sabato, ottobre 29, 2005

Eccoci! di nuovo al Biancospino per un sabato di pseudo tranquillità e consulenza canina! Lorenzo, l'educatore, ci ha aiutate a capirci qualche cosa in più in tutta questa vicenda che sta sconquassando la vita del mio Sky! la preoccupazione è tanta e anche il risentimento nei confronti di chi ancora pensa che si possa giocare con la vita di questi animali al solo scopo di lucro.
Io ho fatto la grande sciocchezza di rivogermi ad un negozio, invece che ad un allevamento per l'acquisto del cane, ma avendo visto il luogo da cui si suppone provenga, (perchè è molto probabile che invece arrivi da un paese dell'est Europa attraverso uno di quei viaggi che per gli immigrati vengono definiti "della speranza"), mi si stringe il cuore e mi viene rabbia perchè "solo" per un puro guadagno economico si gioca con la vita dei cuccioli e di conseguenza con quella di chi li andrà ad accogliere nella propria quotidianità.
Il quadro che ortopedico/neurologo e gli altri veterinari mi hanno prospettato è quantomai buio e poco rassicurante, dopo una bella risonanza magnetica al cervello si potrà pensare a cosa fare, perchè se dovesse risultare qualche problema neurologico le soluzioni previste sono poche,anzi forse una sola e drastica.
Non ci voglio nemmeno pensare.
per ora solo pensieri positivi...roselline profumate e prati verdi!
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venerdì, ottobre 28, 2005

Home sweete Home

Quando potrò pronunciare quelle tre paroline, sarò comodamente sdraiata su questo divano nel mio salotto su su in mansarda! Oggi tra tutti i giri vado a dare un occhio ai lavori in casa, Stefano mi aggiorna quotidianamente e più volte nell'arco della giornata su come procedono i lavori dei "magùt" bergamaschi. Il tetto è montato parzialmente e coglierò l'occasione per fare un paio di foto alla versione "nude-look" della casetta.
Avendo avuto tempo qualche domenica fa ne abbiamo approfittato per fare il classico "giro all'Ikea", che ci ha permesso di iniziare a scegliere qualche cosa, tra cui questo divano, che è meravigliosamente comodo, e una possibile cucina, questa ci piace perchè oltre ad essere totalmente componibile e qundi adattabile alle esigenze di un sottotetto, è anche molto bella. colori caldi e sostegni abbastanza solidi...oddio la mia cucina ideale sarebbe più o meno così! Avrei bisogno di almeno 30mq a totale disposizione e poi riuscirei a creare il mio regno!
Dai che non manca molto a che armati di martello e chiodi ricostruiremo il tutto con le nostremanine sante... AIUTO!
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Inno alle Patacche

Io&Sky abbiamo deciso di fondare una nuova esclusivissima associazione, il “ Club delle Patacche”.
L’iscrizione è gratuita, ma sono necessari pochi requisiti di base:
-essere fisicamente o mentalmente “da rottamare”;
-essere quel tanto svampiti abbastanza da riuscire ad autoincastrarsi nelle maniglie delle porte con la manica della maglietta;
-piantare delle belle scivolate sul pavimento di marmo e finire con una testata contro la parete inseguendo la palla di peluche.
Dopo un’attenta e accurata valutazione prenderemo in considerazione le eventuali lettere di presentazione che ci perverranno per delineare la figura del candidato ideale da accogliere nella nostra piccola ma ambiziosa associazione.
L’idea è nata nel corso delle ultime settimane, in seguito ad alcune visita alle quali entrambi ci siamo sottoposti; il quadro definitivo è stato abbastanza sconcertante: da uno screaning completo dello scheletro di Sky è emerso che al posto delle zampe posteriori ha due belle alette, nel senso che le sue anche sono talmente sporgenti che invece di camminare potrebbe tranquillamente spiccare il volo e librarsi nell’aere come un tacchino obeso, visto che a soli 7 mesi pesa già 30kg! Il risultato è stata la diagnosi della Displasia, non solo alle anche posteriori, ma anche ai gomiti delle zampette anteriori, perciò sarà da operare a breve, altrimenti potrebbe poi avere gravi disturbi da vecchietto.
Ma dato che noi non ci limitiamo e abbiamo delle aspirazioni molto più alte, ha pensato bene di farsi diagnosticare anche un possibile disturbo al sistema neurologico…il che è molto più grave e ha aumentato la mia ansia di “mamma”.
Ovviamente non mi sembrava opportuno lasciarlo solo in questa sua estasi da malato e così ho deciso di intraprendere la strada delle analisi anche io, divertendomi a farmi punzecchiare le braccia per gli accertamenti allergologici, già che a ferragosto mi sono tramutata in una sorta di pesce palla dopo essere stata qualche giorno in agriturismo.
“Graminacee addio”, questo deve diventare il mio motto da qui a non si sa bene quando…ma poi perché limitarsi? Ho sempre avuto tante intolleranze alimentari, ma forse la causa era una sola…la CELIACHIA…c’è una forte probabilità che mi venga diagnosticata questa “malattia”. Ultime verifiche in settimana e poi si vedrà sul da farsi.
La campagna di adesione al club è ufficialmente aperta, chi volesse dare la propria candidatura può tranquillamente lasciare il nominativo e una lettera di raccomandazione.
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mercoledì, ottobre 26, 2005


qualche briciola della torta di cioccolato e amaretti...
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Risotteria

Una sera della scorsa settimana, io Vale e Lorenzo siamo andati al cinema a vedere “La bestia nel cuore”, bellissimo film che personalmente mi ha lasciata con un senso di malinconia e angoscia come pochi altri film,ma l’ho apprezzato davvero molto, il tema delicatissimo è stato trattato con una grande raffinatezza.
Usciti dalla sala era ancora presto, così non sapendo bene dove spendere il resto della serata, Lorenzo, altro grande appassionato di cucina, ci ha fatto scoprire una Trattoria nascosta in una traversa di V.le Monza all’altezza di Rovereto.
Avevo letto la recensione di quel locale credo lo scorso anno sul “Vivimilano”, da parte del mitico Allan Bay, il quale ne elogiava oltre che l’ambientazione, soprattutto la vivace fantasia dei due gestori che ogni sera propongono tre risotti diversi.
Il ristorante è piccolo, appena due salette oltre a quella che comprende l’ingresso e il mini bancone del punto bar; i tavoli sono di legno massiccio, le sedie altrettanto, la scelta di apparecchiare “alla buona” con una semplice tovaglietta di carta grezza rispecchia la personalità di trattoria che resta viva e che deve rendere molto più gioviale tutta l’atmosfera. Alle pareti di una delle salette ci sono appesi gli acquerelli realizzati da un estroso cliente che si dilettava a riciclare le tovaglietta come tele di fortuna, un bel gesto da parte del pittore che riportava le scene di cene consumate nel locale e anche da parte dei proprietari che hanno incoraggiato questa sua arte!
Non abbiamo avuto problemi di attesa per un tavolo, perché ormai l’ora di cena era passata, ma durante la settimana è meglio prenotare perché è difficile trovare posto presentandosi all’ultimo minuto.
Ci siamo accomodati avendo alle spalle una bella finestrina sul cui davanzale era in bella mostra proprio la recensione ritagliata dal Vivimilano, troneggiante in segno di distinzione!
Il menù rispecchia la stagione. Tre gli antipasti, tre i risotti che variano per l’appunto ogni sera e una buona scelta di secondi a base sia di carne che di pesce, con un altrettanta valida alternativa di contorni.
La cosa che mi è piaciuta particolarmente è stato l’ordine con cui è stato scritto il menù, perché partendo dagli antipasti era possibile arrivare al dolce costruendo un vero e proprio pasto, tutto carne o tutto pesce, senza dimenticare la spettacolare iniziativa di degustazioni di formaggi delle langhe, o dei pecorini toscani….quando stavo leggendo avevo già i baffetti da topolino che stavano spuntando!
Anche i dolci erano molto interessanti, purtroppo non amando né budini né bavaresi mi sono astenuta dal prenderne uno perché non lo avrei apprezzato come meritava.
Ora mi tocca un grande mea culpa, perché primo non ero dotata di macchinetta digitale e dunque niente foto, sigh, e due perché non ero munita nemmeno di carta e penna su cui scrivere qualche esempio in carta e quello che abbiamo preso noi, per cui per non riportare nomi di piatti che non esistono evito di scrivere vaghi ricordi. Posso solo dire che di sicuro ci tornerò a breve perché adoro il riso e l’ambiente è così confortevole che vale la pena di rilassarcisi per un po’!
Copio/incollo la recensine di Bay:

“Nella Casa dei Risotti”

In una realtà come quella della ristorazione milanese, dove i ristoranti aprono e chiudono in un battibaleno, fa piacere trovarne qualcuno che resta immutato negli anni. Il motivo? Un successo continuo che giustamente spinge i patron a proseguire imperterriti per la loro strada.
Fra questi locali inossidabili spicca la Trattoria Temperanza da Abele, che quest’anno compie 25 anni. Fu aperta nel 1979 da Billi Zanelli, allora musicista, che oggi si occupa della sala, e da Roberto Bravin, allora insegnante, oggi a capo della cucina. Ben presto i due si resero conto che mandare avanti un ristorante era un lavoro ben più duro di quanto avessero immaginato, ma intanto la passione per questo durissimo mestiere era esplosa: quindi abbandonarono le loro occupazioni precedenti e si diedero anima e corpo al loro ristorante.
Il successo arrivò presto e continua tuttora: il locale è sempre pieno, tutti i giorni della settimana. Questo successo nasce da tanti fattori. Il primo è che Abele sembra una trattoria di una volta, anche se in effetti è un buon ristorante a tutti gli effetti.
Con il pavimento in seminato veneziano, le boiserie basse verniciate di verde, i tavoli di legno, le tovagliette di carta da macellaio, il bancone bar, gli specchi e le foto alle pareti. Della trattoria conserva comunque una caratteristica: il prezzo. I primi costano 7,5 euro, i secondi sui 12: cosa ormai più unica che rara a Milano per locali di questa qualità (in compenso esistono tante pizzerie dove si spende di più). Altra chiave del successo è il menu che verte su un tema dominante: i risotti, unici primi in lista. Tre diversi ogni sera, a rotazione (proporne di più sarebbe impossibile).
Il «repertorio» accumulato in questo quarto di secolo è impressionante: Zanelli e Bravin hanno messo a punto oltre cinquecento ricette. Più o meno classiche, più o meno innovative, sempre ghiotte. Pochi altri piatti completano il menu.
Antipasti come sarde in saor, ma anche budino di Montasio in crema di porcini e muffin alle zucchine in fiore e basilico con caprino.
Tanto eclettismo tra i secondi: cervo alla crosarona trevigiana e mele cotogne, insalata di millefoglie di patate e baccalà mantecato e involtini di trippa al pecorino. Tutti gustosi, tutti appaganti.
Buoni anche i dolci, fatti in casa.
Una cinquantina di vini, una selezione più che adeguata, completa l’offerta. Servizio veloce e alla mano.

TRATTORIA TEMPERANZA DA ABELE
Via Temperanza 5
Tel. 02.26.13.855
Tipo di ristorante: classico
Chiusura settimanale: lunedì. A
perto solo la sera
La cucina chiude: alle 24 Coperti: 80
I prezzi: sui 25 euro, bevande escluse
Coperto e servizio: 2 euro
Carte di credito: tutte
Spazio per non fumatori: due delle tre sale
Accesso disabili: no
Cucina ***
Ambiente ***

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martedì, ottobre 25, 2005

Crostata ai Frutti di Bosco

Sapendo che Riccardo è un piccolo estimatore della crostata alle more, per festeggiare il suo compleanno oltre alla Torta al Cioccolato&Amaretti ho preparato la mia frolla, con l'aiuto di ste, per una semplice crostata farcita con una buona dose di marmellata ai frutti di bosco.
Piccola precisazione...gli ingredienti di cui mi servo per cucinare sono nella strgrande maggioranza biologici e da agricolture selezionate, ovvio che quando non ce n'è la possibilità uso anche io quanto comunque di migliore riesco a trovare.
Come marmellate mi trovo sempre benissimo con quelle della Rigoni, reperibili in ogni supermercato fornito. Hanno la giusta quantità di materie prime e sono prive di zucchero il che consente di gestire personalmente la dolcezza finale. Io adoro quella ai mirtilli neri direttamente nello yougurt bianco a colazione.
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Auguri Riccardo!!! 10 anni compiuti ieri! e dire che quando penso al mio "patatino" lo vedo ancora come al nostro primo incontro, quando aveva appena un'ora di vita, piccolo ranocchietto raggomitolato a pallina sulla spalla della sua mamma...la mia Ziotti! Hugs,kisses&cookies
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giovedì, ottobre 20, 2005


Questa � stata la versione di Ste di una classica torta al Cioccolato al profumo di amaretti...mi ha chiesto illuminazione sulle dosi e procedimento e devo dire che se anche ci sono piccoli accorgimenti da affinare � stata un successo...peccato solo per la tonnellata di zucchero a velo in superficie che ha un po coperto il sapore interno! ma come primo tentativo in totale solitaria � decisamente da elogiare e incoraggiare per un eventuale futuro riproponimento...dai Ste stupiscimi!
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questo � il maki arrotolato e pronto per essere tagliato in tranci regolari
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Non mi sono fidata troppo a conservare in frigo i tranci di pesce crudo un giorno con l'altro, cos� quelli me li sono pappati io al sabato con grande godimento del palato, e all'interno dei maki ho messo dei cornetti saltati in salsa teryiaki e semi di sesamo..
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Stefano mi aveva regalato tutto il set per due con tovagliette,bacchette,ciotole e quant'altro...� stato il modo giusto per inaugurarlo!
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Sushi!

qualche settimana fa stavo sfogliando uno dei tanti libri di cucina e tra quelli che mi sono capitati sotto le mani c'era "Sushi" di Kimiko Barber e Hitoshi Takemura, scritto a quattro mani dalla giornalista japo-inglese e da uno dei più famosi e rinomati sushi-chef a Londra. Dato che le spiegazioni dei procedimenti sono chiare, semplici ed esaustive mi sono detta: "Perchè non provare?!" e così una domenica mattina di buona lena, sapendo che sarebbe venuto a pranzo anche Stefano mi sono ingnetata nella preparazione del riso e di un trancio di salmone marinato.
Posterò la ricetta di entrambi appena avrò qualche minuto in più...
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venerdì, ottobre 14, 2005

Disavventure in cucina


Si che ho postato foto&ricetta della Frolla Montata, ma non ho raccontato la mattina di passione che sta alle spalle di quei biscottini così candidi e fragranti.
Tutto ha inizio appena dopo colazione, il risveglio è stato quello di ogni giornata infrasettimanale che si rispetti, solita alzata prima ancora che il sole si togliesse il berretto da notte, caffè amaro sorseggiato fissando la prima pagina del “Corriere” con le ultime notizie in sottofondo, una grattatine sulla testa a Sky e poi vestizione rapida per portare anche lui a sgranchirsi le zampe.
Durante la nostra passeggiatina a ritmo sostenuto mi è balenata la malsana idea di tentare dei biscotti diversi, tanto quella mattina non sarei andata in università perché avrei avuto una conferenza stampa in concomitanza alle lezioni per cui invece che ciondolare ho guardato in dispensa ho visto che gli ingredienti c’erano tutti e mi sono messa all’opera.
Ho dissepolto dai meandri dell’armadietto anche l’aggeggio sparabiscotti, e nel tempo in cui il burro raggiungeva la famigerata “temperatura ambiente”, ho cercato di capire come diavolo montare bocchette e piastrine in quell’affare.
Ho seguito scrupolosamente le istruzioni da manuale, o meglio foglietto volante sul retro della pseudo-confezione e ancora con qualche dubbio l’ho postao sul tavolo in attesa di usarlo.
Sky aveva già capito che quella mattina gli odori non tradivano il suo fiuto e infatti non paga della mia ombra me ne sono ritrovata una seconda…quando bazzico tra forno&fornelli lui si tramuta nel cane-da-manuale, lo guardo e si siede…lo guardo e mi guarda…lo guardo e viene…linguaggio del corpo? Abolito il tono di voce che pare a loro interessi mooolto poco?! No, non credo. Molto più probabilmente si tratta di sana ruffianeria, o come direbbe la mia nonna “te set un ganassa!” (che tradotto dal milanese significa “sei un ruffiano”); Ammiro la sua caparbietà e tenacia perché nonostante sappia che a lui non arriva nulla, sta lì buono buono con la speranza che cada miracolosamente qualche cosa o che gli venga allungata qualche briciola…mi spiace sono più cocciuta io!
Dopo aver disposto in posizione di battaglia il kitchen aid e acceso il forno a 160°, ho tastato il burro che si era ammorbidito al punto giusto, ho sfoderato la mia mitica placca e relativo tappetino di silicone, messo burro e zucchero a velo nella planetaria, azionato il kitchen e osservato la magia della frusta elettrica che con una cadenza e moto regolare ed uniforme amalgamano la consistenza ariosa dello zucchero con quella comatosa del burro tanto da renderle un tutt’uno delicato gonfio e bianco in poco tempo;
Aggiunto anche l’uovo, la ricetta raccomandava una dimensione grande, e avendo fatto la spesa dalla nonna la sera prima le uova che avevo in casa erano anche più grandi di quel “grande”!!! Le galline della nonna sono da competizione, a volte delle loro uova ne basta uno solo quando invece ne servirebbero due!
In ultimo mi sono inebriata con l’aroma dolce della vanillina, si faccio mea culpa per non essermi ancora attrezzata ne con la stecca di vaniglia ne con l’essenza di vaniglia, setacciandolo insieme alla farina direttamente nel composto; Dopo di che l’impasto sembrava pronto per tuffarsi nella boccetta della sparabiscotti, il forno era caldo…non mi restava che dare libero sfogo alla fantasia scegliendo la forma più bizzarra per i biscotti.
Da previdente quale sono, conoscendo le mie capacità di interprete di libretti d’istruzione ho messo solo un terzo dell’impasto…che poi ho fatto scendere a tagliatella non capendo assolutamente per quale strano motivo a me venissero delle bellissime tagliatelle ma non dei biscotti…nel frattempo avevo anche già rotto la spatola che stavo usando e sparso farina per ogni dove;
Giustamente in una situazione già caotica non può mai mancare un telefono che suona, e così, da copione anche il telefono si è messo a trillare, non trovando il cordless mi sono avvicinata al fisso, dopo averlo imbrattato di bianco ha smesso di suonare! YEAH!
Armata di rassegnazione mi sono inerpicata fino all’ultimo ripiano dell’armadietto dove si accumulano gli attrezzi da biscotti, ho preso una sacca da pasticceria, una boccetta sagomata, il resto dell’impasto e ho iniziato a spremere cerchiolini di frolla!
Infornate le due placche, cotti i biscotti per una ventina di minuti!
Sky mi stava guardando un po’ titubante non capendo se fosse stato meglio non aver assistito a cotanta scena oppure essersela goduta con un sorrisetto sornione! In ogni caso quando ho preso in mano scopa e paletta per rassettare si è rintanato sul suo materassino e si è dato al suo sport preferito…russare!
Però i le frolle sono riuscite…chiedete a Ste!
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Frolla Montata


Frolla Montata

Ingredienti:
150g burro a temp. ambiente
100g zucchero a velo
200g farina "00"
1 uovo grande
vanillina

-Preriscaldare il forno a 160°
-Lavorare a crema il burro e lo zucchero a velo fino ad ottenere un impasto molto morbido, bianco e spumoso;
-Unire l'uovo e sbattere bene per amalgamarlo;
-Setacciare la farina con la vanillina ed eventualmente la scorza grattuggiata di un limone o arancia, aggiungere al composto di burro e uova e lavorare ancora bene il tutto.
-Deve risultare un impasto compatto ma morbido.
-Dare la forma a piacere ai biscotti con una sacca da pasticceria e la bocchetta di 1cm, direttamente sulla placca da forno foderata di carta apposita, bene distanziati uno dall'altro per veitare che in cottura si uniscano.
-Cuocere per 15-20min. devono colorire nella parte inferiore ma restare chiari in superficie, o appena dorati.
-Lasciar raffreddare e decorare a piacere con della glassa o cioccolato fuso.
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sabato, ottobre 08, 2005

IF I were…

Questa volta sono io che lancio un sondaggio, o meme a seconda di come si voglia chiamarlo…ho trovato questa serie di “domande” sul sito degli studenti della statale, mi è sembrato carino e ora lo rigiro a chiunque abbia voglia di trovare 5 minuti per un po’ di riflessione a metà tra l’analisi personale e il gioco!

IF I were…

Un colore: blu
Un pianeta: vale anche la Luna? beh, comunque quella
Una creatura fantastica: una ninfa
Uno scrittore: Gabriel Garcia Marquez, e Bill Bryson
Una scrittrice: me stessa
Uno stile: il mio, a metà tra le nuvole e il mare, mai con i piedi a terra
Una città: Londra
Un metallo: argento
Un film: Mary Poppins
Un compositore: Freddy Mercury
Un poeta: William Wordsworth
Una lingua: Inglese
Una canzone: Bohemian Rapsody-Queen
Un mestiere: giornalista-scrittrice enogastronomica e mamma
Un libro: “Cent'anni di solitudine”, G. G.Marquez
Una materia: lettreratura italiana
Un fiore: margherita
Un regista:
Un attore: Robin Williams
Un'attrice: Julia Roberts
Un albero: acero rosso
Un oggetto: un trudi, ( i miei due orsi peluches della omonima Trudi)
Un numero: 29
Un frutto: pesca
Un punto cardinale: nord-ovest
Un elemento: acqua
Una parte del corpo: testa
Un sentimento: serenità
Un luogo: Londra
Uno sport: nuoto
Un'utopia: felicità
Un png dei cartoni: uno degli Aristogatti
Un png di un libro: Ghismunda, novella I, IV gg del Decameron
Un png di un manga: non li leggo
Un telefilm:
Una ragione di vita: un bimbo
Una missione: proteggere chi amo
Un cibo: un tortino al cioccolato fondente extra dal cuore ancora morbido
Una trasmissione: quelle di cucina della BBC
Un filosofo: Socrate, credo
Una nota musicale: do
Un momento della giornata: crepuscolo
Un segno di punteggiatura: punto fermo


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venerdì, ottobre 07, 2005


le teglie e gli immancabili
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L'armadietto
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Il mio Kitchen Aid
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1. la cucina
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The Kitchen Meme



1. La cucina:
Eccola! O meglio, eccone una parte, si perché non è comoda da fotografare tutta insieme. Ero un po’ restia a partecipare a questo meme, non perché volessi tenere celata la fonte delle mie ispirazioni, ma solo perché tra non molto potrò avere la Mia Cucina, tutta mia! Per cui mi sarebbe piaciuto iniziare da quella! Poi però ho deciso di rendere omaggio alla lungimiranza della mamma, che ha scelto questo piccolo regno, nel quale lei per prima ha dato sfogo alla sua vena culinaria. Così come lei l’ha scelta ormai una trentina di anni fa, è ancora funzionale e comodissima; abbiamo spazio per poter abitare nel vero senso della parola tutta la stanza. Il tavolo che “cinguetta” è la vera perla della nostra cucina…il piano di legno vecchiotto ci tiene compagnia ogni qual volta ci si appoggia…quando stendo la pasta è un vero concerto di bosco! = )

2.Aprite un armadio a vostra scelta:
Dunque…questo è l’armadietto che contiene un po’ tutto, dal dolce al salato! La mia mente distorta e maniacale tenterebbe di tener diviso in un ordine meticoloso i vari ingredienti e vasetti, ma il mio sapiente lavoro viene puntualmente boicottato e il Caos si trova a regnare sovrano. In ogni caso partendo dall’alto a sinistra ci dovrebbe essere il reparto “dolce” con: Cacao amaro in polvere del commercio equo e solidale; noci, nocciole, mandorle pelate e non,tutte rigorosamente Bio; alcuni vasetti di marmellate; Chutney di Marks&Spencer; Marmellata di bacche artiche e gocce di cioccolato, più varie ed eventuali dietro, tipo vasetti di sughi di pomodoro&basilico già pronti che io aborro ma che ogni tanto mi ritrovo a dover combattere.
Piano intermedio: dadi, zafferano, vasetti vari di semi di sesamo, papavero, cumino, spezie, salsa di soya, aceto di riso, aceto balsamico e di mele, lievito in polvere, gomasio, Nutella,
Piano inferiore: ampia gamma di Tè, tisane e infusi, caffè, baking powder, olio, ancora spezie tipo curry, paprika, ancora zafferano…

3.L’elettrodomestico preferito:
LUI!!! Uno degli amori della mia vita…il Kitchen Aid. Senza di lui sarei persa, mi ha già dato prova della sua fedeltà e dedizione in più di un’occasione. E poi scusate, ma non è un figo, tutto blu e lucente?! Lui mi seguirà nella mia nuova piccola dimora.

4. Nella dispensa: quello che non manca mai:
Non mancano davvero mai Curry&Zafferano, che io amo e adoro anche solo per il profumo che sprigionano quando sono ancora sigillati. Mi spiace solo non poter trovare delle spezie davvero buone come quelle che eravamo soliti portare a casa dall’Egitto ogni volta che si tornava a Milano era un tripudio di aromi, per i mesi successivi avevamo le valigie che emanavano sentore di mercato arabo con una buona miscela di zafferano e karkadè che si amalgamavano in un tutt’uno.
Caffè…caffè e ancora caffè! La mia droga mattutina, come mi è già capitato di scrivere, non parlatemi al mattino quando mi sveglio prima che io abbia bevuto la mia mug di caffè fumante…fate finta che io non esista…lasciatemi quei dieci minuti di silenzio, non chiedetemi nulla, resto intrattabile per tutta la giornata! Di solito il caffè viene comperato in campagna, nell’agriturismo “La Rosengana” parte di una cooperativa agricola che produce farine, riso cereali e tante conserve miele e altri prodotti tipici monferrini tutti rigorosamente biologici.
Tè verde, altro sempreverde della dispensa, soprattutto ora che inizia a fare freddo una tazza ogni pomeriggio è un must;
Salsa di soya. Sempre.
Baking Powder, moooooooooooolto meglio delle nostre bustine di lievito per dolci. Ogni volta che vado a Londra ne faccio un’ampia scorta. Ho visto che si riesce a trovare anche in qualche negozietto di alimentari “stranieri” però è abbastanza caro e la confezione è la metà di quella inglese.
Caco Amaro in polvere.

5. L’amica pentola, o teglia:
Per questi stampi da Muffins ho un affetto particolare perché sono stati quei dolcetti a farmi venire la voglia e la curiosità di tentare la via solitaria della pasticceria. Dato che da preparare sono molto facili, è stato grazie a loro che ho iniziato a prendere confidenza e anche a fare qualche accostamento intraprendente giocando con l’impasto base. Avrei potuto fotografare tutti gli stampi che affollano il forno e gli altri armadietti, ma questi due sono i più vissuti e non mi hanno mai delusa!

Passo la palla a Rowena, Supefujii, Roberta
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Libri,tomi e…Cioccolato!

Qualche giorno fa cogliendo l’occasione della pioggia torrenziale che si stava abbattendo su Milano, come rifugio ho scelto la Feltrinelli di P.za Duomo, alla quale sono particolarmente legata, proprio per quella tranquillità che trovo e nell’indifferenza tipica di un grande store milanese, nel quale si può girovagare senza che le commesse ti vengano ad infastidire ogni trenta secondi, perché sostanzialmente non è come entrare in un negozio di abiti dove vieni classicamente assalita da un’orda di “shop assistants” smaniose di alzare la propria percentuale di provvigioni giornaliere; in libreria è ancora possibile barcollare da un reparto all’altro nella più totale solitudine contemplativa pur essendo insieme ad altre centinaia di persone.
Il mio giro tradizionale consiste in una passeggiata tra i “libri più venduti” posti all’ingresso in cerca di qualche novità interessante, di solito cerco le ultime da Sepulveda, Marquez e possibilmente Bryson, ma quest’ultimo ha smesso di produrre e i sudamericani si stanno muovendo su una strada che per ora non mi è del tutto chiara, per cui prendo, leggo e rimango perplessa, ma quantomeno mi suscitano una sensazione!
In ogni caso questa volta i miei acquisti si sono limitati all’ultima fatica di Ali Smith “Voci fuori campo” e “Colazione da Tiffany” di Truman Capote, entrambi dettati dalla più smisurata curiosità poiché della scrittrice scozzese ho sempre letto buone recensioni critiche e così vorrei poter fare un confronto fra le tante, e del secondo invece non ho mai letto nulla, nella mia ignoranza ho semplicemente guardato il film con la mitica Audrey Hepbourne, senza per altro sapere che c’era un libro alle spalle.
Dopo aver saccheggiato la zona, mi dirigo verso il reparto “bambini” perché a parte la scenografia colorata, le seggioline stile puffo e tutti quei libercoli di fumetti e storie fantasiose, ci sono anche relegati in un angolo le bibbie di cucina, tra le quali solitamente perdo la cognizione del tempo oltre che il conto in banca!
Mi sono appropriata di una miniatura di poltrona e dopo aver impilato una quantità pari alla mia altezza di ricettari e manuali accanto a me, ho iniziato l’opera di spulciamento: “Amor di cioccolato” Di Barbara Golini ed.Maria Pacini Fazzi Editore, è un volumetto grande come un block notes, nel quale questa appassionata del divin oro nero, ha racchiuso tutta la sua conoscenza nella lavorazione del cacao, da “entusiasta dilettante” come si definisce lei stessa nell’introduzione. Sono molto belle le ricette che seguono, perché sono semplici e veloci da riproporre, senza passaggi eccessivamente elaborati che potrebbero indurre in confusione, ovviamente suddivise in aree tematiche: “Cioccolatini&Decorazioni”, “Torte&Pasticcini”, “Dolci al cucchiaio&Creme”, “Cioccolata in tazza&Bicchiere”, “Il cioccolato in cucina”. Della stessa collana chiamata “I Mangiari” mi ispirano anche “Dolci primo amore” sempre della Golini, e “Un chicco magico.Ricette di caffè” di Carla Geri Camporesi. Peccato non averli trovati, ma avevano solo pochi volumetti, non una grande scelta.
Vista la giornata umida, fredda sentivo il bisogno di trovare conforto almeno nelle foto cioccolatose di quei libri, così mi sono regalata “Cioccolato” di Linda Collister, Luxury Books.
Ci stavo girando inrono come un ape al miele, da quando l’ho visto appena uscito e ogni volta che mi capitava di trovarmi tra i libri di cucina lo sfogliavo puntualmente imparando a memoria passaggi e piccole ricette sfiziose, infatti ora che finalmente è entrato di diritto nella mia biblioteca, quando lo apro so già a che pagina troverò quella ricetta che mi è venuta in mente.
Gente, è davvero bello! A parte le foto che sono spettacolari, quando anche le mie si avvicineranno almeno ad un millesimo a quelle riportate sul volume allora sarò contenta! Oltre alle classiche divisioni in temi e categorie, mi piace la scelta delle ricette che pur essendo abbastanza simili a quelle che si possono trovare in altri ricettari monotematici, sono spiegato in maniera semplice e i passaggi sono chiari e veloci, così non ci si perde in chiacchiere.
Ho sperimentato il giorno dopo la

Torta al cioccolato con Amaretti.

Ingredienti, (x 8)

110g di cioccolato fondente tritato, (io uso sempre quello almeno al 70%)
110g burro a temperatura ambiente
110g zucchero semolato
60g di amaretti sbriciolati
60g farina “00” setacciata
3 uova grandi
2 cucchiai di liquore all’amaretto

-Mettere il cioccolato e il liquore in una ciotola resistente al calore e far sciogliere a bagnomaria. Mescolare dolcemente,togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
-In un’altra ciotola, unire al burro lo zucchero semolato e mescolare bene fino ad ottenere un composto leggero e spumoso.
-Aggiungere i tuorli, uno alla volta, e poi il cioccolato fuso.
-Quando tutto è bene amalgamato, con un cucchiaio di legno unire anche gli amaretti sbriciolati e la farina setacciata.
-Montare a neve ben ferma gli albumi e unirli delicatamente in tre riprese al composto.
-Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera, trasferire il composto livellandolo bene, passare in forno già caldo a 180°.
-Cuocere per 30-35 minuti. Verificare la cottura con la prova stecchino.
-Una volta raffreddata la torta, spolverizzarla con zucchero a velo e servire tiepida o a temperatura ambiente.

In occasione del compleanno di Stefano, non ho usato il solito stampo rotondo, ma uno a forma di fiore, inutile dire che all’ora di merenda ne è sparita più di metà. Il cuore è rimasto morbido e secondo me quella è la parte più buona di tutta la torta, perché il fatto di riuscire a creare un nucleo cremoso e umido fa risaltare anche la leggera meringa che si viene a creare in cottura sulla superficie. Ho scattato più foto, ma con la macchina di Ste, spero si ricordi di scaricarle e mandarmele, altrimenti mi vedo costretta a rifarne un’altra solo per poterla fotografare nuovamente!
Il pellegrinaggio settimanale in libreria si è poi concluso con il terzo volume di Allan Bay, “Le ricette degli altri”. Dopo aver divorato in poche ore i precedenti “Cuochi si diventa” 1e 2, mi sto istruendo sulla cultura culinaria europea ed extra grazie alla pungente ironia di questo critico gastronomico, che mi piacerebbe incontrare per una chiacchierata perché anche se delle volte mi indispettisce in alcune affermazioni, mi intriga da matti per come si propone nei confronti del piacere del cibo e dell’atto culinario in se.
Hugs,kisses&cookies

sabato, ottobre 01, 2005


la passeggiata...al Castello di Melegnano
Gaia's pics