giovedì, novembre 24, 2005

Abbiamo la CUCINA!!!

H.14.30 partenza da Melegnano alla volta del rivenditore Cooky Store con cui avevamo appuntamento per visionare progetto e preventivo: dopo 3 ore di chiacchierata abbiamo firmato il contratto per la cucina!
Consegna prevista: febbraio 2006, mese in cui potremo finalmente io&ste potremo definitivamente parlare di "casa nostra"!
Beh, eravamo emozionati e felici! anzi siamo ancora emozionati&felici!
Hugs,kisses&cookies

Il riposo dei giusti!

Belle notizie dal veterinario: il cimurro è regredito, non guarito ovviamente perchè la forma è cronica, ma sotto controllo! Basta antibiotici!!!! YEAH!
La cura ha fatto il suo effetto, la vitalità di Sky è alle stelle, la sua allegria è contagiosa e la sua curiosità verso tutto quello che lo circonda è spropositata!
Ieri mattina, una volta arrivati a Melegnano ci siamo incamminati per andare in ambulatorio, e sulla strada abbiamo incontrato un simpatico Fox Terrier che in solitaria ha deciso di accompagnarci; la scena è stata questa: Io e Sky troterellanti tutti tranquilli, pausa pipì...in quell'istante ci vediamo arrivare sgambettante questo scricciolo di cane che inizia a stuzzicare Sky per giocare, il quale ha pensato bene di rincorrerlo...all'altra estremità del guinzaglio c'era il mio polso; dopo un primo tentativo di strattonarmi, c'era sky che tentava di andare dietro al cagnolino e io che girata dalla parte opposta mi dirigevo in senso contrario...ristabilito l'ordine: io prendo l'iniziativa e decido la direzione di marcia, sky ha riprovato a tirare verso ilcane...e io all'opposto...testa dura io e lui, la gente che mi guardava come fossi una pazza, stranita dal fatto che non avessi intenzione di lascirami tirare dal mio cane ma che avessi la strana pretesa di essere il capobranco!
Tanto non demordo, è inutile agitarsi urlare o strattonare bruscamente, non serve assolutamente a nulla, meglio stare tranquilli e rilassati così anche il cane percepisce la fermezza ma anche la pace del nostro animo e di conseguenza non fa "il matto".
Una volta dentro lo studio del veterinario Sky ha fatto il suo show cercando di cinvolgere chiunque avesse a disposizione per giocare...ad un certo punto raggiunta una certa tranquillità si è accorto di una gabbietta di topini posta in un angolo della stanza...mi ha guardata e poi gli è andato vicino, li ha squadrati per qualche minuto perchè li vedeva tutti intenti nel loro frenetico movimento da una parte all'altra della loro casetta, correvano, trasportavano foglioline, bevevano e mangiucchiavano semini...senza sosta e lui era come ipnotizzato, con le orecchie tese tutto attento a non perderne di vista nemmeno uno...io ridevo perchè era comico, appena uno si spostava lui lo seguiva, ma non voleva deconcentrarsi dagli altri non sapeva più quale guardare e ogni tanto lanciava un'occhiata anche a me, e poi dopo una decina di minuti ha spiccato il suo salto...il suo modo di attirare l'attenzione degli altri cani per giocare, gli si para davanti e salta sulle zampe posteriori, li chiama perchè vuole che lo seguano nel gioco, a questo di solito segue uno sbuffo comicissimo e un WOF di richiamo della serie: "oooh...mi dai retta o no?!"
quando però ha capito che quei topini non lo consideravano si è accasciato ha sbuffato e si è messo a pisolare!
Silvia, la veterinaria lo ha osservato in questa sua danza e si è messa a ridere con me! poi però mi ha dato la Verbenia come fiore di bach da dargli per incanalare le energie ed evitarne la dispersione, perchè come capita anche per i bimbi, quando sono troppo curiosi, vigili e quasi al limite dell'iperattività non riescono a stare concentrati perchè temono di perdersi qualche cosa, e questo li aiuta invece a dirigire l'energia!
Che comica!
Hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa

martedì, novembre 22, 2005

108!

Eccone un'altra che ha lanciato il tocco nel cortile dell'Università.
Brava Vale! Complimenti!
hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa

Pane Gluten-free

ecco il mio primo pane senza glurine...
la foto mimetizza bene, non è lievitato troppo però è ancora buono oggi.
Con un po' di pratica e costanza anche questo diverrà parte del repertorio!
Hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa

lunedì, novembre 21, 2005

Domenica di grande cucina casalinga.

Come annunciato a perec, ancora brasato! La ricetta è quella postata solo qualche giorno fa, senza Brunello, ma questa volta con un Dolcetto d’Alba scelto dal gusto della mamma.
Buono, decisamente! Accompagnato da una bella polenta taragna, in puro stile valtellinese…farina comperata a Bormio tempo fa…di quelle che fanno sviluppare un bel bicipite durante la cottura per chi come noi ha pensato bene di “dar via” il paiolo di rame con motorino…ne guadagna la resistenza fisica, ma dopo 40 minuti un velo di indolenzimento inizia a manifestarsi!
La scorsa settimana, grazie alle indicazioni della mia Ziotti, sono andata in un negozio di alimentazione biologica aperto non molto distante da casa e di cui ignoravo completamente l’esistenza; lo scopo oltre a quello di curiosare era anche cercare e possibilmente acquistare farina senza glutine da poter usare per panificare e altri ingredienti che per me ora sono diventati “primari” ma che possono sembrare ancora “alternativi”. Sono riuscita a trovare della farina senza glutine integrale che ieri mattina ho usato per farmi un po’ di pane…cambia il modo e l’approccio: in fin dei conti ciò che aiuta il lievito nel suo importante lavoro di sviluppo è proprio il glutine!!!
Ci tenevo a provare e anche se il primo risultato è stato buonino questo mi dà l’opportunità di ri-provare e mettere a punto quelle che secondo me sono le pecche.
Ho seguito le dosi e procedimento da confezione perché non sapendo ancora quali sarebbero state le reali differenze nell’impasto e nel prodotto finale né i tempi di cottura appropriati ho deciso ddi restare fedele alle istruzioni.
La prossima volta so che devo mettere più farina e meno acqua un po’ più di sale, (ma quello è un mio vizio di lasciare un po’ indietro, perché si può “sempre aggiungere” ma è più difficile togliere il sale in eccesso), devo impastare come per il pane normale e lasciare raddoppiare di volume…piccoli accorgimenti.
Il gusto è buono, la crosticina in superficie è croccante ma l’interno è ancora soffice! Sono contenta di esserci in parte riuscita perché finalmente posso tornare ad un’alimentazione più varia rispetto al periodo in cui avevo totalmente eliminato pane,pasta e pizze varie…non sento la mancanza della pasta, non ne ho mai mangiata tantissima, ma ho fatto una fatica Ercolina a rinunciare al pane…adoro il pane, tutti i tipi: quello fragrante appena uscito dal forno, ancora tiepido dal quale si possono pregustare gli effetti del primo morso grazie al quale le labbra si appoggiano alla parte croccante e i denti affondano nella pasta morbida e confortante; si sente il gusto della mollica delicata e ancora un sentore di pasta lievitata…se poi il pane è aromatico, magari preparato con qualche cereale come la segale anche l’occhio ne resta subito colpito per quel particolare colore scuro e l’impatto è rustico e rimanda ad una merenda consumata su un prato in montagna o ad una colazione tipicamente nordica…una bella fetta spalmata di confettura di more o mirtilli!
Ecco ora sono commossa!

Hugs,kisses&cookies

Fiore di Thai&Venere al curry di zucchine e gamberi

Venerdì sera mi sono dedicata all’etnico con un piatto inventato di sana pianta,( con tanti “copia&incolla” mentali), tornando a casa dalla passeggiata con Sky.
Sapevo di avere in dispensa un pacchetto di riso Thay e uno di Venere aperti ma entrambi insufficienti per una cena presi singolarmente, in frigo invece c’era una confezione di gamberi del carpaccio di spada e qualche zucchina, così ho pensato di rivisitare il riso al curry.
Risultato: Fiore di Thai&Venere al curry di zucchine e gamberi

Ingredienti:
150g riso thay,(bene anche il basmati)
150g riso venere
3 zucchine piccole o 2 medie
3 scalogni
gamberi a piacere,( io ne avevo 150g, ma anche qualcuno in più non avrebbe sfigurato)
1 cucchiaino di curry
1 cucchiaino di paprika dolce
olio, sale
brodo vegetale

La cottura pilaw dei risi deve essere fatta in due pentole separate, altrimenti sarà tutto nero!
-Preparare un litro di brodo vegetale e tenere in caldo;
-Steccare due dei tre scalogni con due chiodi di garofano, scaldare un filo di olio in ognuna delle pentole per i risi, imbiondire gli scalogni e tostare i risi a fuoco vivace, bagnare con un mestolo ciascuno di brodo, lasciare evaporare e coprire i risi con almeno due dita di brodo, incoperchiare abbassare il fuoco e se possibile mettere un peso sopra i coperchi; Calcolare 15 minuti di cottura…mai aprire per controllare!!!!!!
-Nel frattempo, pulire le zucchine, tagliarle a tocchetti e farle saltare velocemente in un filo di olio con il restante scalogno tritato, quando sono cotte ma ancora croccanti, aggiungere i gamberi puliti, sgusciati e privati del budellino e cuocerli insieme alle zucchine per un paio di minuti con paprika e curry. Tenere in caldo.
-Quando i risi sono pronti, spegnere il fuoco togliere il coperchio e sgranare con una forchetta i chicchi per separarli bene facendo attenzione a non romperli.
-Inumidire uno stampo tipo pirex della forma desiderata, perfetto quello da budino, e alternare i risi premendo perché si compattino uno all’altro in strati a piacere…io sono partita dal Venere che poi è rimasto in superficie.
-Una volta terminato capovolgere lo stampo sul piatto da portata, versare sopra le il curry di zucchine e gamberetti e servire caldo.
-Io ho guarnito il piatto con delle fettine di spada leggermente marinate in olio, lime e prezzemolo!
Buon Appetito a tutti!
Hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa

sabato, novembre 19, 2005

Torta Modica

250g ricotta fresca
200g farina senza glutine
2 uova
180g zucchero semolato (io ho usato pari quantità di fruttosio)
50g cioccolato puro di Modica
1 1/2 cucchiaino di baking powder, (o 1 bustina di lievito per dolci)

-Preriscaldare il forno a 180°
-In una terrina lasciar colare la ricotta, poi setacciarla e aggiungere lo zucchero e sbattere bene con le fruste elettriche per avere un composto morbido;
-Aggiungere i tuorli uno alla volta continuando a mescolare bene;
-Montare a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale;
-Setacciare nel composto di ricotta la farina con il lievito, mescolare in modo da evitare eventuali grumi, grattugiarvi il cioccolato di Modica;
-Aggiungere anche gli albumi dolcemente.
-Versare in uno stampo e cuocere in forno già caldo per 30 min.

La particolarità di questa torta sta proprio nella scelta del cioccolato da cui ho scelto il nome. Quello di Modica è “strano” a vedersi perché si presenta con una consistenza granulosa, rompendo la barretta si possono distinguere i cristalli di zucchero e la superficie è opaca e quasi setosa, non lucente e delicata come quella del cioccolato industriale.
E’ cioccolato puro, amaro al gusto, lega il palato e la lingua, ma gustandolo si assapora prima il sapore vero del cacao, poi quello dolce ma tenue dello zucchero.
Dato che avevo in casa sia quello alla vaniglia sia quello al caffè, questa volta ho testato il secondo, che si è prestato egregiamente nella torta aggiungendo un retrogusto di caffè tostato che arriva al palato in ultima istanza. Una volta fatta raffreddare la torta l’ho decorata con una glassa al cioccolato e caffè.
Hugs,kisses&cookies Posted by Picasa

venerdì, novembre 18, 2005

Manzo al Brunello

1kg di Costa di manzo
1 bottiglia di Brunello
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
4 foglie di alloro
chiodi di garofano
burro
farina, (ovviamente senza glutine per me!)
olio
sale e pepe

-Marinare la carne in una capiente terrina con il vino la carota e il sedano a tocchetti, la cipolla steccata per 6 ore, meglio una notte intera avendo cura di girarla almeno una volta.
-Togliere la carne dalla sua marinata, asciugarla leggermente e infarinarla.
-Scaldare tre cucchiai di olio con un poco di burro in una casseruola e far rosolare bene da tutte le parti la carne con la cipolla della marinata tagliata finemente, bisogna sentire sfrigolare bene bene bene…
-Quando si è formata una crosticina in superficie, aggiungere un mestolo della marinata lasciar evaporare l’alchool, abbassare il fuoco e aggiungere ancora due o tre mestoli della marinata insieme alla carota, sedano e gli aromi;
-Coprire e lasciar cuocere a fuoco dolcissimo per un paio di ore, verificando man mano che non manchi mai il liquido e aggiungendo se serve poco alla volta ancora un po’ di marinata.
-Terminata la cottura, togliere la carne dalla casseruola e avvolgerla nella stagnola;
-Frullare il liquido di cottura e lasciarlo ridurre fino ad ottenere una cremina densa con la quale nappare le fette di brasato.
-Servire con una polenta non troppo morbida.

Questa ricetta l’ho scovata su un catalogo di cucine in stile rustico. Ogni pagina presentava una cucina diversa alla quale era abbinata anche una ricetta, prevalentemente di carne.
Dato che conosco la passione smodata di Ste per la carne e i brasati, stracotti etc. gli ho proposto di tentarla una domenica di pioggia. Siamo andati al super a fare la spesa e ci siamo fatti tagliare un bel pezzo di manzo, peccato che qui in città non sia ancora riuscita a trovare un macellaio che abbia della carne che rimanga della sua pezzatura anche in cottura, si riduce tutto tristemente! Infatti in previdenza di ciò abbiamo abbondato e invece che 1kg, ne abbiamo preso 1kg e ½…anche perché a tavola erano tre carnivori che si sono contesi l’ultima fetta…tenendo conto che Ste da solo si è mangiato 8 hg di tagliata da solo….
Abbiamo apportato una variante al vino perché una bottiglia di Brunello era fuori budget, però rientrava una buon cabernet di Valpolicella, mi scuso con i cultori del vino, ma non avrei nemmeno osato con un più appropriato Barolo!
Era bello andare in cucina di tanto in tanto a controllare la cottura e sentire che il liquido sobboliiva dolcemente e la carne assorbiva i profumi e gli aromi dei chiodi di garofano, dell’alloro e del vino…
La cremina finale velava il cucchiaio e scivolava delicatamente sulle fette di carne, che si presentavano soffici all’interno e croccanti in superficie.
Non è rimasta nemmeno una goccia di “pucino” e tantomeno una briciola di manzo da proporvi…domenica provo con lo stracotto ma questa volta la carne è seria! Arriva dalla campagna!
Hugs,Kisses&cookies

Ah..per chi mi conosce bene…si mi sto riavvicinando anche alla carne rossa, ma prima che mi vediate con una bistecca nel piatto passeranno ancora taaaaanti anni! Tollero la bresaola, un brasato e le scaloppine…ma per favore allontanatemi insaccati, salumi e vitello! Brrr..W Il pesce!

giovedì, novembre 17, 2005

Mandala

oggi, niente ricette niente cibo niente di simile...un mandala a tutti!
hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa

mercoledì, novembre 16, 2005


il Tortino di Gianduja su gelato alla crema con scaglie di cioccolato bianco e ribes rosso...questo meriterebbe pagine e pagine da solo...
Gaia's pics


Lo Stracotto al Barbera con la polenta, la cui farina arriva dalle marche e ha una diversa macinazione che la rende ultrafine quasi come la fioretta e una volta cotta resta di una consistenza quasi impalpabile mantendeno un gusto personale e diverso da quello dall�a polenta tradizionale lombarda
Gaia's pics

Il Risotto...


Gaia's pics


miele di castagno, mostarda di fichi e arance
Gaia's pics


il mio tagliere...
Gaia's pics


la Zucca fritta, il Pane casereccio, il logo e l'affettatrice...
Gaia's pics

Osteria Rampina

Sabato sera dopo aver passato un altro pomeriggio tra arredatori e fanfaroni, io&Ste insieme a Guido, che ci ha gentilmente aiutati con i suoi consigli di architetto, e Sabrina, abbiamo deciso di cenare all’Osteria della Rampina.
Il ristorante è sempre sotto la stessa gestione e tempo fa ne avevo scritto una breve recensione, non particolarmente gentile; l’osteria però è un discorso a sé nel senso che il proprietario ha voluto creare un luogo dove accogliere una clientela più giovane, che magari non è disposta a spendere 100 euro per una cena però non vuole nemmeno finire nella solita pizzeria senza personalità.
Approfittando del salone dedicato solitamente ai banchetti per le cerimonie, e grazie al fatto di avere una seconda cucina autonoma ma organizzata dalla stessa squadra di cuochi, la sera viene allestita una vera atmosfera da osteria. Lo scopo è quello di proporre un menù di piatti tipici della tradizione del basso milanese-lodigiano, dagli antipasti che si snodano intorno ad un’ampia scelta di salumi e formaggi, passando per i primi nei quali dominano i risotti sostando poi ai secondi con la predominanza di carni accompagnate ora che inizia la stagione fredda da una buona polentina, e concludendo in modo strepitoso con quattro o cinque desserts. Tutti i piatti rispecchiano anche la stagione, e possono essere innaffiati da una varietà di vini al bicchiere o in bottiglia notevole.

Tra i salumi iniziali si spazia dal Crudo di Prato Magno e quello Langhirano al classico Culatello di Zibello, alla Pancetta Piacentina, il Ciavuscolo di Visso e il Guanciale della cinta senese, Coppa di testa piccante, Bresaola naturale della Val Chiavenna, Salame di Fabriano;
I Formaggi sono a scelta tra Freschi del territorio
Erborinati
Stagionati
Saporiti
A pasta molle
Di capra
Tutti accompagnati da mostarde e pane casereccio.
I primi erano pochi, ma interessanti: Minestra di ceci e farro, Maccheroncini ai formaggi, Pasta e fagioli, Risotto al salto e infine Risotto al Pannerone e salsiccia;
I secondi: Stracotto di manzo al Barbera con polenta, Trippa alla milanese, Casseola, Costata di bue alla brace,(il prezzo/kg), Rane e pascetti fritti; Polenta con salsiccia chiodini e finferli;
I dolci: Pan Meini con panna liquida, Torta di pere e cioccolato, Mousse di cioccolato con cioccolata; Rosumada al Barbera, Sorbetto all’uva.

La nostra scelta si è articolata così:
- una degustazione di formaggi di capra e freschi del territorio, che comprendeva Castelmagno,Bagoss, Gorgonzola naturale di Casalpusterlengo un Creme de Chevre,(non so dove vadano gli accenti…) un altro di capra stagionato nel ginepro; serviti con: miele di castagno,mostarda di fichi e mostarda di arance,
- tre taglieri di salumi misti tra cui: la Coppa di testa piccante, la Bresaola Naturale, il Crudo di Langhirano, lo Speck del Trentino, il Salame marchigiano.
-Un risotto al salto e due al pannerone e salsiccia;
-Due Stracotti al Barbera e una Polenta e Salsiccia
-Un Tortino al gianduja,( non nella lista, su gentile concessione dello chef a Ste!)
-Due bicchieri di Gutturnio
Totale 68 euro in quattro.
Il tutto preceduto da un piccolo aperitivo di zucca a filetti fritta e Mondeghili, cioè piccole polpettine di carne. Nella tradizione lodigiana queste polpette venivano fatte usando i resti della crane con cui si erano preparati arrosti o bolliti nei giorni precedenti e dato che in cucina vige il detto secondo cui “non si butta via nulla” queste risultano uno dei migliori impieghi di riciclo degli avanzi!
Il tutto seguito da un vassoietto di caldarroste.

Il salone essendo molto ampio è stato come suddiviso in due stanze grazie all’arco che funge da divisorio, nella prima parte esattamente di fronte all’ingresso è stato posto un bancone a ferro di cavallo, sul quale sono adagiati una cesta con i formaggi da degustazione che vengono tagliati e preparati sul vassoio da portata sotto gli occhi degli avventori, così come per i salumi che sono riparati dietro una teca e che vengono affettati al momento con un’affettatrice ultraprofessionale e splendida, (che se non costasse così tanto sarebbe meravigliosa trionfante in cucina), accanto spicca un bellissimo mobile tipo dispensa sul quale vengono tagliate le forme di pane: ai formaggi, naturale e alle olive, servite in un cestino e disposte sopra un mazzo di grissini stirati.
Il resto del salone è occupato da pochi tavoli, la volontà è quella di mantenere tranquillità ma nel contempo rendere l’ambiente meno formale del ristorante a fianco.
La qualità è ricercata e i prezzi competitivi.
Siamo usciti con la pancia piena, e come direbbe la mia amica Vale:” Satolli,Tronfi e Tacchinii”
Non abbiamo speso nemmeno una follia, abbiamo passato una serata tranquilla e molto piacevole.
Credo di essermi già dilungata abbastanza anche se non ho ancora nemmeno iniziato i particolari di alcuni piatti che mi hanno colpita..lascio a dopo! Ora largo alle foto…

Hugs,Kisses&cookies


...
Gaia's pics

domenica, novembre 13, 2005

...la cucina?!

Ecco questa dovrebbe essere la ia futura cucina. Vista così non rende, dal vivo sembra minuscola...sulla carta tutti mi dicono che invece ho un bello spazio! Il soffitto è quello definitivo, le nostre travi...le adoro!
Hugs;kisses&cookies
 Posted by Picasa

giovedì, novembre 10, 2005

La Cucina

Tempo di grandi scelte, tempo di cucina! La casa sta procedendo a ritmo sostenuto e di conseguenza anche noi ci dobbiamo muovere nella scelta dei "complementi d'arredo" per cui abbiamo iniziato il nostro peregrinaggio per i mobilifici brianzoli e pavesini alla rirerca di quello che ci "sconquiffera" di più...(sconquiffera...sconfiffera...se non ricordo male lo usava Mago Merlino nella mitica "La Spada nella roccia").
Sabato pomeriggio siamo entrati in un CookyStore, tanto per dare un'occhiata anche lì e siamo rimasti colpiti da una cucina che era allestita nella vetrina all'ingresso: è della serie "New Romantic" e si chiama "Fly", (al sito si vede qualche foto), è molto bellina, si adatta bene allo "stile" della casa che ha le travi di legno chiaro al soffitto, i muri con qualche mattone a vista,per cui essendo chiara con le rifiniture in legno è luminosa, quasi vecchio stile, ma allo stesso tempo anche moderna, perchè è vero che è un sottotetto mansardato, ma non è una baita montana! Abbiamo deciso di farci fare un preventivo e progetto, nel frattempo continueremo il nostro vagabondare qua e là...

Non centra assolutamente nulla con questo discorso, ma questa sera ho provato a fare il latte di riso, è venuto bene e domani mattina ne berrò una tazza a colazione, brevemente:
Le proporzioni sono:
1 tazza di riso integrale biologico
7 tazze di acqua
si mette il riso ben lavato in una casseruola con l'acqua e si lascia cuocere a fuoco dolciccimo per un apio di ore, poi si filtra il liquido tenendolo da parte, si spreme bene il riso con una garza in modo da far colare tutto il "latte" nella stessa acqua di cottura e si rimette sul fuoco per addensarlo a seconda del proprio gusto; dopo averlo colato e strizzato non l'ho fatto ridurre perchè era già abbastanza denso, il riso cotto l'ho usato come addensante per il passato di verdura che avevo preparato!
Poi vi racconto per bene da dove ho tratto l'idea e l'uso...ho fatto una nuova scoperta che merita di essere condivisa!
Hugs,kisses&cookies

mercoledì, novembre 09, 2005

Buongiorno!

La testolina di Sky sembrerebbe non essere più così tanto confusa...le cure antibiotiche inizano a fare il loro effetto, è tornato bello vispo e vivace come qualche mese fa...anche se le zampette posteriori sono sempre incaprettate quando corre, ma siamo tutti già più sollevati vedendo che reagisce bene alle cure!
Quack...
Hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa

venerdì, novembre 04, 2005

Biscotti “alternativi”


Ingredienti:

70g farina di riso
70g amido di mais, “maizena”
70g amido di patate, “fecola”
80g burro a temperatura ambiente
80g zucchero di canna semolato
1 uovo intero
1 tuorlo
1 cucchiaino di baking powder
1 bustina di vanillina

-Lasciar ammorbidire fuori dal frigo il burro.
-Setacciare le farine e il lievito, quando il burro è morbido, aggiungerlo alle farine e lavorare velocemente, aggiungere anche lo zucchero, impastare fino a ottenere dei bricioloni;
-Aggiungere anche l’uovo e il tuorlo leggermente sbattuti, dare l’ultima impastata;
-Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola
-Lasciar riposare in frigo almeno ½ ora.
-Preriscaldare il forno a 180°, preparare un paio di placche rivestendole con carta forno;
-Stendere la sfoglia spessa a piacere tenendo conto che si “gonfieranno” leggermente in cottura;
-Dare la forma ai biscotti e cuocere per 15-20 min a forno statico.
Non avendo traccia di glutine, quando si è pronti per stendere la pasta, occorre lavorarla con le mani per un paio di minuti, senza scaldarla troppo altrimenti il burro sciogliendosi la rende appiccicosa e non più lavorabile.
Lo zucchero di canna conferisce un colore brunastro e un sapore più rustico.
Pensavo che legassero molto di più la bocca e invece sono friabili e leggerissimi! Ovviamente il sapore è diverso dai frollini tradizionali, ma sono davvero buoni…molto meglio rispetto a quelli industriali senza glutine che ho testato, e sono peggio di quelli che mangia Sky!
Con l’albume avanzato ho riprovato per l’ennesima volta a fare gli amaretti, ma anche questa volta ho miseramente fallito! Però ho capito il gap…l’impasto troppo morbido…oggi riprovo! In fondo ho la testaccia dura!

Hugs, kisses&cookies,(gluten-free but choco-rich!!!)

giovedì, novembre 03, 2005

Welcome!

Mi raccomando, pulitevi bene le zampette sullo zerbino che ho appena passato la cera sul parquet!
Gente benvenuti in quella che si appresta ad essere la nostra capanna, mia e di Ste!
Hugs,kisses&cookies
 Posted by Picasa


Tornando a casa dalla campagna pavesina lo scorso sabato, io e la mamma ci siamo fermate a fare due compere da un fruttivendolo-gastronomia, oltre alla spesa di frutta e verdura classiche per la settimana, abbiamo preso 4 belle zucche a polpa gialla, sode compatte e molto dolci, dopo essermi fatta i muscoli per aprirne una, l'ho semplicemente tagliata a tocchetti e passata in forno per una quarantina di minuti, la polpa non si è sfaldata ma anzi ha assunto un'ulteriore compattezza, ora vorrei usarla oltre che da spuntino nel corso della giornata come ingrediente per ua torta o dei muffins con il cioccolato tipo quelli di Fiordizucca;
Non paghe ci siamo dirette rispettivamente al banco dei formaggi, io, e avendo adocchiato quei caprini un po' particolari, abbiamo deciso di provarli: sono a pasta dura, quasi burrosa come sapore, hanno il 45% di materia grassa e sono ricoperti con frutta secca, uno con albicocche a pezzetti e l'altro con l'uvetta passa...hanno un buon sapore anche se forse un po' troppo tendente al dolce, mi sono piaciuti ma mi devono ancora convincere;
Ultimo acquisto è stato per mia mamma un ritorno alla sua tradizione dell'oltrepo' cioè la mostarda questa volta ha preso dei limoni, che da ricetta vengono canditi in uno sciroppo di acqua e zucchero per tre volte, e poi vengono insaporiti da un paio di gocce di essenza di senape, che dona a tutta la frutta per mostarda quel tipico pizzicore che lascia senza fiato per i primi secondi ma non infiamma il palato non permettendo poi di distinguere i vari aromi...anche questi bene si accompagnano ai bolliti e ai formaggi a pasta molle come una buona crescenza; con i semi della zucca abbiamo provato una sorta di aperitivo, era sciocco buttarli, così li abbiamo recuperati puliti e asciugati poi passati in forno a seccare, alla fine cosparsi con un velo di sale e poi gustati così ancora tiepidi!
Hugs,Kisses&cookies
Gaia's pics

mercoledì, novembre 02, 2005

Ricette senza Farina

Posto qualche ricetta di dolci che non prevedono l'utilizzo della tradizionale farina "00" già che mi devo abituare a farne a meno, tanto vale iniziare da subito.

Torta Paradiso

500g fecola
400g zucchero semolato
6 uova intere
1 bicchiere di olio d'oliva
1 bustina di lievito per dolci

Preriscaldare il forno a 180°.
sbattere le uova, setacciare gli ingredienti 2dry" e unire le uova, mescolare bene per evitare che si formino i grumi, versare il composto in una tortiera foderata di carta forno, o imburrata e infarinata,( con farina consentita), e infornare per 30 minuti.
Questa ricetta mi è stata data dalla cuoca dell'agriturismo "Il Biancospino", l'ho trascritta così da sue istruzioni, mi ha garantito la perfetta riuscita di una super torta morbida e gonfia...proverò!

Muffins

250g maizena
12g lievito in polvere
1 cucchiaio di zucchero
1 uovo intero
1 tuorlo
60g burro fuso
3 cucchiai di latte

Preriscaldare il forno a 180°
In una terrina setacciare la maizena, con il lievito e lo zucchero e formare una fontana nel centro;
Sbattere leggermente l'uovo intero e il tuorlo, aggiungerli alla maizena mescolando con cura;
Aggiungere il burro fuso e tiepido, se necessario anche il latte;
Versare il composto negli stampini da muffins e cuocere per 20-25 minuti, fino a che siano ben dorati.

Torta al Cioccolato

100g cioccolato fondente
60g burro
2 uova
70g zucchero semolato
1 presa di cannella
sale marino integrale

Preriscaldare il forno a 170à.
Far sciogliere burro e cioccolato a bagnomaria, lasciar intiepidire.
Dividere i tuorli dagli albumi, lavorare i primi con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro, montare a neve ferma con un cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale i bianchi;
Amalgamare il cioccolato ai tuorli, e poi delicatamente anche gli albumi.
Cuocere per 25 minuti.

Appena avrò un pomeriggio di tempo, provo tutte le ricette e poi mostrerò i risultati!
Hugs,kisses&cookies(corn-flour cookies!!!)

A cosa serve l’affetto?

Già che il mio umore segue fedelmente l’andamento meteorologico, in questi ultimi giorni è grigio e nebbioso come il cielo che ci sovrasta.
Lunedì mattina ho portato Sky a fare il prelievo di sangue per avere una risposta a quello che potrebbe avere: Cimurro! La cosa poco rassicurante è che se l’è preso ancora prima di essere vaccinato a trenta giorni di vita, quindi appena nato se non direttamente dalla madre che era malata o quantomeno portatrice del virus. La prima vaccinazione ha tamponato l’evolversi della malattia trasformandola in forma cronica invece che acuta o iperacuta come vorrebbe il normale decorso.
Ora siamo sotto cura antibiotica oltre che antinfiammatoria per le zampette e di sostegno per la cartilagine, non oso fotografare la sua valigetta dei medicinali, perché non mi sembra il caso, ma fa spavento.
Io sono arrabbiata, anzi furiosa, per il fatto che ha solo 7 mesi ed è “marcio” come mi ha detto l’ortopedico, che grazie al cielo non aveva peli sulla lingua quindi ha evitato un inutile conforto sulla piena ripresa da parte delle sue articolazioni.
Sono arrabbiata con quelli che lo hanno fatto nascere fregandosene delle possibili conseguenze, perché come mi ha anche detto Lorenzo, oltre che i vari veterinari, di certo vedendo come sono messe le sue zampe c’è da pensare che entrambi i genitori siano altrettanto displasici, per cui mi chiedo: MA COME CAVOLO SI PUO' GIOCARE COSì? Non saranno esseri umani, ma sono comunque esseri viventi e anche loro patiscono, soffrono, sanno cosa sia la felicità e anche il dolore. Parlano con lo sguardo, come noi non siamo più capaci di fare da tempo immemore, non hanno la parola e meno male perché qualsiasi cosa avessero da dire, avrebbero comunque ragione loro.
Sono arrabbiata perché ha solo 7 mesi, vero che paragonato all’età umana si aggira sull’adolescenza 16-18 anni, ma guardandolo quando è in un prato che corre vuole giocare con gli altri cani con cui ha fatto branco, li segue per richiamarli, e poi dopo il primo slancio si ferma perché non riesce quasi a stare in piedi…io ho il cuore che piange.
A cosa serve l’affetto se poi le decisioni a cui vieni messo a confronto sono difficili e presuppongono comunque la sofferenza?
Per quanto possano servire…
hugs,kisses&cookies