigirandomi in un letto che stavo odiando, in quella stanza che aveva ascoltato tutta la conversazione, che aveva intuito forse prima di me che c’era qualche cosa che non andava, ma che non mi ha detto nulla e io non ho capito.
Lacrime, pianto, singhiozzi, il respiro che fatica a completarsi, la sensazione di vuoto nel cuore, l’emozione della pura disperazione…così di punto in bianco ho visto quelle due spalle che fino al giorno prima mi avevano confortata e protetta da un dolore ancora più grande e che hanno asciugato lo sfogo del pomeriggio precedente con un bacio dolcissimo, quelle spalle nelle quali avevo riposto il mio futuro e la parte più intima della mia anima si sono girate e se ne sono andate e in contemporanea ho sentito che qualche cosa stringeva la mia mano destra: era la solitudine.
Lacrime e notti insonni, svegliarsi con la sensazione di aver lavorato tutta la notte in una miniera ma rendersi conto che invece a volte sognare fa male.
In quella favola avevo costruito un castello che mi sembrava solido e resistente alle disgrazie più tristi e che mi avrebbe aiutato a superare gli ostacoli più alti e difficili, e invece è arrivato un terremoto che lo ha fatto crollare come fosse stato di sabbia; il mio castello con i suoi soffitti spioventi, due archetti all’ingresso due sole stanze ma grandi a sufficienza per contenere un sentimento senza dimensioni sottile come una velina ma profondo come una promessa; non ci sono più le piastrelle ocra, i pavimenti di cotto e l’ingresso con quel delizioso tre-piede di ferro battuto sul quale avrei appoggiato le chiavi del mio sogno ogni volta che avrei varcato l’ingresso.
Pensieri, pensieri e ancora pensieri più del solito, più grandi per cercare di capire che cosa sia successo nell’arco di una sola notte, che cosa sia stato il motivo che abbia scatenato questa fretta.
Non ho capito, le mie erano domande precise…un perché.
Ad ogni decisione presa corrispondono delle conseguenze;
Scappare davanti ad una responsabilità non so quanto possa aiutare per intraprendere una vita adulta, di certo un impegno che coinvolge due persone è una grossa responsabilità…essere spaventati è più che lecito ma avere la forza per superare questo spavento è il vero traguardo da tagliare, è comodo svicolarsi e scegliere la strada più dritta, le curve sono difficili da percorrere, le salite fanno sudare e le discese sono pericolose perché se si cade si rotola fino alla prima pianura, ma mano nella mano ci si arriva a quella pianura.
Quella pianura per me è ancora raggiungibile, certo che ora al posto di una mano che intreccia la mia c’è lo sguardo di una patacca scodinzolante che insegna che cosa sia il vero amore incondizionato.
Lo sogno ancora quel volume di cuoio, quando lo avevo ipotizzato era di grandi dimensioni perché ci avrei scritto buona parte della mia vita, ora tutte le pagine in attesa della carezza della stilografica resteranno bianche, ma solo perché ho intenzione di scriverne uno tutto nuovo giorno per giorno, con le vittorie le sconfitte le delusioni e la felicità, ma soprattutto i sogni, gli stessi sogni nei quali ancora ripongo la fiducia della mia realizzazione.
Hugs,kisses&dreams
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martedì, aprile 11, 2006

The Purple Meme



La nostra Zenzerosa Sandrina poco tempo fa ha esordito con un nuovo Meme-BBM tutto insieme! Il Purple Meme...tutto viola, lo scopo è un pacco dal contenuto monocromatico!
Dato che in questo periodo non ho avuto troppo tempo per stare dietro a tutte le iniziative tra bloggers cosa che mi spiace moltissimo..la mia adesione arriva in ritardo...però arriva!
Se ben ho capito la scelta del destinatario o destinatari è a libera discrezione...io ho scelto i miei Ziotti acquisiti preferiti!!!!
Hugs,kisses&cookies

venerdì, aprile 07, 2006

Tre Perchè per un blog

Qualcuno ci dà degli esibizionisti, qualcuno plaude alla libertà di espressione. A qualcuno facciamo semplicemente compagnia, a qualcun’altro diamo fastidio ma voi perchè avete scelto:
questo mezzo
questo argomento
questo nome

…finisco la settimana rispondendo al Meme degli zii scribacchini Kat&Remy. Di Memes ne ho qualcuno in sospeso ancora da fare, con calma ci arriverò…ho imparato ad avere pazienza!

1. Questo Mezzo
La scelta del blog è stata casuale, lo scorso anno continuavo a scattare foto e mandarle via mail, ma erano più le volte che bloccavo la capacità delle caselle dei destinatari che quelle in cui riuscivo nel mio intento, così mi si è prospettata la possibilità di aprirmi un piccolo spazio tutto personale nello sconfinato mondo telematico e…semplicemente eccomi qui!

2. Questo argomento
In partenza non era nemmeno un food-blog il mio, era solo il mio blog…strada facendo ho sbirciato tra gli altri blogs e mi sono avvicinata a quelli che parlavano di cibo e cultura del cibo ed è venuto naturale che anche il mio subisse qualche modifica.

3. Questo nome
E’ la parafrasi di un verso che era stampato su una felpa quando avevo circa 9-10 anni…quella felpa per me è stata il capo d’abbigliamento preferito per non so nemmeno quanti anni…la sentivo mia perché mi rispecchiavo in ogni singola lettera che componeva quel verso.
La mia vita è fatta di sogni, ho sempre sostenuto che bisogna sognare a colori, perché farlo in bianco e nero non ha senso; a volte sognare mi aiuta ad affrontare meglio anche la vita quotidiana e le complicazioni che la caratterizzano, spesso sognare mi aiuta ad estraniarmi in un mondo nel quale posso coccolarmi e magari trovare un po’ di serenità.
I pensieri sono l’altra costante della mia esistenza, non sono capace di non pensare…a volte ho il classico fumo che esce dalle orecchie perché le valvole sono surriscaldate, ma sono così!
Le idee tra le nuvole, sono il sunto dei sogni&pensieri…una volta che ho pensato, sognato posso ritirarmi sulla mia nuvoletta e sfornare qualche ideuzza su come far funzionare questa vita in un modo sano.

A quanto ho capito il meme è libero, niente rimandi…chi vuole colga la palla al balzo e dica la sua!
Hugs,kisses&cookies

mercoledì, aprile 05, 2006

Sussulti, decisioni e cambiamenti


Tiziano: Vedi, questa di “morire” è una cosa che vorrei evitare. Mi piace molto di più l’espressione indiana “lasciare il corpo”. Infatti, il mio sogno è di scomparire come se non esistesse questo momento del distacco. L’ultimo atto della vita, che è quello che si chiama morte, non mi preoccupa, perché mi ci sono preparato. Ci ho pensato.
Che cos’è che ci fa così spavento della morte?
Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l’idea che scomparirà in quell’attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati, soprattutto il corpo.(…)
Crediamo di essere tutte le cose che ci preoccupa di perdere morendo. Con l’identità ti ci sei identificato e l’idea che che tutto questo scompaia, che la morte ti porti via tutto questo ti sconvolge. (…)
La ragione per la quale si ha tanta paura della morte è che con quella bisogna rinunciare a tutto quel che ci stava tanto a cuore, proprietà, desideri, identità. (…)
Se impari a morire vivendo, allora ti abitui a non riconoscerti in queste cose, a riconoscerne il valore estremamente limitato, transitorio, ridicolo, impermanente.

Da: “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani

Quando la vita ci mette davanti a delle prove che devono essere vissute e superate, quando sembra che nel giro di una sola giornata i moment di smarrimento siano troppi e il tempismo con cui capitano sia provvidenziale, perché nulla succede per caso…perché anche da una situazione dolorosa e difficile si esce, si impara e se ne fa tesoro. Perché se piangere aiuta a smuovere i sentimenti e a lasciar fluire la tristezza allora piangi, se le lacrime servono a lavare dal cuore il dolore, allora lasciale scorrere come la carezza di un’onda…perché poi il cuore torna a respirare, torna a gonfiarsi di nuove emozioni e anche se ancora da rattoppare trova la forza per godere del bacio di un raggio di sole, di una nuova vita perché dopo un buon allenamento ha saltato quell’ostacolo e si è guadagnato un buon piazzamento per una gara più importante e ancora più difficile.
Hugs,kisses&cookies

domenica, aprile 02, 2006

Tartare di Tonno&Pescatrice

Ingredienti ( x 2)

150g tonno fresco
150g pescatrice
10 gamberi interi
qualche stelo di erba cipollina
1 cipollotto
1 cucchiaio di olio exv.
1 cucchiaio di olio di sesamo
il succo di un limone/lime
Insalatina per accompagnare

-Per rendere meno forte il sapore del cipollotti, affettarlo molto sottilmente e lasciarlo in una ciotolina d’acqua per circa 30 min.
-Preparare un’emulsione con i due tipi di olio e il succo di limone, o lime a scelta regolare di sale, (pepe a piacere) e tenere da parte;
-Con le fette di pesce ricavare una dadolata quanto più fine possibile, tenendo separato il tonno dalla pescatrice;
-Aggiungere il cipollotto colato e metà dell’emulsione al tonno, mescolare bene e far marinare 15 min.
-Aggiungere alla pescatrice l’erba cipollina tritata e la restante parte dell’emulsione, mescolare bene e far marinare come sopra.
-Pulire i gamberi, togliere le teste, il guscio e il budellino nero.
-Trascorso il tempo della marinatura, con l’aiuto di un coppapasta tondo, formare un primo “tortino” con il tonno direttamente sul piatto, adagiarvi sopra un cucchiaio di tartare di pescatrice e decorare con i gamberi secondo l’estro personale!
-terminare con un filo di olio exv.

I “resti” dei gamberi possono essere usati per un ottimo fumetto, con il quale preparare un umido di pesce o un buon risotto di mare…questo domani!
Hugs,kisses&cookies
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un anno insieme...dall'arrivo barcolante sulle zampette...le prime scoperte casalinghe e le nuove amicizie a quattro zampe!
Gaia's pics

Sua Maestà: "The King of Patacs"

...intoniamo tutti in coro, tutti in coro...e 1, 2, 3...

Tanti Auguri a te,
Tanti auguri a te,
Tanti auguri piccolo Sky....
Tanti auguri a teeeeeeeee!!!

so che a te basta una carezza, uno sguardo e una pallina di rincorrere, non ti serve una torta con candeline e pacchetti da scartare, la tua felicità l'hai trovata insieme al tuo compagno di giochi e scalate...ma sei sempre la mia Patacca preferita, sei la gioia e la purezza!
Hugs,kisses&WOF
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sabato, aprile 01, 2006

Ma 5 minuti di serenità mai?!?

Dunque colgo lo stimolo pervenutomi via mail da RoVino, per tornare nel mondo dei bloggers dopo qualche tempo di silenzio.
Sono rimasta davvero indignata nel leggere l’articolo messo alla gogna dalla comunità di scribacchini virtuali, purtroppo essendomi chiamata fuori dal giro per qualche settimana, se non con commenti sporadici e veloci, non ho colto il “casus belli” che ha scatenato il tutto, però sono andata a spulciare qualche post come quello di Sandra e ovviamente quello incriminato: a tal proposito non credo di poter dire molto, faccio parte del “club delle stampiste” e mi ritengo onorata di esserci entrata!
Personalmente non ho mai avuto la pretesa di essere paragonata alla signora Reichl o personalità che nel mondo della gastronomia fanno valere il loro nome e la loro preparazione; mi sono trovata coinvolta nel mondo dei food bloggers per un puro caso, all’inizio il mio di blog nemmeno parlava di cibo e sono contenta di continuare a scrivere non solo di cibo…
Ditemi se sono in errore, ma credo di poter dire che almeno buona parte di noi bloggers cucini a livello amatoriale, e dato che la rete ha offerto a tutti la possibilità di condividere questa passione è stato logico che ci si trovasse in una sorta di gruppo e che da questo scambio nascessero consigli, idee nuove e sperimentazioni che magari singolarmente non ci sarebbero nemmeno venute.
Sfruttando la tecnologia ci siamo ingegnati a rendere visibile quanto facciamo nella nostra quotidianità, che sia una semplice pasta al sugo o un qualche cosa di più elaborato, ma questo non vuol dire che ogni volta che su uno dei blogs compare una ricetta, che magari viene seguita da qualche commento esplicativo o un leggero approfondimento su un particolare ingrediente o modo di cottura, valga come ricetta unica e inimitabile; mi piace pensare che anche i grandi chefs siano partiti da una gavetta e che anche loro pur venendo riconosciuti ad alti livelli abbiano ancora qualche defaillance, che commettano ancora i loro sani pasticci…mica si nasce imparati!
Ma poi…ma perché sempre polemiche, ma perché non ci si può scambiare opinioni senza dover per forza “litigare”…ma dove si trova la voglia di farlo?!
Io adoro lo scambio che c’è tra bloggers, mi diverto come una matta ad andare a guardare foto e ricette di tutti, poter dire la mia in modo pacifico, e quando non ho nulla da dire semplicemente non lo faccio, mi sembra sciocco scrivere per forza qualche cosa che poi sia banale o scontata…non pretendo complimenti quando non sono sentiti, non avrebbero senso!
Quando posto una ricetta, una foto o altro lo faccio solo perché per me ha rappresentato qualche cosa di importante e che ho deciso di condividere con quanti possano apprezzare, ma senza pretendere che anche Gualtiero Marchesi se ne accorga…se lo facesse bene, se non vivo tranquilla comunque perché so che posso contare su quanti come amano pasticciare ai fornelli, facendo ancora un sacco di errori ma ottenendo anche dei risultati soddisfacenti! Ma anche se non ho la stella Michelin va bene…ma chis-se-ne-frega!
Viviamo sereni, i nostri blogs sono un bellissimo punto di incontro, di scambio e conoscenza tra persone sensate che amano il cibo, la buona tavola, poter esprimersi su una passione comune, darci qualche dritta a vicenda e qualche suggerimento…insomma: il cibo è vita, senza cibo non si vive…rendiamoci conto che siamo iperfortunati a poter condividere la passione per la vita anche in questo modo.

Questo era il mio punto di vista, personalissimo e discutibilissimo…posso solo concludere augurando Buona Domenica a tutti, godetevi il vostro pranzo, sorridete e mandate un pensiero positivo al Sig.r Marchi…magari se lo facciamo collettivo gli fischiano le orecchie!
Hugs,kisses&cookies

W LE SHAMPISTE!